Il Carbonia non brilla; l'Arborea riparte da Carloforte, sorridono Orrolese e Villamassargia
Il Seulo tiene testa alla San Marco: doppietta per Boi, Piras salva i suoi nel finale; La Palma show: poker al Vecchio Borgo
La San Marco si deve accontentare di un pari, raggiunto peraltro allo scadere, nel match interno contro il Seulo, e ora la capolista deve guardarsi le spalle dal ritorno del La Palma, che fa in pieno il suo dovere nella gara casalinga contro il Vecchio Borgo Sant'Elia e si porta a due lunghezze dalla vetta. Pari interno anche per il Carbonia, nel derby del Sulcis con la Monteponi Iglesias; ritorno alla vittoria invece per l'Arborea che supera a domicilio il Carloforte e torna con il pieno di punti e sorrisi da una delle trasferte più delicate della stagione. Sorridono Orrolese e Villamassargia, mentre Villasor e Gonnosfanadiga si prendono un punto per parte.
Mister Floris in settimana era stato piuttosto chiaro: il suo Seulo non sarebbe andato a San Sperate a fare barricate, anzi, avrebbe provato sino all'ultimo a giocarsi la sua onesta partita contro la capolista del torneo San Marco e il campo ha in effetti dato ragione al tecnico: gli ospiti mandano in scena una delle prestazioni più convincenti di questa prima parte di stagione e si godono l'ottimo stato di forma di bomber Boi, a segno con una doppietta. Per i leoni alla fine si tratta di una giornata comunque positiva, perchè il rischio, concreto, era quello di uscire dal confronto a mani vuote e con la prima sconfitta sul groppone, ma la squadra ha saputo reagire nel migliore dei modi, per un pari tutto sommato giusto. La partita si sblocca subito, in avvio, dopo appena sei minuti, grazie al colpo di prestigio di Fanni che beffa Sanna con una bellissima conclusione a giro dalla distanza.
Il Seulo però non sta di certo a guardare: ci provano Melis e Muscu, che suonano la carica per i bianco-rosso-blu ma la difesa dei locali regge benissimo alla pressione; nel finale, break di Mura, che per poco non regala il raddoppio ai ragazzi allenati da mister Spini. Nella ripresa però il Seulo cambia marcia: sale in cattedra Tore Boi, che firma il pari al termine di un bellissimo assolo personale. La partita si infiamma: Sanna è provvidenziale sul lanciatissimo Fanni, ma il Seulo non arretra nemmeno di un centimetro e anzi si propone con continuità dalle parti di Daddi, che al 24' cade ancora: corner battuto da Jacopo Boi, sulla sfera si avventa il solito Tore Boi che raddoppia e trova così la sua personalissima doppietta. A quel punto la San Marco non ha altra scelta: attaccare a testa bassa per evitare il primo ko stagionale, e allo scadere Piras premia gli sforzi dei suoi trovando in mischia il punto del 2 a 2. A quel punto la capolista si riversa in avanti a caccia della vittoria, ma il Seulo si difende con ordine e grinta e non concede più niente.
Decisamente più spumeggiante il pomeriggio per il La Palma, che si abbatte sul malcapitato Vecchio Borgo Sant'Elia, travolto con un sontuoso 5 a 1: domenica praticamente perfetta per mister Madau e soci, che con questi tre punti consolidano il secondo posto in classifica e volano a sole due lunghezze dal vertice della classifica, ma la notizia più importante è l'ennesima ottima prova fornita da Siddu e compagni, che offrono una prestazione praticamente perfetta sul piano tecnico e tattico, lasciando nient'altro che le briciole agli avversari. Il match si sblocca dopo appena quattro minuti con l'autogol dello sfortunatissimo Nessi, che cerca di farsi perdonare poco dopo con una conclusione dal limite sulla quale Sanna è attentissimo. Il La Palma continua a fare la partita con personalità: al quarto d'ora arriva il raddoppio, con la conclusione di prima intenzione di Curreli, da distanza ravvicinata, sugli sviluppi di un corner. I padroni di casa continuano a spingere forte sull'acceleratore: ci provano Sanna, Siddu e Loi, ma Corellas ci mette una pezza. La ripresa però regala nuove speranze al Vecchio Borgo: dopo un minuto infatti Feboli trasforma in oro una punizione a due in area di rigore, ma il La Palma reagisce immediatamente, con Siddu che si inventa una palombella dalla lunga distanza e beffa il portiere ospite. Ancora Siddu protagonista poco dopo quando si presenta con ottimo tempismo all'appuntamento con il raddoppio, sfruttando al meglio la scodellata lunga di Littera. A quel punto il La Palma deve solo mettere la ciliegina sulla torta: ci pensa Ligas, che firma così la quinta rete per i suoi e mette la parola fine alla contesa.
Quinto pari stagionale per il Carbonia di mister Piras, che in casa non riesce a superare il fanalino di coda Monteponi Iglesias e si deve accontentare di un punto, ma la sensazione è che i bianco-blu abbiano buttato alle ortiche due punti pesantissimi, contro un avversario apparso comunque in ripresa, la cura Marongiu sembra dare i primi frutti, soprattutto sul piano della compattezza e della tenuta. Bisogna ammettere però che Bove e soci non hanno brillato, anzi, forse si tratta di una delle prestazioni più opache di questa prima parte di stagione e il pareggio maturato nel finale non fa che aumentare i rimpianti. Eppure il pomeriggio per il Carbonia si mette subito in discesa, perchè passano appena 12 minuti e Foddi beffa Rubbiani con una conclusione velenosissima. Sembra il preludio per una goleada, ma i locali non riescono a sferrare il colpo del raddoppio; la Monteponi tiene bene il campo e si affaccia dalle parti di Bove con Demontis, però senza esito. Il copione non cambia nemmeno nella ripresa: i padroni di casa faticano a presentarsi con continuità dalle parti di Rubbiani; l'unico squillo nasce da una staffilata di Bove, con la palla che non passa molto lontano dall'incrocio dei pali. Piras manda in campo Cacciuto, ma la scintilla non scocca, con il risultato che rimane pericolosamente in bilico; la Monteponi capisce che può osare di più in avanti e prende coraggio: Demontis spara un siluro verso la porta difesa da Bove, che si salva con qualche affanno ed un pizzico di fortuna; il numero uno di casa è ancora provvidenziale poco dopo su Dessì e Flumini, ma il portiere lascia i suoi in dieci uomini per un fallo di mano fuori dall'area di rigore, nel tentativo di murare in uscita una discesa proprio dello scatenatissimo Flumini; sulla seguente punizione, battuta da Dessì, la Monteponi conquista un calcio di rigore per un fallo di mano di un uomo in barriera: dal dischetto Flumini non sbaglia e serve la beffa agli avversari.
L'Arborea ritorna a vincere, dopo ben quattro turni di astinenza in cui gli uomini di Firinu hanno collezionato la miseria di un punticino, battendo a domicilio il Carloforte: gli ospiti giocano un buon primo tempo, creano tanto ma alla fine dei 45' vanno negli spogliatoi con un solo gol all'attivo, firmato da Atzeni, di testa, su angolo di Lasi, proprio allo scadere. Nella ripresa i giallo-blu abbassano un po' i giri del motore, complice anche una condizione generale non ottimale per via delle tante assenze, così il Carloforte può proporsi in avanti con cuore e generosità, ma Lombardi chiude la saracinesca della propria porta e si salva dai tentativi, pericolosissimi, di Damele e Cimmino, che nel finale provano ad invertire la tendenza negativa, ma per i tabarchini il sortilegio non si spezza: arriva così l'ottavo ko stagionale.
Semaforo verde per l'Orrolese di Falco, che in casa piazza la quarta vittoria stagionale battendo con un secco 2 a 0 il Selargius: fila via tutto nel verso giusto per i bianco rossi, che si mettono in moto al 20': Timpanaro innesca la percussione di Nascimento che difende benissimo la palla e trova il tempo per piazzare la rasoiata letale, battendo inesorabilmente il portiere avversario. Ancora Nascimento grandissimo protagonista poco dopo: discesa inarrestabile tra le maglie della difesa ospite, assist per Timpanaro che però spreca da ottima posizione. Il Selargius si fa vedere in avanti con Frau, che per poco non trova il punto del pari. Nella ripresa l'Orrolese cerca di mettere al sicuro il bottino e limita al massimo le iniziative per i selargini; nel frattempo la tensione in campo aumenta, con ben tre rossi: ne fanno le spese Mura e Cardia per gli ospiti e Farci per i locali. L'Orrolese chiude in crescendo, sfruttando l'ottima verve di uno scatenatissimo Nascimento e trova il raddoppio soltanto allo scadere: combinazione ad altissima velocità tra Nascimento e Timpanaro, con quest'ultimo che non perdona e arrotonda il punteggio.
Il Villamassargia cala il poker nel confronto decisamente pirotecnico con l'Andromeda, centra il quarto successo in campionato e vola a quota 15 in classifica, al sesto posto, ma con una partita ancora da recuperare: Ariu sbloccala gara, con le due squadre che si affrontano a viso aperto e regalano al pubblico presente numerosissimi capovolgimenti di fronte, senza risparmiare i colpi.
Il pari per i giallo-neri porta la firma del solita Olla; punteggio congelato sino alla seconda parte della ripresa, quando Iesu firma il nuovo sorpasso per i padroni di casa con un bellissimo colpo di testa. Passano dieci minuti e Melis allunga il divario, poi a tempo ormai scaduto Farci infierisce sugli avversari, trovando il definitivo 4 a 1.
Termina in parità, con il punteggio di 1 a 1, il confronto salvezza tra i padroni di casa del Villasor e il Gonnosfanadiga di Incani: un punto che soddisfa maggiormente gli ospiti, che escono indenni da una delicatissima trasferta; per i sorresi di Soru un occasione mancata per guadagnare altre posizioni in classifica, ma il tecnico può comunque continuare a lavorare con una discreta dose di serenità. Partono bene i locali, che possono contare su un Mingoia in ottima forma: è proprio l'attaccante a chiamare in causa il portiere avversario con una conclusione da posizione defilata, ma l'azione sfuma. Il Gonnos tiene bene il campo, rischia poco e prima del riposo trova la chiave per scardinare l'attenta retroguardia del Villasor: incursione di Deidda, Fadda cerca di chiudere l'iniziativa dell'avversario ma commette fallo, per il direttore di gara è calcio di rigore: dal dischetto Pinna non sbaglia. Nella ripresa il Villasor è chiamato alla rimonta, ma serve un miracolo di Palla, sulla conclusione pericolosissima di Congia, per evitare il raddoppio dei bianco-verdi; al 60', ci pensa il muro di centrocampo Jatta, in ottima forma e anche ieri tra i migliori dei suoi, con una staffilata dal limite, a firmare l'1 a 1. La partita è equilibrata, ma le due squadre provano tuttavia ad aggiudicarsi l'intera posta in palio: Serpi si presenta dalle parti di Palla ma non è lucido al momento del tiro, sull'altro fronte ci prova Piras, ben servito dall'ottimo Mingoia, ma Galliano si supera.
Colpo esterno pesantissimo per il Sant'Elena, che passa con un sonoro 3 a 0 sul campo dell'Idolo, scavalcando così gli avversari diretti in classifica, inchiodati a quota 9 dopo il quarto ko.
La partita si sblocca alla mezz'ora, quando Perinozzi trasforma un calcio di rigore concesso per fallo di Jurado; i locali provano a scuotersi affidandosi a Boi, ma la difesa ospite contiene bene i tentativi degli avversari. Nella ripresa spetta proprio all'Idolo fare la partita, ma Aramu si dimostra insuperabile sulle occasioni dei vari Bonicelli, Melis e Giolitti. Occasionissima anche per Ferreli, ma il punteggio non cambia. Per l'Idolo le cose si complicano con l'espulsione rimediata, per secondo giallo, da Boi: l'inferiorità numerica si rivelerà fatale, perchè gli ospiti riescono ad allungare il divario con Marongiu. Come se non bastasse, Lotto viene espulso: Idolo in nove uomini e partita definitivamente messa in archivio dal gol di Concas allo scadere.