In gol ad Avezzano: «L'ho festeggiato coi compagni della panchina»
Il Latte Dolce si sblocca in trasferta, Delrio: «Ci voleva questa vittoria, i punti fuori casa saranno fondamentali per la salvezza»
Al quarto tentativo in trasferta è arrivata la prima vittoria. Il Latte Dolce fa un passo importante in classifica e un carico di autostima eccezionale, il 3-1 ad Avezzano è arrivato in un momento di grande emergenza con le assenze di Usai, Ruggiu, Piga alle quali si è aggiunta quella di Scognamillo, infortunatosi al gomito dopo neanche mezzora di gioco quando i sassaresi erano avanti di un gol. L'1-0 l'aveva appena firmato Ivan Delrio in un schema su calcio d'angolo con palla calciata da Mereu e prolungata da Palmas (in contrasto con il diretto marcatore) per il difensore classe 1991 che ha schiacciato in rete di testa. E poi? «Sono andato a esultare verso la nostra panchina per festeggiare con tutti i compagni, ero molto felice». Il minuto era il 23. «Trovato il vantaggio - racconta Delrio all'addetto stampa del club sassarese Giovanni Dessole - siamo riusciti ad andare sul 2-0 grazie all'eurogol di Palmas. Subito dopo abbiamo preso il 2-1 e solo la grande parata di Garau ci ha permesso di chiudere il primo tempo in vantaggio. Sapevamo che al rientro in campo sarebbe stato necessario essere ancora più concentrati per prendere i tre punti, siamo stati bravi nel cercare e trovare il 3-1 che ha definitivamente spazzato via le speranze di rimonta avversarie».
Una vittoria aspettata dall'inizio della stagione dopo i ko di Ostia, Arzachena e Sansepolcro: «Ci voleva proprio ed è ancora più importante perché arrivata in trasferta: questo ci dà ancora più fiducia perché i punti fuori casa risulteranno fondamentali. Sapevamo di trovare una buonissima squadra, reduce da due sconfitte e perciò avvelenata e con voglia di riscattarsi. Ma anche noi avevamo fame, soprattutto per i punti persi con un po' di sfortuna nelle partite precedenti. Con il mister in settimana abbiamo preparato la partita nel modo giusto, lavorando sull'atteggiamento e cercando di gestire le energie sino al novantesimo. Avevamo assenze importanti, siamo stati appena più attendisti, in modo difenderci nel migliore dei modi ed essere pronti a far male, ad essere più concreti, quando recuperavamo palla. La strategia del mister si è rivelata giusta, bravi noi a interpretarla». Tra il Latte Dolce in piena zona playout e la vetta della classifica ci sono appena 6 punti e ben 8 squadre. «È sicuramente un campionato tosto - dice l'ex Selargius - con squadre ben attrezzate, anche quelle che sulla carta devono salvarsi. Si può vincere o perdere con tutti, ogni domenica sarà una storia a sé: bisogna farsi trovare pronti, sempre. Ci sono team con budget altissimi rispetto ad altri, e probabilmente saranno proprio quelli a giocarsela per i primi posti. Noi dobbiamo ancora incontrare tante squadre che ancora non conosciamo, ma siamo pronti a giocarcela con tutti». Il Latte Dolce ha un obiettivo ben preciso: «Dobbiamo cercare con tutto l'impegno possibile di arrivare a una salvezza tranquilla. Siamo una squadra molto giovane e con poca esperienza, dovremo cercare di aumentare sempre più il livello di concentrazione in modo da concedere il meno possibile agli avversari e sfruttare al massimo le nostre potenzialità. La nostra forza è sempre stata l'affiatamento del gruppo: essere uniti e giocare di squadra è fondamentale. Importante sarà però anche credere fortemente nei nostri mezzi e nelle nostre qualità tecniche e mentali, perché siamo una squadra che anche negli immancabili momenti di difficoltà sa compattarsi, e anche questo sul campo può fare la differenza: acquisire la consapevolezza che possiamo dire la nostra contro chiunque».
Ivan Delrio è al quarto campionato con il Latte Dolce con una parentesi nel 2014-15 tra Olbia e Selargius, così racconta il mondo biancoceleste: «Sono arrivato in Eccellenza con mister Scotto, conquistammo la promozione in D. Da subito mi sono reso conto che sarei stato bene, facevo parte di una società seria e di un gruppo valido e già ben coeso. Dopo l'ingiusta retrocessione, a malincuore, mi sono trasferito a Olbia ma l'anno successivo ho subito accettato la proposta di tornare biancoceleste: scendevo dalla serie D all'Eccellenza ma sapevo di tornare in un gruppo fantastico e in una società che puntava a riconquistare la quarta serie. Avevo voglia di giocare per vincere: lo abbiamo fatto durante tutta una stagione spettacolare. Mi sento in dovere di ringraziare, e lo faccio con piacere, il Latte Dolce per la fiducia che mi ha sempre dimostrato, sperando di meritarla sempre di più dando il massimo sul campo. Non ci possiamo allenare sei o sette volte alla settimana come le altre squadre, non giochiamo mai sul campo in cui ci alleniamo, ma questi aspetti dobbiamo colmarli con il nostro affiatamento e la voglia di far vedere chi siamo. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo, perché siamo una bellissima realtà, siamo tutti giocatori sardi e già questo ci rende unici in una categoria importante come questa. Restiamo umili e continuiamo così, solo con questo atteggiamento potremo esprimerci al meglio per arrivare alla salvezza il prima possibile». Infine un pensiero al compagno di squadra Scognamillo, uscito per infortunio: «Siamo dispiaciuti per l'infortunio di Luca che stava entrando decisamente in forma. È un giocatore con grossi margini di crescita, uno che gioca per la squadra. Per fortuna l'infortunio al gomito è meno grave del previsto, ovviamente ci auguriamo tutti che si riprenda presto e al meglio. È un ragazzo che merita il nostro sostegno, abbiamo bisogno di lui come di tutti gli altri ragazzi che ogni giorno si allenano al top per questa squadra».