«Buttati via troppi punti per delle ingenuità»
Il Tortolì a caccia delle prime, Boi: «Barisardo e Arborea corrono fortissimo ma il campionato è ancora aperto»
Ci sono periodi, vale anche per la vita e non solo per il calcio, in cui ti capita di raccogliere molto, molto meno di quanto semini; è un po' quello che è successo, almeno in questa prima parte della stagione, al Tortolì, che ha comunque iniziato il girone di ritorno con la bella vittoria, per 2 a 0, contro il Fonni. I rossoblù al momento si trovano al quarto posto in classifica, con otto lunghezze di ritardo nei confronti della capolista Barisardo: un divario importante, è vero, soprattutto se la neo capolista, assieme all'Arborea seconda, continueranno a correre così forte, ma nel calcio, così come nella vita, può sempre succedere di tutto.
Per questo motivo Marco Boi e soci hanno il dovere di continuare a provarci, anche se i margini di errore, ovviamente, sono ormai ridotti al minimo. La prossima sfida, intanto, vedrà i ragazzi di Piras impegnati nel derby in casa dell'Idolo, sicuramente uno dei clienti più scomodi da affrontare in questo momento, almeno stando agli ultimi risultati.
«La partita di domenica scorsa contro il Fonni — racconta Marco Boi — è stata molto equilibrata, soprattutto nel primo tempo, nel complesso è venuta fuori una gara molto tosta. Nella ripresa però abbiamo accelerato i ritmi e loro hanno rimediato due espulsioni, rimanendo così con soli nove uomini in campo; a quel punto siamo riusciti a venirne fuori, segnando i due gol che, di fatto, ci hanno permesso di conquistare i tre punti».
L'attaccante aggiunge: «La nostra è una squadra molto, molto giovane, composta principalmente da ragazzi ogliastrini, a parte Santiago Pendin, un argentino che però vive ormai da tanti anni a Tortolì ed è come se sia stato adottato».
Boi scatta un'istantanea sullo stato di forma del gruppo. «Dal punto di vista atletico stiamo piuttosto bene, anche se in campionato Arborea e Barisardo stanno correndo fortissimo, eppure domenica c'è stata la conferma che anche loro possono lasciare punti per strada. Noi dobbiamo recuperare un divario di otto lunghezze dal primo posto, sono tanti e stiamo parlando di due squadre molto forti».
La prima parte di stagione per il Tortolì è stata caratterizzata da qualche ombra di troppo.
«Non possiamo essere soddisfatti, è chiaro: dovevamo cercare di stare su, assieme alle prime della classe, però abbiamo perso molti punti con squadre che erano assolutamente alla nostra portata. Credo che abbiamo pagato a caro prezzo alcune ingenuità, molte sconfitte sono arrivate per dei cali di concentrazione e per degli errori da parte nostra; se avessimo vinto due partite in più, o se magari non avessimo perso gli scontri diretti, a partire dalla sfida con il Barisardo, nell'ultima uscita del girone di andata, saremmo stati lì in alto».
Il ko rimediato nel derby contro la corazzata guidata da mister Ciarolu ha lasciato un po' di amaro in bocca.
«Un confronto deciso dagli episodi, ma noi ce la siamo giocata alla grande e credo proprio che non meritassimo assolutamente di perderla; loro sono passati in vantaggio, eppure siamo stati bravi a rimettere le cose in equilibrio. Poi hanno trovato i gol, su due nostri errori, ma nonostante tutto ci siamo portati sul 3 a 2, ed è stato un vero peccato non essere riusciti ad agguantare definitivamente il pareggio».
Nel girone di ritorno ci sarà tutto il tempo per riscattarsi: il calendario ora riserva la difficilissima sfida contro l'Idolo, una delle squadre più in salute del momento.
«Come ogni derby che si rispetti sarà una partita molto difficile e delicata, l'Idolo è sicuramente una buona squadra, che ai nastri di partenza era data tra le candidate principali per il salto; per noi non sarà facile tornare a casa con il bottino pieno in tasca, non sarà di sicuro una passeggiata. Al momento però abbiamo poca scelta: dobbiamo concentrarci su una partita per volta e poi vedere cosa succede, cercando di mettere in cassaforte quanti più punti possibile, il campionato non è ancora finito».
Boi sino ad ora ha realizzato 6 centri, ma ha dovuto saltare qualche partita, come lo scontro perso ad Abbasanta, ad esempio, per via di un fastidio ad una costola.
«Più i due fatti in Coppa Italia, per un totale di otto reti, ma a dire la verità potevo fare di più; non sono proprio contentissimo per quanto riguarda il piano personale, ma va bene così: sto giocando per la squadra e l'importante, alla fine, è vincere le partite, a prescindere da chi vada a segno. Per il resto sto abbastanza bene, sono uno dei più vecchi in un gruppo di giovanissimi, e conta che non ho ancora compiuto trent'anni».
Non resta che lavorare sodo per cercare di colmare il gap con il trenino di testa.
«Possiamo e dobbiamo crescere parecchio sul piano dell'esperienza: dopo il buon campionato disputato l'anno scorso, chiuso al secondo posto in classifica, a sole due lunghezze dalla Tharros, era ovvio aspettarsi qualcosina in più, ma in estate sono andati via giocatori importanti, che il club ha cercato di rimpiazzare al meglio, eppure non c'è stato quel salto, quel cambio di passo che ci avrebbe permesso di correre più forte».
Boi aggiunge: «Ci sono state diverse partite in cui siamo riusciti a passare in vantaggio e che poi abbiamo letteralmente buttato via; molti gol sono arrivati per colpa delle nostre ingenuità, ed è normale quando hai a che fare con giocatori giovani, che non hanno un grosso bagaglio di esperienza alle spalle. È una cosa che può migliorare soltanto con il passare del tempo».