«Bene Noli, Se segna 20 gol pagherà la cena»
Il Tonara ha il passo giusto, Arrais: «Per noi è l'anno zero ma stiamo bruciando le tappe verso una salvezza tranquilla»
Per il Tonara si tratta, in un certo senso, dell'anno zero: una società rinnovata con tante idee ambiziose, un progetto promettente da coltivare e seguire con passione e attenzione ma, soprattutto, una rosa completamente stravolta rispetto al recente passato e affidata ad un allenatore giovane, preparato e determinato, pronto a dare il suo contributo per la causa. I rossoneri sono ripartiti con spirito e motivazioni rinnovate dopo l'amarissima retrocessione dall'Eccellenza e si godono già i primi frutti del lavoro di mister Carlo Arrais: la classifica, infatti, vede i barbaricini al sesto posto con 15 punti, in compagnia del Villamassargia, proprio a ridosso delle prime della classe. Fondamentali i tre punti conquistati nell'ultimissima uscita contro la Sigma, grazie ad una delle migliori prestazioni dall'inizio della stagione, per il successo numero quattro in campionato. A dire il vero, dopo un avvio difficile, un punto soltanto nelle prime tre gare, conquistato all'esordio casalingo con l'Idolo, Noli e compagni hanno messo in piedi una striscia di ben sei risultati positivi, stropicciata dal ko interno rimediato contro la quotatissima Monteponi, ma il futuro, considerate le premesse, sembra piuttosto roseo. Il calendario, intanto, riserva, per il prossimo turno, la bellissima sfida contro il Tortolì: un esame di assoluto spessore che darà ulteriori indicazioni al tecnico sullo stato di salute dei suoi.
«Il confronto di domenica scorsa è stato bello e avvincente — dichiara Carlo Arrais a proposito del match contro i cagliaritani della Sigma de Amicis —, contro una squadra che mette in mostra un ottimo calcio. Conosco bene mister Madau, in passato abbiamo giocato assieme, so che idee tattiche porta avanti, proprio per questo mi aspettavo una partita tosta. Loro sono una compagine giovane ma molto tecnica, ho preparato la sfida con il chiaro intento di non farli ragionare più di tanto».
In campo le cose sono andate come da copione. «I ragazzi hanno dato tutto, mettendo in pratica alla perfezione ciò che avevo chiesto. Un successo meritatissimo, considerando che non abbiamo subito nemmeno un tiro in porta, anche se è giusto ricordare che la Sigma era alle prese con qualche assenza pesante, come quella di Ligas, ad esempio; noi invece ci siamo costruiti tantissime occasioni in avanti, per questo credo che il risultato finale rispecchi alla perfezione l'andamento della gara».
Il Tonara sembra aver finalmente trovato il passo giusto dopo un avvio delicato: dalla quarta giornata in poi, a partire dal successo esterno sul Buddusò, i rosso-neri hanno messo in cassaforte ben 14 punti. «Per noi si tratta di un anno particolare: una società nuova, una rosa stravolta rispetto al passato, composta principalmente da giovani del posto e dei paesi limitrofi con solo 3-4 giocatori esperti che arrivano da più lontano; non è mai facile creare un gruppo, una squadra partendo da zero. Serve del tempo in questi casi ma noi stiamo bruciando le tappe, merito dei ragazzi che dal primo giorno di preparazione rispondono alla grande ai miei input, si applicano in maniera encomiabile, senza mai tirarsi indietro, cercando di ottenere il massimo. Con il passare delle giornate stiamo diventando più consapevoli dei nostri mezzi».
L'unico neo è rappresentato dal ko interno rimediato contro la Monteponi Iglesias.
«Abbiamo subito due tiri in porta e due gol: su calcio di rigore e su un contropiede, all'87', con gli avversari ridotti in inferiorità numerica. Una partita strana, in cui ci sono costate care alcune ingenuità, ma quando hai a che fare con i giovani sono cose che devi mettere in conto».
Anche per quanto riguarda il match in trasferta a Selargius di dieci giorni fa, la sensazione è che le cose sarebbero potute andare meglio. «Preferisco non scendere nel dettaglio: gli episodi, ma soprattutto alcune scelte della terna arbitrale piuttosto discutibili, a mio parere, sono risultate decisive. Nonostante tutto però sono contento di come ci stiamo esprimendo: la dirigenza mi ha chiesto una salvezza tranquilla e per ora il ruolino di marcia è in linea con i nostri programmi; spero di raggiungere l'obiettivo in breve tempo».
I margini di crescita, tra le altre cose, sono notevoli. «Domenica ad esempio per la seconda volta in stagione siamo riusciti a mantenere la nostra porta inviolata, un dato che mi conforta parecchio. In passato abbiamo subito troppo su palle inattive, dobbiamo migliorare nell'approccio alla gara, sul piano della concentrazione e della maturità calcistica, così da poter gestire tutte le fasi della partita, comprese quelle situazioni che sembrano morte ma che invece nascondono le insidie peggiori. A conti fatti, abbiamo fallito anche quattro calci di rigore, che ci avrebbero permesso di sbloccare il punteggio nelle sfide più problematiche o di chiudere il discorso senza ulteriori rischi: servirà più freddezza, più lucidità nei momenti topici».
Il campionato è piuttosto atipico, almeno rispetto agli anni scorsi: al momento non è ancora venuta fuori la classica squadra in grado di sovrastare le rivali. «Un torneo molto equilibrato, come non accadeva da tempo ormai; tutte le compagini cercano di proporre un buon calcio, puntando forte sulla tecnica: ogni domenica puoi vincere e perdere con chiunque, ma la vittoria finale non è un discorso che ci riguarda; staremo a vedere come andrà avanti la stagione di Idolo e Gonnosfanadiga, che ormai sono in vetta da diverse settimane».
A dicembre ci saranno tanti colpi sensazionali nella finestra invernale di mercato. «L'Iglesias farà una campagna di rafforzamento importante, stesso discorso per la Villacidrese, che l'ha peraltro dichiarato a chiare lettere. Noi continueremo a lavorare, senza proclami, cercando ovviamente di stare il più in alto possibile».
La prossima sfida contro il Tortolì mette in palio punti pesantissimi.
«Gli ogliastrini sono reduci dalla bellissima vittoria in casa dell'Iglesias: sta venendo fuori il loro potenziale, hanno perso un po' di terreno rispetto al treno di testa ma hanno tutto il tempo per recuperare. Certo, probabilmente si aspettavano un cammino leggermente diverso, contando che sono partiti con l'idea di vincere il campionato». Arrais è un ex e suona la carica: «Ci presenteremo con il coltello tra i denti: proveremo a prenderci almeno un punto, poi staremo a vedere cosa succederà in campo».
Il tecnico potrà contare, tra gli altri, su Gino Noli, in splendida forma.
«Tra me e lui c'è una scommessa in corso: ad inizio stagione gli ho detto che avrebbe fatto venti gol, ma lui è scettico. Se i fatti mi dovessero dare ragione, mi offrirà una cena. Per ora ne ha già realizzati undici, ne mancano nove. Sono ovviamente molto contento per lui, non lo conoscevo personalmente ma si è rivelato un ragazzo d'oro, in tutti i sensi, un professionista che si allena sempre a mille senza mai saltare neppure una seduta. Dà tutto per la maglia, fa gruppo, è una persona estremamente genuina: sta semplicemente raccogliendo i giusti risultati del suo grande lavoro. Nel calcio non ci sono alibi, contano solo sacrifici e sudore, ma molto dipende dalla testa, perché quando sei giovane rischi sempre di smarrire la rotta, comunque tutta la rosa sta rispondendo alla grande in questo senso. Gino ha la possibilità e la fortuna, poi, di giocare assieme ad un bomber di razza come Ferraro: la sua carriera parla da sola e io non devo aggiungere nemmeno una virgola a proposito, un centravanti come ce ne sono ormai pochi».