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Il presidente Cardia ha fiducia nel Sant'Elia: «Con Mereu in panchina ho visto un cambio di rotta»
«Il ko di Boville? Gli infortuni e l'arbitraggio»

Il presidente Cardia ha fiducia nel Sant'Elia: «Con Mereu in panchina ho visto un cambio di rotta»

Il Progetto Sant'Elia si arresta sul più bello. Dopo aver battuto il Cynthia e pareggiato con l'Astrea, è arrivata la sconfitta nel recupero contro il Boville, ultimo in classifica che, in virtù della vittoria di mercoledì, ha raggiunto i cagliaritani a quota 12. Il percorso verso la salvezza degli uomini di Bernardo Mereu si fa ancor più difficile ma il presidente Franco Cardia sa come uscirne fuori: «Stando coi piedi per terra e non commettendo più fesserie. Mi conforta il fatto che molte persone siano dispiaciute e che non accettino che il Sant'Elia conquisti la ribalta più per pettegolezzi che per ciò che fa vedere sul campo».

Presidente, il ko contro il Boville è stato imprevisto

«Sì, è vero. Speravamo in qualcosa di meglio. Ho visto una gara condizionata dall'infortunio del portiere Di Leo e poi da quelli di Sedda e Atzori. È finita male nel punteggio col primo gol loro nato da una sfortunata deviazione di Frongia»

Era impossibile recuperare?

«Non solo per noi. Penso che qualsiasi squadra che basi il proprio gioco sulla tecnica si sarebbe trovata in difficoltà contro un avversario scorretto, che faceva rugby e non calcio per via di un arbitro permissivo. Sfido chiunque, in quelle condizioni, ad uscire imbattuto da quel campo»

Il tecnico Mereu è stato duro nell’analisi della sconfitta

«Ma non ne farei una tragedia, contro Cynthia e Astrea la squadra ha tenuto bene sul piano fisico, probabilmente abbiamo pagato i troppi impegni ravvicinati, ora c’è la sosta»

Mister Mereu è l'uomo giusto per la salvezza del Sant’Elia?

«Direi proprio di sì, anche se tutti siamo importanti e nessuno è indispensabile. Seguo molto ciò che dice, come ho fatto con Affuso. Lui è un profondo conoscitore dei giocatori e della categoria, in questo periodo è negativo dopo la sconfitta col Boville ma se ora siamo in emergenza cercheremo comunque di rimediare»

Ad esempio tornando sul mercato?

«In avanti siamo scoperti. Dopo le uscite di Festa, Farrugia, l'infortunio di Atomei, è andato via anche Riccardi. Ora aspettiamo gennaio e che possa liberarsi qualche attaccante di Lega Pro, probabilmente prenderemo anche un centrocampista, il resto ce l'abbiamo anche sperando nei recuperi di Di Laura e Sanna»

Qualche giocatore che l'ha deluso?

«In assoluto Farrugia, è arrivato infortunato sapendo che non avrebbe recuperato, l'ho mandato via quando ha detto che se fosse stato bene non avrebbe mai giocato nel Sant'Elia»

Il 2011 del Sant’Elia double face, con la vittoria trionfale in Eccellenza e l’ultimo posto in serie D

«Non è una situazione divertente, stiamo cercando di venirne fuori. A volte penso che avrei preferito stare in Eccellenza da protagonista piuttosto che essere ultimo in serie D, non mi piace fare il povero tra i ricchi. Tra l’altro da squadra rivelazione, siamo passati a squadra antipatica»

Che Sant’Elia rivedremo contro il Porto Torres?

«Saremo competitivi per vincere, sappiamo chi affrontiamo ma recupereremo tutti gli acciaccati come Sedda, Di Leo e Virdis, probabilmente non Atzori. L'inizio del ritorno è duro, dopo il Porto Torres, ci sono Budoni e Anzio, lì vedremo chi siamo»

Cosa si aspetta dal 2012?

«Per carattere non mi arrendo mai, se pensassimo alla retrocessione non dovremmo scendere in campo. Lotteremo fino alla morte per ottenere una salvezza diretta senza dover passare per i playout; la bruciatura c'è stata, non possiamo più perdere punti. Sono fiducioso, al di là della sconfitta col Boville ho visto un cambio di rotta, c'è un gioco più offensivo, più spogliatoio e i ragazzi sono sgombri di testa»

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2011/2012
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Girone G
Intervista