«Le idee sono chiare, sapevamo che avremmo faticato»
Il La Palma pronto a rinforzarsi, il ds Ibba: «A dicembre interverremo in ogni reparto, abbiamo dei limiti e siamo tutti in discussione»
In una classifica molto corta, nei bassifondi dell'Eccellenza naviga il La Palma, ultima squadra inserita nel campionato per la rinuncia del Sorso e con una programmazione rivista e corretta per il salto nella serie A del calcio sardo. Il direttore sportivo Roberto Ibba è stato protagonista di tanti interventi di mercato agostani (e non solo) e lo sarà, probabilmente, anche fra dieci giorni quando si riaprirà la finestra di dicembre: «Che il La Palma, con una squadra inizialmente costruita per la Promozione, potesse avere dei grossi problemi ad adattarsi al campionato di Eccellenza era una cosa preventivata. Non eravamo pronti al massimo torneo regionale che ha difficoltà enormi da affrontare. La squadra, per 7/8 undicesimi è nuova e, probabilmente, ha anche pagato dazio in modo esagerato, qualche punto in più potevamo averlo ma ci prendiamo gli 8 punti conquistati in 10 giornate sapendo che il centro-classifica è a quota 12. La classifica è cortissima, a parte quelle che stazionano in alto e si giocano il primo posto dove c'è anche la Ferrini, non preventivata all'inizio, ma che meritatamente ci sta bene lassù e non è un fuoco di paglia perché ha un gruppo consolidato e coeso e fa un bel calcio con Pinna in panchina».
Altre due partite ufficiali e poi il volto del La Palma potrebbe cambiare?
«Ora cercheremo di strappare qualche punto nelle sfide contro Monastir e Nuorese poi a dicembre interverremo. La squadra ha evidenziato qualche limite e va rimodellata per salvare la categoria. Col mister Busanca ci stiamo confrontando per capire dove intervenire e come farlo al meglio. Ora non ci sfasciamo la testa prima di rompercela, sappiamo le difficoltà che stiamo affrontando e siamo consci della nostra situazione. Con molta lucidità e freddezza cercheremo di rinforzare la squadra»
Sarà un intervento massiccio quindi?
«Non so cosa si intenda per massiccio ma noi dobbiamo mettere uomini d'ordine e di esperienza in ogni reparto, degli interventi normali per chi ha palesato un deficit di esperienza e di tipo caratteriale. Alla squadra manca un po' di "cattiveria" e l'obiettivo che ci stiamo ponendo è quello di migliorare anche quell'aspetto. Sappiamo che a dicembre non possiamo sbagliare e bisogna ponderare le scelte e le mosse da fare tra "tagli" e acquisti sperando anche che qualcuno che ha reso meno di quanto ci aspettassimo riprenda a giocare come sa»
La squadra, quindi, è sotto esame?
«Il La Palma ha manifestato dei limiti e tutti sono sotto esame, dallo staff tecnico ai giocatori. Quando una barca ondeggia e va male la responsabilità è di tutti, così come quando va bene i meriti sono distribuiti. Siamo tutti in discussione, ognuno ha responsabilità per il proprio ruolo e compito che svolge, chiaramente le scelte le fa sempre la società»
Quando si dice che al La Palma mancano dei punti ci si riferisce alla sfida di domenica scorsa?
«Anche e non solo. Col Taloro eravamo sullo 0-0 fino a circa 10' dal termine senza aver rischiato granché. Contro la Ferrini abbiamo preso un gol-non gol nel recupero ma non abbiamo ecceduto con le proteste. Ciò che ci fa male è quanto visto nella gara contro il Porto Rotondo, compromessa oltre i nostri demeriti. Spero sempre che una gara se la debbano giocare e vada determinata dai 22 in campo e mai dall'arbitro o dalla terna. Eravamo in vantaggio 1-0, facciamo il raddoppio con l'assistente che non sbandiera ma l'arbitro si assume la responsabilità di annullare per fuorigioco quando non era in linea. Ripassiamo in vantaggio sul 2-1 ma l'arbitro mantiene un atteggiamento irrisorio e discriminatorio nei confronti di due nostri giocatori dicendo che "aveva sentito la voce di un napoletano", riferendosi a Recano poi, dopo aver effettuato tutt'e cinque i cambi, espelle il portiere Esposito dando due cartellini gialli nel giro di pochi secondi. Con un giocatore che va in porta è stato inevitabile subire il 2-2. Faccio l'arbitro nei tornei amatori e so che con il buonsenso e il sorriso si può dirigere una gara, sbagliando perché errare è umano, ma senza indispettire nessuno. Abbiamo subito diverse sconfitte senza aver mai fiatato, intanto non ci è mai stato concesso un rigore a favore in 10 partite ma di rigori contro ahimè sì. L'arbitro deve essere sempre al di sopra delle parti»
A Monastir vi giocate tanto
«Un'altra gara delicata e importantissima per entrambe. Loro hanno due punti in più ma potevano essere entrambe a quota 10 in virtù di quanto spiegato prima. Il Monastir è una squadra che ha più esperienza di noi in questi campionato, ben allenata ma andremo a giocarcela col coltello tra i denti, dimenticando la posizione in classifica e scendendo in campo pronti a lottare in ogni zona del campo. Basta usare il fioretto ma portiamoci la sciabola»