«Possiamo mettere in difficoltà chiunque»
Il Sarroch verso la sfida con il Castiadas, mister Aiana: «Affronteremo la gara con la mentalità di sempre»
Quello del Sarroch è un campionato decisamente tranquillo: la formazione guidata da Ramon Aiana ha attualmente 9 punti in classifica, frutto di 3 vittorie, ultima delle quali ottenuta nella difficile sfida contro la Cribbio 78.
Domani saranno invece attesi dal fanalino di coda Castiadas, 4 punti, reduce da tre ko consecutivi: una partita che si annuncia difficile per entrambe le formazioni e che potrebbe già valere una fetta di salvezza
Mister Aiana, avete appena concluso l'allenamento in vista della partita di giovedì contro il Castiadas: come sta la squadra sotto il profilo atletico e psicologico?
«A livello psicologico stiamo sicuramente bene: domenica siamo riusciti a vincere, disputando fra le altre cose una bella partita.
A livello atletico abbiamo qualche problemino, perchè dopo un mese e mezzo incominciano ad arrivare i primi acciacchi, complici anche i campi pesanti che stiamo trovando in queste ultime giornate, ma penso sia una cosa che riguarda un po' tutte le squadre.
Il Sarroch è comunque in salute: ho a disposizione un gruppo molto giovane che ha voglia, ogni domenica, di dimostrare il proprio valore.
Stanno lavorando con grande intensità e con grande dedizione, sono davvero molto contento da questo punto di vista.
Stiamo facendo un grande lavoro tattico e un ottimo lavoro a livello fisico, grazie anche al preparatore Pablito Piras».
Siete reduci dal successo per 2 a 1 nei confronti della Cribbio; una partita difficile che siete comunque riusciti a risolvere al meglio.
«Io parto dal presupposto che si tratta di un campionato, che peraltro io non conoscevo, dove le maggiori difficoltà si incontrano a livello caratteriale.
In rosa ho dei ragazzi che provengono dal settore giovanile, o che magari avevano poco spazio per giocare in altre realtà
Alcuni vengono dagli amatori, altri hanno un po' abbandonato il calcio a causa delle regole sui fuori-quota: molti di loro vengono dalle esperienze con Pula e Sarroch, ai tempi della promozione e della Prima Categoria.
Trovarsi subito di fronte a squadre, tra virgolette, più esperte sicuramente non è stato facile per loro.
La partita di domenica è stata difficile, almeno all'inizio, perchè i ragazzi sono scesi in campo poco attenti e hanno subito il gol quasi subito.
Poi, fortunatamente, c'è stata una buona reazione da parte nostra e abbiamo iniziato a giocare come sappiamo e come io mi aspetto che facciano».
Domani intanto siete attesi dalla delicatissima trasferta sul campo del Castiadas 2008: non sarà sicuramente facile fare dei punti in quel campo.
Pensi che possa essere un problema giocare così di frequente, anche in Seconda Categoria?
«Giocare di frequente non penso sia un problema visto che si tratta della prima e ultima gara infrasettimanale; non abbiamo questi grossi carichi di lavoro da smaltire, di conseguenza penso che i ragazzi possano tranquillamente esprimersi al meglio».
Il Castiadas occupa attualmente l'ultimo posto in classifica con 4 punti in classifica ed è reduce da tre ko consecutivi.
Quali possono essere le insidie di un confronto di questo tipo?
«Non conosco direttamente la squadra, quindi affronteremo il Castiadas con la stessa mentalità con cui affrontiamo le altre partite.
L'ho detto anche ai ragazzi: siamo una squadra che ha le potenzialità per mettere in difficoltà chiunque ma rischia anche di uscire sconfitta da ogni confronto.
Non andremo con l'idea di affrontare l'ultima in classifica, anche perchè la classifica è molto corta ed è ancora tutto molto relativo.
Ci troveremo di fronte una squadra che viene da una pesante sconfitta e avranno sicuramente grande voglia di riscattarsi».
C'è un aspetto positivo in particolare che in questo momento la squadra sta evidenziando al meglio?
«Io spero che i ragazzi continuino ad applicare in partita tutto quello che proviamo in settimana.
Riuscire a giocare a calcio in queste categorie secondo me alla lunga farà la differenza: ho sentito varie campane, tra cui quelle che dicono che in questo campionato sia più importante l'aspetto caratteriale che quello tecnico, io invece la penso praticamente all'opposto.
Secondo me si può giocare a calcio in tutte le categorie, e alla fine a vincere sarà la squadra che avrà fatto meglio da questo punto di vista, almeno, questa è la mia idea».