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Antonio Prastaro, allenatore, Tonara
«La serie D faceva gola, sono stato tenuto impegnato inutilmente»

Il Tonara riparte da Antonio Prastaro: «Non ho esitato ad accettare, trovo un ambiente ospitale e che mi dà piena fiducia, posso completare un progetto»

Da una parte c'era l'allenatore che attendeva di fare un "salto" in serie D, dall'altra una società che ha tentato un cambio radicale. Poi per Antonio Prastaro non si concretizza la chance in quarta serie e il Tonara vede andar via Alessandro Sassu (ex Calangianus), il direttore sportivo Giambattista Sposito non c'è più e diventa naturale tornare per entrambi al punto di partenza con il tecnico che l'anno scorso ha portato i rossoneri al settimo posto in Eccellenza. Il perché del sì "ritardato" al Tonara lo spiega lo stesso Prastaro: «Non c'era stato un no reciproco a fine campionato ma io avevo aperto un discorso in serie D con due proposte, la categoria faceva ovviamente gola ma, alla fine, qualcuno mi ha tenuto impegnato inutilmente fino a luglio inoltrato. Con Sassu ci sentivamo giornalmente vista la mia conoscenza della realtà di Tonara, abbiamo un ottimo rapporto nato già prima che Alessandro trovasse un accordo verbale per guidare la squadra. Mi auguro di ritrovarlo in qualche altra squadra di Eccellenza o magari in una categoria superiore perché è giovane e bravo,  Col Tonara c'è sempre stata stima reciproca e, nel momento del bisogno, non ho esitato ad accettare la proposta. Oggi dico che la realtà di Tonara è molto meglio di altre situazioni anche di categoria superiore».

 

Si riannoda un filo interrotto in estate?

«Proprio così, io sono stato benissimo in un ambiente che mi ha accolto bene, sia da parte dei dirigenti che delle persone di Tonara, veramente ospitali. Coi giocatori poi ho un rapporto ottimale. Essere richiamato è stato per me inaspettato, come il 31 ottobre di un anno fa, mi sono ributtato dentro perché conosco le persone, so quanto mi fanno stare bene e mi fa molto piacere lavorare in un ambiente nel quale sento di avere piena fiducia»

Con quali obiettivi il Tonara affronterà il terzo anno di Eccellenza?

«L'obiettivo è quello di scendere in campo e fare bene ogni domenica. Cerchiamo di sviluppare nuove idee e di fare in casa ciò che si può ottenere solo spendendo, poi dipende dagli avversari che incontreremo. Mi aspetto un campionato molto equilibrato, come tre anni fa quando vinse il Muravera, fino alla fine c'erano tre o quattro squadre in lizza. E non vorrei dare i favoriti perché è anche antipatico addossare ad altri una etichetta pesante, ci sono molte squadre nuove da vedere in campo per fare valutazioni, di sicuro non c'è una squadra simile al Tortolì»

Anche voi avrete diversi volti nuovi 

«Abbiamo un nucleo storico di giocatori molto attaccati alla maglia, con loro ho iniziato un percorso e vado a completare un progetto sostituendo chi è andato via. La società si sta adoperando notte e giorno per far stare bene chi è rimasto e per completare la squadra, cerchiamo profili che devono stare dentro un disegno tattico e che siano giovani. Conto di trovare la quadratura fin dall'inizio, questa volta ho tutto il tempo per programmare e sono avvantaggiato nel conoscere chi c'è ancora dal punto di vista tecnico e caratteriale, mentre i giocatori conoscono già il mio modo di lavorare»

Chi dispiace non ritrovare?

«Tutti quelli che hanno fatto bene l'anno scorso e che per vicissitudini personali non sono rimasti come Mesina, Delrio, Pancotto, Saias, Spanedda, Michele Pili. Con tutti loro ho mantenuto buoni rapporti, ora cercheremo delle soluzioni simili a loro»

L'assenza di Mesina si farà sentire

«Un attaccante così è difficile da sostituire, trovare ora un giocatore di categoria superiore che fa 20 gol, e in passato anche 30, è impossibile. Molto più facile costruirlo, sostituiremo i gol che mancheranno di Antonio con un disegno tattico che prevede altre soluzioni per andare a rete, l'anno scorso giocavamo molto per lui, lo stesso Calaresu lavorava per mandare lui in gol. Cercheremo di distribuire i gol di Mesina trovando le alternative adeguate»

In questo articolo
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2017/2018