«Passare il turno in Coppa Italia non è impossibile»
Il Sant'Elena pensa in grande, Marongiu: «Rosa attrezzata per un campionato di spessore, un peccato se qualcuno andasse via»
In casa Sant'Elena si parla poco, il minimo indispensabile, e si lavora tanto, con il massimo della concentrazione e dell'intensità. I bianco-verdi domenica hanno rialzato la testa dopo un periodo avaro di soddisfazioni grazie alla bellissima e convincente vittoria tra le mura amiche, per 4 a 0, maturata nella sfida con il Buddusò: una tappa importante per i ragazzi allenati da mister Ravastini, che ora possono continuare a sognare in grande. Vietato cullarsi sugli allori, però, nonostante il terzo posto in classifica, a quota 20, rappresenti senza ombra di dubbio un motivo di orgoglio e un'ottima base da cui ripartire per tentare l'assalto al vertice, lontano appena quattro lunghezze. Saranno decisive, in questo senso, le prossime tre sfide contro Tonara, Seulo e Tortolì, con cui si chiuderà questo 2019 calcistico, prima della attesissima partita contro la Monteponi Iglesias, in programma nell'ultimo turno del girone di andata. Marongiu e compagni sono inoltre impegnati in Coppa Italia: nel pomeriggio di oggi andrà in scena il ritorno dei quarti di finale contro la Macomerese: i bianco-azzurri di Mura partono in vantaggio, alla luce del 2 a 1 maturato all'andata, ma il passaggio del turno è ovviamente tutto ancora da conquistare. Sarà battaglia vera, c'è da scommetterci, con il fischio di inizio fissato per le ore 15.
«Domenica ci è andato tutto piuttosto bene — dichiara Riccardo Marongiu commentando la prestazione offerta contro il Buddusò —, per fortuna siamo riusciti a sbloccare la gara già nel primo tempo, grazie ad un calcio di rigore; nella ripresa poi abbiamo continuato a giocare con grandissima determinazione, segnando altre tre reti. Credo che alla fine il punteggio finale rispecchi fedelmente l'andamento della gara».
Il Sant'Elena ha così interrotto un digiuno di vittorie che durava da tre turni.
«Incontriamo i problemi più grandi nelle sfide in trasferta: ci esprimiamo con meno sicurezza rispetto alle gare casalinghe, è una questione di testa, ovviamente, ma speriamo di invertire la tendenza nel più breve tempo possibile». Nel big-match contro la Villacidrese i biancoverdi si sono dovuti accontentare di un punto. «A dire il vero ci rimane un pizzico di rammarico per lo 0 a 0 finale, perché abbiamo costruito diverse occasioni per vincere la partita ma non siamo stati abbastanza freddi e lucidi al momento della conclusione».
Tre, invece, le sconfitte incassate sino ad ora. «Il 4 a 0 rimediato ad Arzana contro l'Idolo è il passo falso che brucia di più, soprattutto per come è arrivato: siamo stati molto ingenui a rimanere in dieci uomini dopo 30' di gioco; dal calcio di rigore in poi non c'è stata praticamente più partita, ma la sfida è stata determinata dagli episodi. Ad Orroli e a Siurgus Donigala, invece, non ci siamo espressi affatto male, anzi, forse con un pizzico di fortuna in più avremmo anche potuto raccogliere qualche punto, ma il calcio è così».
La classifica, comunque, rimane estremamente positiva e fa ben sperare in vista del futuro prossimo: terzo posto a quota 20, con un ritardo di appena quattro lunghezze nei confronti dell'Idolo capolista e il Gonnosfanadiga sempre nel mirino, staccato di un punto soltanto.
«Al momento non c'è una squadra in grado di fare il vuoto alle proprie spalle e sovrastare nettamente le altre; le compagini che potranno dire la loro nella lotta per la vittoria finale sono tante, per ora regna l'equilibrio e i risultati della domenica parlano chiaro: puoi vincere e perdere con chiunque, le sorprese non mancano mai». Le cose potrebbero cambiare sensibilmente dopo la finestra di mercato invernale. «A detta di tutti la Monteponi sarà la grande regina della campagna trasferimenti, ma sono sicuro che, in generale, si registreranno diversi colpi importanti. Per quanto ci riguarda, invece, non penso che ci saranno innesti nuovi in rosa, anzi, rischiamo di perdere qualche elemento per strada e sarebbe davvero un peccato».
Marongiu poi precisa. «Secondo me la nostra rosa è sufficientemente ampia e attrezzata per disputare un campionato di spessore, assieme alle migliori; purtroppo però qualche ragazzo sta trovando meno spazio rispetto alle aspettative, in questi casi è normale pensare di cambiare aria. Tuttavia sarebbe bello se il gruppo rimanesse compatto, anche perché se vogliamo davvero puntare in alto servirà l'aiuto e la disponibilità da parte di ciascuno di noi, nessuno escluso».
Il centrocampista classe '82 è ormai diventato, con il passare delle stagioni, una vera e propria colonna portante del Sant'Elena e anche quest'anno si sta confermando ad altissimi livelli.
«Per il momento sono decisamente soddisfatto, sto giocando con buona continuità, senza intoppi, nonostante la vecchiaia (ride). Non spetta di certo a me giudicare il mio rendimento, ma gli altri dicono che sto facendo bene, quindi non mi resta altro da fare che continuare su questa strada, senza abbassare la guardia».
A partire dalla sfida in programma nel pomeriggio contro la Macomerese, valida per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia: si parte dal 2 a 1 dell'andata in favore dei bianco-celesti.
«Crediamo nella rimonta, sarebbe da stupidi non farlo, anche perché per qualificarci al turno successivo ci basterebbe l'1 a 0. Loro, del resto, mi hanno fatto un'ottima impressione: sono una buona squadra, con tantissimi giocatori di esperienza. Non sarà facile, ma proveremo con tutte le nostre forze a vincere la partita».
Da domani poi, i bianco-verdi potranno concentrarsi sulla trasferta di Tonara.
«Sappiamo che troveremo un ambiente molto caldo, però vogliamo cambiare marcia e tornare a vincere anche lontano da casa, considerando che l'ultima volta è successo ad inizio ottobre».