«Siamo giovani e cresciamo. I 6 sei gol? Non mi fermo qui»
Il Posada prepara il riscatto, Zela: «Perdere contro l'Ilva ci può stare, col Luogosanto sarà una battaglia da vincere»
Il Posada lotta, sgomita e resiste: del resto non c'è altra ricetta valida per raggiungere i traguardi sperati in un campionato difficile come quello della Promozione, se non attraverso il lavoro, il sudore, e tanta, tanta determinazione. I bianco-celesti sono reduci dalla sconfitta per 4 a 2 contro la vice-capolista Ilvamaddalena, un passo falso che può starci, considerando il valore dell'avversario, ma la classifica rimane comunque positiva nonostante il quarto ko stagionale, con i 16 punti messi in cassaforte sino ad ora, frutto di ben cinque vittorie ed un pareggio, che valgono per il sesto posto, a soli tre punti dal Valledoria che occupa il terzo gradino del podio. Tra i giocatori più in forma in questo avvio c'è sicuramente Lorenco Zela, che sta confermando, a suon di gol, 6 nelle prime 10 giornate, tutto il suo enorme potenziale, già emerso peraltro nelle scorse due stagione e, in passato, nella bella quanto impegnativa parentesi con il Budoni, tra Serie D ed Eccellenza.
Il promettentissimo attaccante classe '95, di origini albanesi, sogna un ritorno in grande stile nei palcoscenici più prestigiosi del calcio isolano e, perché no, nazionale, ma al momento tutte le sue energie sono concentrate sui prossimi impegni dei baroniesi, a partire dal match casalingo contro il Luogosanto.
«L'Ilvamaddalena è una squadra fortissima, costruita per vincere — ammette Lorenco Zela commentando il match di domenica scorsa — e in campo è venuto fuori tutto il loro enorme potenziale. Possono contare su dei grandissimi interpreti in ogni reparto: si sono dimostrati una compagine solidissima in difesa e a centrocampo, mentre davanti hanno elementi in grado di poterti colpire in qualsiasi momento».
Il Posada invece non si è espresso sicuramente al massimo, soprattutto nella prima frazione. «Siamo partiti male, c'è poco da aggiungere in proposito: abbiamo incassato tre gol in 45', un parziale che taglierebbe le gambe a chiunque. Nella ripresa invece è venuto fuori il nostro orgoglio, abbiamo cercato di limitare i danni o, quanto meno, di evitare bruttissime figure e credo che ci siamo riusciti».
Il 24enne attaccante, tra l'altro, è andato a segno per la sesta volta in stagione.
«Sono contento per quanto ho fatto sino ad ora ma ovviamente non voglio fermarmi qui: il mio obiettivo è realizzare quanti più gol possibile per aiutare la squadra a raggiungere la salvezza, magari senza troppe sofferenze, considerando che negli scorsi anni siamo stati costretti a giocarci la permanenza in Promozione passando dagli spareggi playout. Se poi dovesse presentarsi l'opportunità per puntare ad un piazzamento migliore, sono sicuro che non ci tireremo indietro».
La classifica è positiva, con 16 punti all'attivo che valgono per il sesto posto.
«Siamo consapevoli comunque che ci sarà ancora molto da soffrire, sarebbe da stupidi abbassare la guardia proprio ora, anche perché il livello del campionato è molto alto: le squadre sono tutte piuttosto valide, a parte il San Teodoro ultimo in classifica che, comunque, non si sa bene come si muoverà a dicembre nel mercato di riparazione. Per questo dico che ogni gara per noi è come una finalissima».
I bianco-celesti si sono resi protagonisti di un avvio importante, con il pari all'esordio conquistato nella tana del Siniscola e i due successi consecutivi contro Valledoria, tra le mura amiche, e Oschirese, in trasferta. In seguito, i risultati sono stati altalenanti: un pizzico di continuità in più non guasterebbe affatto. «A dire il vero riusciamo ad esprimerci abbastanza bene anche lontano da casa, purtroppo però l'ultima vittoria esterna risale ormai al 20 di ottobre, contro il San Teodoro. Credo che abbiamo pagato a caro prezzo alcuni episodi negativi, spesso a causa dei nostri stessi errori, altre volte invece ci sono state delle decisioni arbitrali un po' discutibili, ma è un discorso che in fondo possono fare tutti».
Il rapporto con mister Michele Tamponi è ottimo. «Con lui impariamo qualcosa di nuovo ogni settimana: è molto preparato e competente, l'allenatore ideale per un gruppo giovane come il nostro, composto principalmente da ragazzi di vent'anni o poco più, a parte i due, tre veterani presenti in rosa, penso ad esempio a Melino e Depalmas, che comunque ci aiutano tantissimo sul piano dell'esperienza e della personalità».
Il calendario ora riserva la sfida delicatissima contro il Luogosanto.
«Vogliamo riscattarci immediatamente dal passo falso di domenica scorsa, scenderemo in campo per vincere, come sempre del resto, magari attraverso una bella prestazione, sarebbe perfetto anche e soprattutto per il morale. Loro sono sicuramente una buona squadra, ben assortita sia in avanti che in difesa, ci aspetta una vera e propria battaglia ma siamo pronti a tutto».