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Il Lanusei resta in serie D, il tecnico Loi: «Solo tra qualche anno si capirà cosa abbiamo fatto, la salvezza è per tutti noi e l'Ogliastra. Il futuro? Dipende da cosa deciderà la società»
«Nel calcio conta il risultato l'abbiamo ottenuto»

Il Lanusei resta in serie D, il tecnico Loi: «Solo tra qualche anno si capirà cosa abbiamo fatto, la salvezza è per tutti noi e l'Ogliastra. Il futuro? Dipende da cosa deciderà la società»

Il binomio Francesco Loi-Lanusei continua a mietere successi. Perché la salvezza al primo anno di serie D non può che essere un successo per il tecnico di Loceri e per la società del presidente Daniele Arras che conferma la propria leadership calcistica in Ogliastra, conservando la presenza in un campionato nazionale che porta con sé un enorme dispendio di risorse economiche, che comporta un impegno notevole per dodici mesi e il fatto di poter partecipare ad un altro anno nella quarta serie, facendo tesoro degli errori commessi e contando sull'esperienza formativa da matricola, non potrà che dare ulteriori frutti. L'1-0 nel playout contro il Castiadas ha certificato la salvezza tanto agognata. «C'è grande soddisfazione in assoluto per i ragazzi - ha detto nel dopogara il tecnico Loi ai nostri microfoni - un gruppo eccezionale fatto di uomini veri che nel momento di massima difficoltà, quando tutti li davano per molti e sepolti, ha tirato su la testa dimostrando quanto vale, non essendo una squadra fortissima per la categoria ma una squadra vera, con giocatori importanti e di riferimento in tutti i reparti. Mi dispiace tanto aver giocato il playout contro il Castiadas dell'allenatore Beranrdo Mereu, io avrei preferito fare lo spareggio con una squadra laziale e contro l'Ostiamare ma purtroppo non c'è stata l'occasione».

 

Francesco Loi abbraccia i suoi giocatori per la salvezzaL'allenatore del Lanusei, che per i primi mesi del 2016 ha incassato delle critiche per i risultati che non stavano arrivando pari a quelli ottenuti ad inizio stagione, si gode questa salvezza conseguita, però, per qualcuno e non contro qualcuno. «È una salvezza per noi e per tutta l'Ogliastra - continua mister Loi - perché solo tra qualche anno si riuscirà a capire cosa abbiamo fatto. Io ho lo fortuna di aver giocato in serie D con Bernardo Mereu, quando era un campionato importante, ora lo è diventato nuovamente perché è la quarta serie nazionale. Fare la serie D col Lanusei è come partecipare alla Champions ma solo più in là si capirà il valore di ciò che è stato fatto. Ed è una salvezza contro nessuno perché parla solo il campo, ai ragazzi prima della partita ho detto che nel calcio l'unica cosa che conta sono i risultati, conta arrivare all'obiettivo, tutto il resto sono chiacchiere da bar. Per me è stata la terza promozione di fila, fatta non con la Torres, Olbia, Nuorese o Viterbese, e perciò vale dieci volte di più».

 

Francesco Loi non si vuole levare qualche sassolino dalla scarpa ma, sulle voci che in questi anni hanno messo in dubbio le sue capacità di essere allenatore e non considerato a dovere i risultati ottenuti, risponde in modo chiaro: «Queste voci mi caricano in modo impressionante e basta leggere la partita col Castiadas, chi sa di calcio capisce immediatamente dove l'abbiamo vinta e chi capisce come abbiamo vinto sa benissimo che deriva dalle scelte dell'allenatore. Non conosco tecnici che ottengono grandi risultati con una squadra composta da mezze calzette, io ho avuto la gran fortuna di allenare giocatori molto forti in Sardegna, avendo la grande forza di saperli gestire e di averli poi tutti amici». E sono tanti i giocatori che parlano bene del tecnico ex Cardedu e del rapporto che riesce a instaurare con loro: «I giocatori vivono con me 200 giorni l'anno, sanno come preparo le partite e quali sono le cose alle quali do molta importanza. Se poi vogliamo parlare che ci sono allenatori che curano aspetti diversi da quelli che curo io non ci sono dubbi ma per me, ripeto, contano i risultati e i risultati dicono che in 5 anni di Lanusei sono partito dalla Promozione, ho fatto una semifinale e due finali di Coppa Italia, una semifinale di Coppa Italia nazionale, ho vinto un campionato di Promozione, sono arrivato quinto al primo anno di Eccellenza e non ho disputato i playoff perché avevamo già acquisito il salto in serie D prima che iniziassero gli spareggi. E quest'anno penso di aver vinto un campionato di Eccellenza perché questo vale una salvezza in serie D, ottenuta alla faccia di tutti, con un gruppo di ragazzi eccezionali, con una società che ha dimostrato di avere le "palle" non andando mai in crisi, senza mettere mai in discussione né i giocatori e né il mister, ottenendo così un risultato storico per l'Ogliastra, che dedico ai ragazzi, al territorio e ai dirigenti per il sacrificio che fanno lavorando tutti i giorni».

 

Dopo cinque stagioni alla guida del Lanusei, con un crescendo continuo, la salvezza in serie D potrebbe essere considerata il punto massimo dell'avventura di Francesco Loi in biancorossoverde. Ma il tecnico di Loceri non lascia trapelare nulla sul suo futuro e passa la palla alla società: «Tutto dipende dal presidente Daniele Arras, io mi presenterò alla chiacchierata con la società forte di una salvezza, con lui c'è un rapporto particolare, è stato un mio giocatore, l'ho fatto smettere di giocare per fare il presidente, si è preso una responsabilità immensa e sta svolgendo il suo ruolo benissimo. Poteva farmi smettere di allenare? Allora ha perso il treno - dice col sorriso mister Loi - adesso si trova lui a dover prendere una decisione importante, sa benissimo che io accetterò qualsiasi scelta societaria, se dovessero decidere di cambiare tecnico rimarremo comunque amici. Penso che qualcosa sul campo l'ho ottenuta, qualche altra proposta da valutare credo arriverà ma come ogni anno la scelta e la priorità per me resta sempre Lanusei».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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