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Il Muravera avanti con tre mosse di Sogus: «Contento degli assist e del gol, spero di farne altri decisivi. Col Cynthia dobbiamo vincere, alla salvezza ci crediamo»
Mister e compagni: «Il migliore, fa la differenza»

Il Muravera avanti con tre mosse di Sogus: «Contento degli assist e del gol, spero di farne altri decisivi. Col Cynthia dobbiamo vincere, alla salvezza ci crediamo»

Incontenibile, trascinatore, essenziale. Nel Muravera che torna alla vittoria tutti i 14 giocatori impiegati dal tecnico Marco Piras hanno fornito una prestazione al pari dell'importanza della gara ma Nicola Sogus si è elevato sugli altri sgretolando la resistenza di un'Astrea che per 43' era riuscita a tenere la porta inviolata dagli assalti di Vignati, Chessa, Cotza e Nurchi. Poi ci ha pensato il 34enne centrocampista di Gonnosfanadiga a mettere la gara sui binari giusta: dapprima è scattato sul filo del fuorigioco, è entrato in area, ha difeso la palla dal ritorno di Vecchiotti e, anziché calciare a rete sull'uscita di Placidi l'ha consegnato a Nurchi che in stile rugby aveva accompagnato la sua corsa per spingere la palla in rete a porta vuota. Due minuti dopo ha inventato l'assist per Cotza con un tocco di suola ad eludere l'intervento di Vecchiotti poi ha fatto un doppio passo su Cipriani per conquistare il fondare e centrare per l'attaccante baruminese pronto al facile tap-in. Non pago, ad inizio ripresa, l'ex Villacidrese (serie D), Torres e Alghero (entrambe in C2) si è prodotto in un allungo palla al piede, resistendo all'intervento di Vecchiotti per poi scaricare un diagonale forte e preciso imprendibile per Placidi.

 

Nicola Sogus festeggiato dai compagni dopo il gol del 3-0In tre mosse Nicola Sogus ha piegato i romani e ridato al Muravera una vittoria che mancava da due mesi. Da compagni e giocatori dell'Astrea è stato incoronato uomo del match ma lui, con la solita umiltà che contraddistingue il suo essere anti-divo, schiva i complimenti così come fa quando supera in dribbling gli avversari: «Non ho fatto nulla di speciale. Io e i miei compagni abbiamo solamente cercato di fare il nostro, cioè dovevamo vincere contro l'ultima della classe e abbiamo vinto». Una volta ricordato, però, che è stato determinante con gli assist dei primi due gol e la rete del 3-0, allora si sbilancia: «Certamente sono contento degli assist e del gol, spero proprio di farne altri e che siano sempre decisivi. Nel complesso è stata comunque una bella giornata per me ma soprattutto per la squadra, ora la classifica è migliore ma sappiamo che nulla è definito». Poi descrive la gara e i gol che hanno deciso lo scontro-salvezza: «Abbiamo iniziato bene, creando diverse occasioni ma, anche se il gol non arrivava, siamo rimasti calmi. Sul vantaggio potevo calciare ma ho visto che Nurchi era messo meglio di me ed era giusto dare la palla lui che poteva poi poggiarla a porta vuota, come si fa quando si gioca a calcio a cinque. Sul secondo ho pensato solo a fare l'ultimo dribbling perché ero a fondo campo, poi ho messo la palla in mezzo senza guardare chi ci fosse dei miei compagni, è stato bravo Cotza ad anticipare il suo diretto marcatore e metterla dentro. È stato importante riuscire ad andare al riposo con il doppio vantaggio». Così come importante è stato il gol del 3-0 che ha reso inutile il tentativo di rientrare in partita dell'Astrea. «Sul mio gol - osserva Sogus - una volta che sono entrato in area avversaria palla al piede ho pensato solo a calciare in diagonale e metterla dentro. Poi non abbiamo abbassato la guardia, loro hanno segnato un bel gol ma già all'inizio del secondo vedevamo che in ogni azione offensiva che facevamo rischiavamo di fare gol». Per il Muravera la gioia della vittoria durerà poco perché mercoledì c'è l'importante recupero a Genzano contro il Cynthia: «Non cambia niente per noi, è un altro scontro diretto, sarà importante non perdere ma è una sfida che va vinta. Alla salvezza ci crediamo fermamente».

Il gol di Nicola Sogus che supera Vecchiotti e scarica un diagonale imprendibile per Placidi

Se Nicola Sogus minimizza la sua prestazione ci pensano tecnico e compagni di squadra a riconoscerne le qualità tecniche e morali di un giocatore che nel 2010-11 ha anche vinto un campionato di Seconda Divisione col Carpi, ha giocato l'anno successivo in Prima Divisione in quella squadra che poi è ancora cresciuta arrivando a conquistare la scorsa stagione la serie A. «In dieci anni che alleno - dice il mister Marco Piras - è il più forte giocatore che abbia mai avuto. Un leader silenzioso, un professionista serio e un atleta che non ti sbaglia una gara. Nelle corazzate del girone come Viterbese, Rieti, Grosseto ma anche in Olbia e Torres non vedo un centrocampista del suo livello, farebbe il titolare in tutte quelle squadre». Fabio Vignati, che ha una presenza in serie A col Cagliari e giocato in serie B col Cesena, ammette candidamente: «È l'unico insostituibile della squadra, fa la fase difensiva e offensiva con qualità, fa sempre la differenza». Luca Concas era alla seconda gara dopo il rientro in campo a Rieti: «Ho giocato bene? Con Nicola al mio fianco diventa tutto più facile, è il nostro uomo più importante, poi ha fatto due assist e il gol, non possiamo chiedere di meglio». Sergio Nurchi è tornato al gol dopo 4 mesi, l'ultima rete risaliva alla gara vinta con l'Albalonga del 6 dicembre: «Nicola poteva calciare e invece mi ha dato una gran palla, ho preferito stopparla prima di appoggiarla in rete perché stava rimbalzando. È fondamentale nella nostra squadra».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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