Il messaggio di Mancosu e Feola: «Forza Sardegna, insieme possiamo risollevarci»

Non solo i giocatori del Cagliari vicini alla Sardegna e al dramma che sta vivendo l'Isola dopo la scia di morte e disastri sul territorio che ha lasciato il ciclone Cleopatra. Dalla Sicilia, Matteo Mancosu e Andrea Feola - attaccante cagliaritano e centrocampista carlofortino del Trapani - hanno mandato un videomessaggio per testimoniare la vicinanza e l'amore alla loro terra d'origine colpita duramente nei giorni scorsi. Il video dura circa 2' e, alla fine, Mancosu chiude con una frase in sardo "tottusu impari andausu ananti" (tutti insieme andiamo avanti) e, voltandosi alla telecamera, mostra la nuca quasi rasata nella quale ha lasciato qualche capello in modo che in risalto si evidenziasse la scritta "Sardegna" con un cuore in rosso sotto.

Ad inizio video parla Matteo Mancosu, il più anziano dei due sardi che militano nel club siciliano di serie B. «Siamo qua - dice 29enne di Cagliari - perché ci tenevamo ad essere vicini alla nostra terra, alla nostra Sardegna che in questo periodo sta attraversando un momento difficile. Un evento inaspettato che ci ha colpito tanto e insieme solo possiamo risollevarci. Ringraziamo tutti coloro che sono vicini alla Sardegna, ho visto molti messaggi di solidarietà e siamo contenti che la nostra terra sia così amata e ben voluta. Tutti insieme dobbiamo rialzarci e continuare con la ripresa come sta succedendo in questi giorni. Mi sento vicino alla Sardegna e, nonostante sia in questo momento lontano dalla mia terra, l'unica cosa che possiamo fare è mandare questi messaggi e atti d'amore».

Poi il microfono passa ad Andrea Feola, l'anno scorso in forza al Selargius: «Ragazzi, sicuramente non sarà un ciclone che ci butta giù  dice il 21enne di Carloforte - Noi siamo forti, il popolo sardo si aiuta sempre come si sta vedendo in questi giorni. Dappertutto arrivano messaggi, aiuti anche di tipo materiale per riniziare tutti insieme, noi siamo lontani ma questi piccoli gesti spero aiutino e diano forza per continuare a fare di più e a far sì che la nostra Isola si tiri su al più presto possibile».

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