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Daniele Corsi, portiere, San Teodoro
«È cambiato il presidente? In società ci sono sempre gli stessi»

Il San Teodoro riparte ma Corsi non ci sta: «Prima vanno saldati i debiti dello scorso campionato, ci ho messo la faccia coi miei compagni per terminare la stagione e ottenere la salvezza»

Ci ha messo la stazza e la tecnica per salvare il San Teodoro e ci ha messo pure la faccia per convincere i compagni - che ora non vestono più la maglia viola - a terminare la stagione. Daniele Corsi ha dato tutto in campo (e nello spogliatoio) per la squadra del paese dove ora vive e lavora ma dalla società ancora deve ricevere quanto gli spetta. «E purtroppo non sono il solo - dice con dispiacere il portiere romano ma sardo di adozione - ma come me ci sono tanti miei ex compagni, sardi e non, che aspettano di essere saldati. Il 60% della squadra dell'anno scorso, giocatori che hanno dato tutto per cercare di ottenere l'obiettivo-salvezza che poi abbiamo raggiunto a discapito del Muravera che ha onorato gli impegni coi propri giocatori nonostante la retrocessione».

 

Il San Teodoro sta costruendo la squadra (leggi l'articolo) e non è un caso, a questo punto, che il 39enne non giochi per il quinto anno di fila con i viola: «Sono stato contattato due settimane fa per la nuova stagione ma prima vanno saldate le pendenze vecchie. E non l'hanno fatto. Spero che la società si metta una mano nella coscienza e un'altra nel portafoglio e, al più presto, contatti tutti per eliminare le pendenze. Ci vuole buonsenso, il pallone finisce ma rimane l'uomo ed è quello che più mi preme. Ho sempre detto che non voglio che mi si dica che sono un ottimo portiere ma che sono un uomo sì». Il San Teodoro è ripartito eleggendo il quarto presidente in quattro anni. Dopo la gestione Tonino Careddu, è arrivato Domenico Fideli con la squadra che ha vinto i playoff di Eccellenza, per il primo anno in serie D alla guida del club c'è stato Salvatore Bacciu e, ora, il presidente è Gianni Marongiu. «Cambiano i presidenti ma è sempre l'Us San Teodoro. Il paese fa 3000 abitanti e a condurre la società ci sono le stesse persone che c'erano prima, solo alcune figure sono cambiate. Ed ecco perché sono deluso da chi è del paese e sta in società, non è bello rovinare i rapporti per il pallone. Io ho giocato per la maglia viola sei campionati e mezzo, gli ultimi quattro di fila. Abito a San Teodoro e mi sono sentito pugnalato specie dopo averci messo la faccia coi miei compagni per far sì che si finisse la stagione scorsa. Io ringrazio tutti i 25 compagni di squadra che non hanno fatto mancare l'impegno professionale nonostante tutte le difficoltà e le promesse fatte e mai mantenute».

 

C'è stato un momento in cui il San Teodoro poteva non arrivare giocare il playout contro il Muravera. «Ci sono stati dei momenti in cui la squadra non voleva allenarsi - ricorda Corsi - e non si è allenata ma c'è chi ha accusato i 4-5 giocatori del posto nel non aver in mano la spogliatoio ed è entrato in quello spogliatoio a dirci che la società è seria e avrebbe pagato fino all'ultimo centesimo, di dar loro fiducia perché a San Teodoro nessuno aveva mai perso soldi. La società ha chiesto a noi del posto di metterci la faccia, di esporci con i compagni in attesa che erogassero i contributi comunali e regionali. L'abbiamo fatto ma, ad oggi, non sono stati risolti i problemi dei rimborsi spese dell'anno scorso. E il fatto che ci si dica che è avvenuto un cambio di presidente è un pretesto per venir meno agli impegni presi da una società che risponde sempre al nome di San Teodoro». La presa di posizione è dura e Corsi spiega il perché: «Da tre anni è sempre così per me, finisco la stagione che avanza qualcosa, ora basta. E a chi mi accusa che avremmo potuto iniziare la preparazione perché tanto prima o poi l'accordo sarebbe arrivato, rispondo che finora non ho avuto alcun riscontro che la società fosse propensa a saldare il pregresso. Adesso sto realizzando di aver ricevuto una pugnalata alle spalle, dopo aver dato sempre il massimo per questa maglia. E non parlo ora per sbloccare chissà quale situazione, per me la storia con il San Teodoro è chiusa». Il futuro è da scrivere ancora: «Non credo di aver tutto questo mercato ma qualche chiamata l'ho ricevuta, aspetto che venga fuori qualcosa di serio».

In questo articolo
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2017/2018