Il Muravera più forte degli infortuni, Piras: «Gruppo fantastico, i giocatori hanno preso un po' del mio carattere»

L'anno scorso, di questi tempi, il Muravera aveva 10 punti dopo 9 giornate. Era reduce dalla sconfitta di Olbia e poi avrebbe perso in casa contro il Rieti la domenica successiva determinando il cambio in panchina con l'avvento di Marco Piras al posto di Senigagliesi. Con la vittoria per 4-1 di sabato nell'anticipo contro il San Teodoro i sarrabesi sono balzati a quota 11 al nono posto insieme con l'Avezzano, un successo netto che cancella due zeri, quelli dei gol fatti in casa e della vittoria sul terreno amico. «Sapevamo che ci saremo sbloccati - dice il tecnico Piras - contro un avversario che, dopo l'1-0, ci ha messo in difficoltà sfiorando il pareggio. Siamo stati però bravi e tranquilli e abbiamo segnato il 2-0 e 3-0, ma il San Teodoro ha riaperto la gara col 3-1 ed è andata vicina al 3-2 perché stavamo giocando con la paura di non riuscire a vincere in casa, poi però l'abbiamo chiusa portando a casa tre punti fondamentali per la classifica». Una vittoria strappata con determinazione: «Dopo un anno da che sono alla guida del Muravera - continua Piras - questa squadra ha preso un po' del mio carattere, lotta sempre e non molla mai, questa vittoria ci serviva troppo. Non posso che ringraziare questo gruppo fantastico, tra infortuni (Chessa e Pinna, ndr) e defezioni (Onano, ndr), avevo solo due "anziani" in panchina e messo 5 giovani in campo anche se i '96 non li reputo fuoriquota. Ma noi siamo questi, lo sappiano e non cerchiamo alibi, ci guardiamo in faccia e decidiamo se dobbiamo salvarci oppure no. Giocheremo altre volte con più di 4 giovani». Nel prossimo turno la trasferta in casa del Foligno, ultimo della classe ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale: «Un altro spareggio, sarà importante non perdere. Andremo lì consapevoli di potercela giocare come abbiamo fatto in altri campi, la loro classifica è bugiarda, abbiamo grande rispetto e non li snobberemo».