Vincono Lanusei e Iglesias, a Tortolì e Ferrini vanno gli scontri salvezza
Il Tempio approfitta del ko della Nuorese e si stacca, Ilva e Atletico Uri vicecapolista coi barbaricini
Il Tempio approfitta del ko della Nuorese a Ossi nell'anticipo del sabato, si impone in rimonta a Gavoi battendo il Taloro 3-1 ed è sola in vetta al campionato di Eccellenza a quota 25 con tre punti di vantaggio sull'ex capolista, sull'Atletico Uri, che ha vinto il secondo anticipo della 12ª giornata battendo 1-0 il Buddusò, e sull'Ilvamaddalena, che non va oltre l'1-1 in casa contro la bestia nera stagionale Santa Teresa. Al quinto posto, con 21 punti, ci sono Lanusei e Iglesias entrambi vincenti, gli ogliastrini calando il tris in casa del Calangianus e i minerari spuntandola a 5' dalla fine sul Carbonia. L'Ossese, che sabato ha avuto il merito di sdoppiare la coppia di testa, si ritrova ancora settima, a -5 dalla vetta. Poi c'è il campionato della salvezza col Carbonia agganciato a quota 15 dal Tortolì, vincente all'inglese nella sfida tra matricole contro il Sant'Elena e capace di un triplo salto per via dei già citati ko di Calangianus e Taloro, e per quello del Villasimius sul campo della Ferrini coi cagliaritani, ancora dentro i playout ma ad un passo dall'azzannare la zona salvezza diretta.
Il Tempio scende in campo a Gavoi sapendo che la compagna in vetta ha perso nell'anticipo ma i piani dei galluresi vengono complicati dal Taloro che sblocca la gara al 17’ con una splendida punizione di Castro. I galletti reagiscono e trovano il pareggio con Casu appena 5’ dopo con Fadda battuto ma poco prima decisivo sul tiro di Lemiechevsky. Prima del riposo è sfortunata la squadra di Fadda quando Navarrete centra il palo, e sulla respinta viene contratto dalla difesa ospite, con l'occasione di Sau che non centra il bersaglio da distanza favorevole. La ripresa viene aperta dal gol del sorpasso di Dimitrijevic dopo 3', con il tiro dell'ex Barisardo favorito anche da una deviazione che inganna il portiere Fadda. I rossoblù sfiorano il pari con un colpo di testa di Sau e alla mezzora Spano mette parola fine alla contesa con l'1-3 realizzato su calcio di punizione.
La Nuorese perde contatto dalla vetta dopo aver ceduto nello scontro diretto di sabato con l'Ossese, unica imbattuta del torneo ma con un saldo ancora negativo tra numero di vittorie (4) e pareggi (8) che la pongono all'ultimo posto tra le sette sorelle a caccia della serie D. Il match del Walter Frau è subito piccante con il tiro di Di Pietro sventato da Mascia in seguito alla punizione di Gueli. Poi seguono a ruota i tentativi di Glino (palla sopra la traversa) e Tapparello (pallonetto fuori) che fanno da preludio al vantaggio bianconero al 26' con Di Pietro che insacca la palla su angolo di Mura. Nella ripresa la capolista ha la palla dell'1-1 con Manca che in anticipo fa fuori Di Pietro e si invola verso la porta avversaria ma il rientrante Carboni salva il risultato. Al 5' lo stesso attaccante si becca il secondo giallo ma, pur in dieci uomini, la squadra di Bonomi non molla e va al tiro con Dessolis e Cocco ma in entrambi i casi Carboni non si lascia sorprendere. I padroni di casa provano a chiudere i conti con il neoentrato Maitini che pizzica l'incrocio dei pali.
Sfuma all'Ilvamaddalena la possibilità di ottenere la sesta vittoria di fila allo Zichina e, di conseguenza, di prendersi la seconda posizione in solitaria. Questo perché il Santa Teresa, prima in mano a Ciarolu e ora a Levacovich si conferma tabù per gli isolani, sconfitti due volte negli ottavi di Coppa e fermati sul pari in campionato. Bene i biancocelesti nel primo tempo e pericolosi con Ortiz sul quale interviene Verardi mentre Pedelacq sventa su De Cenco e Bonu. Ad inizio ripresa gli ospiti passano in vantaggio con il tiro da fuori area di Djedje, con lo stesso attaccante che fallisce l’occasione per la doppietta. La squadra di Acciaro mette sulla difensiva gli avversari e al 21' pareggia con il solito De Cenco su assist di Vitelli e poi cerca la rete del sorpasso più volte ma trovando chiusa la saracinesca del portiere Pedelacq.
L'Atletico Uri ottiene il pokerissimo di vittorie al Martinez e continua l'ascesa in classifica agguantando Ilva e Nuorese in seconda posizione. Nell'anticipo di sabato contro il pericolante Buddusò la squadra di Paba trova al 39' la chiave per scardinare la difesa avversaria quando Basciu calcia e Faralli si oppone ma non trattiene la palla che il lestissimo Monti insacca. Prima del riposo Ricci si crea la palla del raddoppio con un doppio dribbling e un destro verso l'angolino ma Faralli si distende e devia la palla. Nella ripresa gli azzurri di Terrosu cercano il pari e costruiscono l'occasione migliore al 36' con Gassama che, però, manca di centrare il bersaglio. La contesa si chiude con il tentativo di Ravot nel recupero ma la palla finisce sul fondo.
Gran colpo del Lanusei che torna al successo dopo tre 1-1 di fila e tarpa le ali al Calangianus che stava spiccando il volo per allontanarsi dalla zona calda. Gli ogliastrini colpiscono a freddo con il gol dopo appena 1' col destro dai sedici metri di Lusa imparabile per Coscione. I galluresi replicano con il colpo di testa di Saiu murato e il sinistro di Perez a fil di palo nella stessa azione. Lo spunto di Moreo in area viene fermato da un difensore avversario e per due volte Moreo viene pescato in fuorigioco dopo esser stato pescato due volte dalle parti di Dyguda. Nella ripresa, dopo 8', la squadra di Piras colpisce ancora, questa volta con Martins, che insacca di destro da dentro l'area una palla rimpallata tra Mereu e Asara. E se Dyguda manda in angolo un destro di La Rosa su un errore in costruzione dal basso, il collega Coscione dice no al destro d'incontro di Kouadio ma nulla può nel recupero sul tocco sottoporta di Serra che chiude in rete il diagonale di Doneddu.
Il derby del Sulcis-Iglesiente non tradisce le attese e, se anche il bel gioco non è stato continuo, non sono mancati agonismo, scontri decisi e gol. Ne fa uno in più l'Iglesias del Carbonia e il Monteponi esplode al 40' della ripresa sulla schiacciata di testa di Salvi Costa pescato alla perfezione da Capellino. La pecca dei biancoblù è stata quella di inseguire la vittoria dopo il gran gol dell'ex Pavone, con una giocata in area di pregevole fattura e il sinistro in diagonale a bucare Daga. La gara poteva avere tutt'altra storia se, dopo 1', il pregevole assist di Porcheddu fosse stato tramutato in gol da Boi ma il destro del 2006 di fronte a Daga esce di pochissimo fuori. E ancora Boi ha un'altra chance al 22' quando Chidichimo lo mette davanti a Daga ma il destro dell'ex Cos viene murato dal portiere. L'equilibrio si spezza al 40' quando Cancilieri viene fermato fallosamente in area da Gurzeni e Salvi Costa trasforma il calcio di rigore con un potente destro che Floris cerca di respingere senza riuscirci. Nella ripresa la squadra di Mannu forza i tempi ma Floris deve intervenire sulla punizione di Arzu e Salvi Costa sfiora il palo con un destro dal limite. La giocata di Pavone riporta il match in parità, i biancoblù vogliono la vittoria ma nel finale trovano la sconfitta con la doppietta dell'attaccante brasiliano Salvi Costa.
Esordio vincente per il tecnico Giordano, che bagna la prima sulla panchina del Tortolì con un successo dal valore doppio nello scontro per la salvezza contro il Sant'Elena, giunto al Fra Locci con l'intento di imprimere una svolta alla propria stagione. Ma finisce come nella finale di ritorno dei playoff Promozione, coi rossoblù vincenti per 2 a 0. Gara combattuta ma poche occasioni e si arriva dritti sul finale del primo tempo quando il risultato cambia grazie ai fratelli Piroddi: Alessandro si conquista un calcio di rigore che Roberto trasforma per l'1-0. Nella ripresa i quartesi si sfaldano cammin facendo perdendo uomini a ripetizione: prima c'è la scorrettezza di Pitzalis su Manconi, sul parapiglia che ne scaturisce ne fa le spese Manca lasciando i biancoverdi in nove. Nel finale la chiude la giocata di Rarinca che manda in porta Cocco fermato da Sanna, l'arbitro fischia il secondo rigore, il portiere protesta e si becca il cartellino rosso. Entra il secondo portiere Medda trafitto dallo stesso Cocco per il gol che chiude la contesa. Gli ogliastrini fanno un balzo triplo andando ad affiancare il Tortolì a quota 15 mentre la squadra di Rinino resta ultima con sei punti.
La Ferrini sembra aver trovato il passo giusto per la risalita immediata in classifica e, dopo l'1-0 di Buddusò, bissa il successo con identico punteggio anche contro il Villasimius. Gara importante per entrambe sia per i punti in palio che per la presenza dei tanti ex in campo tra i cagliaritani a partire dal tecnico Manunza. L'episodio decisivo arriva dopo 15' con Alexandre che insacca pronto a girare in rete di prima intenzione una palla giunta dalla punizione di Corda. Arangino, all'esordio dopo il recente arrivo dal Budoni, cerca subito il gol su punizione ma coglie l'incrocio dei pali. I gialloblù giocano la carta Ragatzu a mezzora dalla fine e sarà il bomber quartese a cercare il pareggio con un diagonale che si perde sul fondo. I cagliaritani si avvicinano a due punti dai sarrabesi che mercoledì avranno l'importante gara di Coppa Italia che potrà ridare una finale di Coppa Italia e poi avranno un altro scontro diretto col Calanginus in campionato dove non vincono da un mese.
