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Il Muravera si salva in "barba" ad ogni pronostico, il tecnico Piras mantiene la promessa e si fa radere dal portiere Galasso "mani di forbice"
Col punto di Ostia ecco il taglio negli spogliatoi

Il Muravera si salva in "barba" ad ogni pronostico, il tecnico Piras mantiene la promessa e si fa radere dal portiere Galasso "mani di forbice"

Dopo il pareggio col Budoni l'aveva detto: «Se a Ostia sarà salvezza mi taglio la barba». I giocatori del Muravera l'hanno accontentato, Marco Piras strappa un punto in casa dei lidensi e la pelle della sua faccia torna liscia e vellutata. Solo che l'operazione taglio-gratis è avvenuta nello spogliatoio del club laziale, al termine dei 90' che hanno sancito il grande traguardo, con il tecnico cagliaritano a soffrire in tribuna per squalifica facendo avanti e indietro per dare istruzioni alla squadra attraverso la rete che separa gli spalti dal terreno dell'Anco Marzio.

Il taglio della barba al tecnico Piras e la festa dei gialloblùAl triplice fischio e al rientro negli spogliatoi ecco che spunta il rasoio elettrico nelle mani esperte del portiere Enrico Galasso, che durante la stagione spesso lo ha utilizzato per una spuntatina ai compagni. Spunta anche la bottiglia di spumante portata da Fabio Vignati, fioccano le foto per immortalare una promessa mantenuta e parte anche la ripresa-video fatta dall'altro portiere Alessandro Arrus, promotore della "sforbiciata" nello spogliatoio come simbolo di un'unione giocatori-tecnico che è stata alla base dell'obiettivo raggiunto.

Poco più di un mese fa, quando il Muravera batteva 3-1 l'Astrea nell'anticipo della 29esima giornata nasceva l'idea della barba incolta da tagliare solo all'ultimo turno e solo al raggiungimento di una salvezza alla quale ha sempre creduto la società, lo stesso tecnico e i giocatori. A Pasqua lo spettro della retrocessione diretta si era affacciato in modo minaccioso, con 25 punti e il penultimo posto del San Cesareo distante appena un punto. La salvezza diretta, invece, era lontana 5 lunghezze (Budoni) anche se i sarrabesi dovevano comunque recuperare la gara in casa del Cynthia avanti di un punto in classifica. In barba ad ogni pronostico contrario ai gialloblù e, nel giro di quattro giorni, sono arrivati i tre punti contro i ministeriali, utili ad allontanare l'Eccellenza e pensare di poter giocare il playout in casa, e a ruota il blitz coi genzanesi, che ha portato il Muravera addirittura fuori dalla zona playout. Posizione mantenuta anche nonostante la sconfitta di Viterbo e poi fortificata con la vittoria ai danni dell'Arzachena e i pareggi con Albalonga e Budoni che hanno messo Chessa e compagni definitivamente al primo posto nella corsa alla salvezza diretta. Mancava, perciò, il punto in casa dell'Ostia per far sciogliere un voto nato per gioco e in tempi non sospetti. Ad obiettivo raggiunto, il rito della "sforbiciata" è stato concesso ai suoi giocatori, artefici di un risultato grandioso. Per Marco Piras, infatti, era il primo campionato di serie D, il compito era gravoso e oneroso ma non lo scoraggiava avendo spesso in carriera ribaltato le squadre prese in corsa. Ha svolto il compito con massimo impegno e dedizione, con la fiducia incrollabile da parte della società e al fianco dei suoi scudieri che ha difeso da critiche esterne e spronato ad andare oltre ogni limite.

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
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