«I problemi son tanti, ma ne usciremo a testa alta, da vincenti o da perdenti»
Il Tempio naviga controcorrente, Cassitta carica i suoi: «I ragazzi meritano un applauso per quello che stanno facendo, dimostrano un attaccamento alla maglia esemplare»
Le sventure di solito non avvisano, si materializzano all'improvviso, in tutta la loro sconvolgente imprevedibilità e spesso e volentieri hanno il potere devastante di far saltare in aria anche i piani più validi: la stagione del Tempio potrebbe benissimo essere riassunta con queste righe, ma le parole del tecnico Amedeo Cassitta rendono meglio l'idea e fotografano alla perfezione la situazione, paradossale e sicuramente non facile, attraversata dai Galletti dopo i noti problemi economico-societari che hanno sconquassato gli equilibri interni del club, con gravi ripercussioni sull'organico a disposizione dell'allenatore.
Gli effetti di questa crisi sono sotto gli occhi di tutti: ultima vittoria datata 4 dicembre, quattro punti racimolati nelle ultime otto giornate, l'ultimo in ordine cronologico strappato in trasferta al Cus Sassari, in una sfida in cui gli azzurri hanno mandato timidi segnali di ripresa.
«Il momento non è sicuramente dei più positivi – ammette Cassitta – ma tutto sommato le prestazioni sono abbastanza buone, considerando la situazione ambigua che siamo costretti ad affrontare. Nel momento di maggior difficoltà questo gruppo sta dimostrando di avere ottimi attributi caratteriali, andiamo avanti consapevoli che prima o poi qualcosa di buono capiterà anche a noi; i giocatori continuano ad impegnarsi per questo progetto e per la maglia e hanno tutta l'intenzione di farlo sino alla fine».
Il tecnico è sorpreso per la reazione mostrata dai suoi. «Sinceramente non me l'aspettavo, non capita tutti i giorni di dover fare i conti con problemi simili; puoi uscirne solo se lavori assieme a degli amici, e non solo calciatori. I ragazzi hanno creduto in me, ci siamo imbarcati tutti assieme e ne usciremo tutti assieme, da perdenti o da vincenti». Le ambizioni sono ovviamente cambiate strada facendo. «E' difficile chiedere ulteriori sforzi alla truppa, la condizione fisica non può essere ottimale perché nei mesi passati ci siamo allenati pochissimo; di fronte ti trovi puntualmente squadre decisamente più toniche; partendo da queste premesse portare il risultato a casa diventa veramente arduo».
Proprio per questo, il pareggio strappato in trasferta in casa del Cus Sassari è sicuramente positivo. «Una gara poco emozionante, con le due squadre che tenevano più a non prenderne che a farne. Per quanto mi riguarda è un punto guadagnato, anche se in altre circostanze avrei parlato di occasione persa. Ci accontentiamo, non possiamo fare altrimenti: ben vengano questi piccoli passi in avanti, ci permettono di raggiungere una posizione tranquilla in classifica e magari, una volta liberata la testa dagli assilli, riprenderemo anche a divertirci. Io penso comunque che la società e i tifosi debbano ringraziare questi ragazzi per quanto stanno facendo».
L'entusiasmo del resto non può essere al massimo: la vittoria manca dal 4 dicembre e la prossima sfida contro il Siniscola lanciatissimo non sembra una tappa agevole in questo senso.
«La nostra ricetta è piuttosto semplice: cerchiamo di risolvere di settimana in settimana i vari contrattempi interni; ora vogliamo strappare il bottino pieno, visto che tra le mura amiche le soddisfazioni mancano da tantissimo tempo». Peccato, perché contro Ozierese, Castelsardo e Porto Torres la prestazione c'è stata. «In sostanza, hanno deciso tre rigori, di cui potevamo fare a meno, ma sono errori che rispecchiano la condizione psicofisica generale. Supereremo il momento negativo, magari invertiremo il trend già a partire da domenica».
La lotta al vertice nel frattempo entra nel vivo: Cassitta si lancia in un pronostico. «La situazione si sta delineando come mi aspettavo: lo Stintino, che nonostante sia partito con ambizioni ben diverse rispetto a quelle di vincere il campionato sta dimostrando di avere tutte le carte in regola per poter centrare il salto di categoria. Non vedo male nemmeno la Dorgalese e la Macomerese: i primi sono meglio strutturati a livello di organico, in tutti i reparti; i secondi però possono contare su alcuni elementi di spessore che possono fare la differenza in qualsiasi momento». Sorso è Usinese hanno accumulato molto ritardo: «Ma non sono ancora tagliate fuori del tutto; ad inizio stagione erano tra le grandi candidate per un ruolo da protagonista, assieme e a noi, ed invece il campo ha dato altre risposte».
Al Tempio potrebbe spettare il ruolo di arbitro nella corsa all'Eccellenza. «Affronteremo la Dorgalese, l'Usinese e la Macomerese in trasferta, il Sorso e lo Stintino in casa; se riusciamo a riprenderci daremo filo da torcere a chiunque. Purtroppo però non possiamo nasconderci: nessuno, credo, può rinunciare a cuor leggero ai migliori interpreti del proprio reparto offensivo così di punto in bianco, senza peraltro avere la possibilità di correre ai ripari; perdere Fantasia, Kozeli e Milia non è stato uno scherzo». I Galletti puntano tutto sulla Coppa Italia, ma Cassitta mantiene il profilo basso. «Ci sono da giocare ormai poche partite, proveremo a raccogliere qualche soddisfazione».