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Il Siliqua non si arrende, Piras rilancia: «Vogliamo partecipare ad una festa a cui nessuno ci ha invitato»
«Le sconfitte aiutano a crescere, ottima reazione»

Il Siliqua non si arrende, Piras rilancia: «Vogliamo partecipare ad una festa a cui nessuno ci ha invitato»

Il Siliqua non molla e, grazie alla seconda vittoria consecutiva, tiene il passo indiavolato del duo di testa Ferrini-Kosmoto Monastir riuscendo, tra l'altro, a rosicchiare altri due punti alla Monteponi Iglesias, terza in classifica, distante ora soltanto una lunghezza. I ragazzi allenati da Marco Piras hanno saputo archiviare rapidamente i due passi falsi contro l'Atletico Narcao, in casa, e l'Orrolese in trasferta, che rischiavano di compromettere sensibilmente l'intera stagione. Ritrovata la necessaria tranquillità, i biancazzurri possono concentrarsi sulla prossima delicatissima sfida contro la lanciatissima Frassinetti Elmas di mister Filippi, un appuntamento in cui è assolutamente vietato sbagliare.

Marco Piras, al Siliqua da 11 giornate, ha conquistato 19 punti

Il successo strappato a domicilio all'Arbus è un ottimo biglietto da visita con cui presentarsi al big-match: «Si trattava di una partita difficile, dura, maschia – conferma Piras – disputata su di un campo, in terra battuta, al limite della praticabilità. I nostri avversari volevano agganciarci in classifica, per noi invece era importante rimanere in scia al treno delle formazioni di vertice. È venuta fuori una sfida esaltante, tra due squadre che hanno fatto il possibile per superarsi: l'abbiamo spuntata noi, meritatamente».

 

Dovevate riscattarvi dopo due ko dolorosissimi: se qualcuno aveva dei dubbi sulle vostre qualità caratteriali, si è dovuto ricredere.
«Da ogni sconfitta c'è sempre qualcosa da imparare, per migliorare ulteriormente. Ci mancano tre punti in classifica, che in sostanza sono quelli persi in casa contro il Narcao, uno stop difficile da digerire: è la classica partita in cui crei tantissimo ma subisci due reti nelle uniche occasioni create dagli avversari. Ad Orroli una sconfitta ci può stare, ma non nel modo in cui è maturata: dopo 24 minuti perdevamo per 4 a 0, una cosa inammissibile. Il campionato comunque è ancora lungo, non fasciamoci la testa: io credo che alla fine dei giochi episodi sfortunati e fortunati si compenseranno».

 

Cresce l'attesa per la prossima sfida alla Frassinetti, ma Piras smorza i toni
«Una partita importante, ma non decisiva: entrambe le squadre attraversano un buon momento di forma, loro hanno messo in piedi una striscia di risultati utili notevole, ma non mi meraviglia: hanno allestito un organico assolutamente competitivo, anche se qualcuno dice il contrario. Se vuoi disputare un campionato di transizione non prendi Curreli, Aresu, Davide Meloni, con me l'anno scorso a Castiadas, Mancusi e per finire Depau, un giovane molto bravo che a questi livelli fa la differenza»


Anche voi avete le vostre carte da giocare
«La situazione generale è piuttosto buona, come si è visto contro il Serramanna ad esempio, una gara tutt'altro che semplice: conosco il loro allenatore Nicola Puddu, prepara molto bene le sue squadre e le schiera ottimamente.
Nelle ultime due uscite 
ho visto l'atteggiamento che una squadra allenata dal sottoscritto deve avere: organizzazione e tanta grinta, aspetti che contro l'Orrolese sono venuti a mancare clamorosamente».

 

Il Siliqua ha dovuto fare i conti con diversi infortuni, che ne hanno limitato il rendimento
«Una serie di contrattempi, anche piuttosto gravi, che di solito capitano nell'arco di tre o quattro stagioni: lesioni ai legamenti crociati, stiramenti, problemi alle ginocchia.
Non è mia abitudine piagnucolare, ma la realtà è che siamo sempre stati in emergenza. Puntiamo sugli elementi a disposizione, andiamo avanti con fiducia, ma viviamo alla giornata»

 

Quella accettata dal tecnico Piras, che ha sostituito in panchina Titti Podda, è una sfida affascinante
«Non potevo dire di no alla proposta fatta da Bruno Serventi: tra noi c'è profonda e reciproca stima, siamo due persone ambiziose, andiamo molto d'accordo»

 

Insieme riuscirete a regalare il salto di categoria ai vostri tifosi?
«Dobbiamo volare bassi, è un traguardo ancora lontano per noi, soprattutto perché ci sono squadre che stanno raccogliendo i frutti, e penso alla Ferrini, di un'attenta programmazione che dura da diversi anni. I conti comunque vanno fatti alla fine: l'anno in cui ho centrato il salto con la Monreale, di questi tempi, non ero sicuramente primo, ma occupavamo una posizione simile a quella attuale del Siliqua.
Non ci nascondiamo: vogliamo dire la nostra sino alla fine e ce la giocheremo con tutti, cercando di rimanere a stretto contatto con le prime della classe per poi tentare lo sprint finale. Saremo gli intrusi ad una festa a cui nessuno ci ha invitato».

 

La concorrenza non manca, un aspetto positivo per lo spettacolo
«La Kosmoto è una squadra di primo livello, che si è arricchita ulteriormente con gli arrivi di Porcu e Farci; idem la Ferrini, con Festa in attacco. La Monteponi ha cambiato tre allenatori nel giro di poche settimane: significa che non ci stanno a giocare il ruolo della comparsa, possono contare su giocatori di categoria superiore, non si arrenderanno facilmente. Oltre alla Frassinetti, non dimenticherei l'Orrolese, una squadra da non sottovalutare assolutamente. Il Siliqua probabilmente ha qualcosa in meno, ma nel calcio gli aspetti che risultano determinanti sono poi molteplici»

In questo articolo
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2014/2015
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Sardegna
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