In sei lottano per evitare i playout, tra Ilva e La Palma è la lotta per non retrocedere
Il Tortolì perde l'imbattibilità col Tonara, il Budoni se ne va in finale playoff, il Calangianus si assicura la semifinale in casa col Castiadas
Non finisce mai di stupire il campionato di Eccellenza che se era da considerare un discorso chiuso per il primo posto, col Tortolì in serie D con 4 giornate d'anticipo, non lo è specialmente per la corsa salvezza. Intanto il Tonara festeggia la permanenza nella categoria con l'impresa più bella, vince sul campo della capolista imbattuta segnando 7 reti, l'altro risultato certo è che il Budoni chiude al secondo posto e, soprattutto, il Calangianus è sicuro terzo perciò farà la semifinale playoff ospitando il Castiadas (platonica e larga vittoria col retrocesso Bosa) avendo tre punti di vantaggio sui sarrabesi e gli scontri diretti a favore. Per il resto è grande bagarre da metà classifica in giù, con il Ghilarza che non può sentirsi ancora al sicuro visto che in un caso può ancora rischiare di fare i playout (leggi l'articolo), lo stesso dicasi per il Taloro che ha perso la chance facendosi battere in casa dal Monastir. La Ferrini non perde l'occasione di battere il Tergu e tra Valledoria e Orrolese il pareggio è colto con piacere dai sarcidanesi che mantengono il vantaggio nelle sfide dirette con gli anglonesi e con il resto della squadre in lotta. Infine anche l'Ilva si regala gli ultimi 90' di speranza perché batte il La Palma e si porta ad un punto dagli avversari sapendo poi che se dovesse vincere a Tonara e i cagliaritani non battere il Taloro il sorpasso varrebbe i playout.
TORTOLÌ-TONARA 3-7
La prima caduta al penultimo ostacolo. Il Tortolì non ce la fa a raggiungere un obiettivo cui teneva molto, cioè quello di chiudere la stagione da imbattuta come riuscì alla Nuorese di Perra nel 2004-05. La squadra di Francesco Loi regge un tempo e poi crolla nella ripresa. Un passaggio a vuoto che ci può stare dopo sette mesi sempre al massimo e senza un calo di concentrazione, oltre al fatto che di fronte c'era un Tonara che quando è in giornata e motivato può battere chiunque. Alla squadra di Prastaro è riuscita l'impresa festeggiando nei migliore dei modi la salvezza con un turno d'anticipo. La gara è stata aperta dallo stupendo gol al volo di D'Agostino al 3', poi i rossoblù hanno mancato il raddoppio e sono stati raggiunti da Littarru al 19', superata la mezzora l'autogol di Piroddi che devia un tiro-cross di Mesina manda su tutte le furie panchina di casa e il pubblico, con la difesa rossoblù che si era fermata per un fuorigioco sbandierato dall'assistente ma non fischiato dall'arbitro Galiffi. Ci pensa Nieddu, con un pregevole colpo di tocco, a risistemare le cose per l'intervallo. Nella ripresa, però, il Tonara dilaga, al 5' Sanna di sinistro beffa un incerto Floris, mister Loi allora manda in campo Placentino e Figos ma è Antonio Pili a raddoppiare il vantaggio, lì gli ogliastrini mollano di testa e vengono travolti dai gol di Littarru e Curreli nel giro di 3', la seconda rete di Nieddu (salito a quota 28) serve a poco perché Mesina nel recupero fa assumere il punteggio proporzioni ancor più spropositate.
ATLETICO URI-BUDONI 0-1
Voleva chiudere in bellezza un campionato in chiaro scuro ma l'Atletico Uri colleziona la quarta sconfitta in casa di fila, al Budoni che mette al sicuro il secondo posto basta la punizione al 9' di Bodano per arricchire la propria classifica che nel 2017 la vede davanti a tutti. I galluresi hanno avuto subito dopo l'occasione del raddoppio con Mastio, destro alto sul servizio di Santoro, mentre Trini impedisce a Chelo il pareggio stoppando il destro preciso a fil di palo. Poi Pinna calibra male un pallonetto sull'uscita di Trini fuori area per un fuorigioco mal riuscito dalla linea di difesa. Nella ripresa giallorossi generosi alla ricerca del pari, ci prova Chelo (diagonale fuori misura), poi Mura (tiro alto) e ancora l'ex attaccante della Torres che calcia centralmente su Trini da posizione favorevole, nulla da fare. L'unica nota lieta dei sassaresi è il rientro in campo di Silvetti negli ultimi 5' a distanza di 4 mesi dall'operazione al ginocchio, l'assenza del difensore sassarese è stata uno dei primi motivi che ha fatto girare la stagione dell'Uri in un certo verso. Il Budoni chiuderà il campionato col Valledoria non regalando nulla ad un avversario in lotta per la salvezza preparando poi la finale playoff che potrebbe già valere la serie D, almeno coi ripescaggi.
GHILARZA-CALANGIANUS 3-5
Il Calangianus si assicura i playoff in casa andando a vincere una gara non facile e messasi bene a 10' dal riposo quando Cocco trasforma il rigore del secondo vantaggio - dopo la rete su punizione di Urgias e il pareggio di Demurtas di testa su calcio d'angolo - mentre al Ghilarza non viene concesso il penalty del possibile 2-2 su Ferraro che fa scatenare le ire del capitano espulso per proteste. Con l'uomo in meno i guilcerini riescono ad inizio ripresa a pareggiare con Pitta (gol-fotocopia del compagno) ma mister Sassu fa entrare Tusacciu dopo aver presentato Senes e riallunga prima con Gancitano e poi con Tusacciu, e se Chessa devia nella propria porta il tiro di Stocchino ci pensa poi Senes a chiudere i conti allo scadere segnando la rete della cinquina. Al Signora Chiara i giallorossi chiuderanno con il Tortolì bastonato dal Tonara ma la partita dell'anno sarà il 23 aprile quando ospiteranno il Castiadas per l'accesso alla finale playoff contro il già qualificato Budoni. Per il Ghilarza ultimi 90' con qualche patema d'animo, i 38 punti non lo mettono ancora al riparo specie in caso di arrivo con sei squadre a pari punti, che si avrebbe con una sconfitta a Orroli, un Taloro che pareggia in casa del La Palma, e Valledoria, Monastir e Ferrini tutte vincenti contro Budoni, Castiadas e Bosa.
CASTIADAS-BOSA 7-0
Il pronostico era tutto suo perché il Castiadas ambiva ancora al terzo posto, il Bosa aveva trascorso la prima settimana da retrocessa ed è perfino giunto nel Sarrabus con 11 giocatori a disposizione per via di un guasto che ha lasciato a piedi il resto della comitiva. La resistenza dei planargiesi non poteva che scemare col trascorrere dei minuti e così, dopo un primo tempo chiuso sotto di due gol per le marcature di Porru e Borrotzu negli ultimi 5' di gara, nella ripresa la squadra di Scotto ha preso decisamente il largo andando a segno ancora con Borrotzu, due volte con Sarritzu, poi con Carrus ed infine con l'autorete di Mattiello su tiro di Porru. Un successo effimero perché nel frattempo il Calangianus dilagava a Ghilarza blindando il terzo posto per via degli scontri diretti favorevoli. I biancoverdi ora saranno in parte arbitri della salvezza giocando a Monastir e sapendo che se vorrà andare in finale a sfidare il Budoni dovrà solo vincere al Signora Chiara il prossimo 23 aprile. Al Bosa non resta che l'ennesima conferma di una stagione sfortunata non solo in campo ma anche fuori.
TALORO GAVOI-MONASTIR KOSMOTO 0-3
Chi l'avrebbe mai detto di un Monastir vincente con autoritarità a Gavoi? La Kosmoto è però squadra capace di qualsiasi impresa e per salvarsi avrebbe dovuto compierne una al Mariastiai e poi completarla con la successiva gara in casa contro il Castiadas, la tensione a volte può giocare brutti scherzi e in questo caso l'ha fatto al Taloro che doveva strappare un punto per non rischiare all'ultima giornata. Invece la squadra di Cottu, priva dell'infortunato Mele, va sotto a metà primo tempo con la rete di Manca e poi crolla nella ripresa sotto i colpi di Fanni, sempre più bomber decisivo per le sorti dei campidanesi e ora vice-capocannoniere del campionato con 23 reti. La terza sconfitta in casa è dura da digerire per i tifosi rossoblù che ora non faranno mancare il proprio apporto domenica nella trasferta cagliaritana in casa del La Palma, costretto a vincere per assicurarsi i playout. Una gara alla quale il Monastir presterà molta attenzione a patto di dover battere un Castiadas senza più l'obiettivo del terzo posto ma non certo intenzionato a fare sconti di fine stagione.
FERRINI CAGLIARI-TERGU PLUBIUM 4-1
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Con un patema iniziale dovuto al vantaggio dell'argentino Spinola e alla paratona di Tronci che ha sventaggio il raddoppio al Tergu ma poi la squadra di Giordano è cresciuta a dismisura recuperando la rete con il suo di argentino, l'immenso Virgili, che con le 39 primavere fa girare a meraviglia la squadra e manda la palla nell'angolo dove Moroni non può arrivarci. Poi è la volta di Matteo Sitzia, esterno macino in costante proiezione offensiva che, 3' dopo, firma il sorpasso. Nella ripresa la Ferrini sciupa e Tronci ('98) deve ancora superarsi su Frasca per evitare il pareggio, poi è ancora Sitzia con un tocco di misura da posizione ravvicinata a sistemare le cose salvo poi uscire per crampi (nella foto dopo il gol del 3-1) mentre Bonu finalizza lo schema da calcio piazzato facendo trascorrere in tranquillità gli ultimi 10' di gara. A Bosa i biancorossoblù possono prendersi la salvezza sapendo anche che in un caso estremo di arrivo a 38 punti con 5 squadre farebbero i playout, se pareggiano aumenterebbero ancor di più i pericoli essendo all'ultimo posto nelle classifiche avulse a 36 punti così come a 35 in caso di ko. Per il Tergu è la quinta sconfitta in sei gare e i 16 gol subiti a fronte dei 7 segnati testimoniano il crollo dell'ultimo mese e mezzo che ha portato la squadra di Chierico fuori dai playoff per eccesso di distacco.
VALLEDORIA-ORROLESE 1-1
La salvezza sfuma al 92'. Il Valledoria era pronto per festeggiare con una giornata d'anticipo ma ora deve rimandare tutto alla difficile e pericolosa trasferta di Budoni, questo perché al gol del solito Ferreira al 19' della ripresa ha risposto nel recupero Marcialis regalando un pareggio che vale metà salvezza, l'altra i sarcidanesi dovranno conquistarsela battendo in casa il Ghilarza che ancora rischia in caso di classifica avulsa. Quella stessa graduatoria che avrebbe già premiato la squadra di Ventricini se avesse saputo mantenere il vantaggio siglato del bomber brasiliano, poi costretto ad uscire per infortunio 6' dopo la rete. Dopo un primo tempo alla ricerca della rete, da una parte con Podda e dall'altra con Serra, la ripresa si apre con il palo colpito dai sarcidanesi con Cotza, poi ci pensa Ferreira a sbloccare il match ma, al secondo dei tre minuti di recupero, Marcialis impatta per un pareggio pesantissimo. I biancorossi sono infatti avanti in tutte le classifiche avulse a quota 38 ma anche a 36 o addirittura a 35, solo col Monastir è in svantaggio nello scontro diretto.
ILVAMADDALENA 1903-LA PALMA M.U. 3-0
Aveva una sola cartuccia da sparare ancora e l'ha sparata. L'Ilva resta aggrappata con le unghie all'Eccellenza, vince nettamente lo scontro diretto con il La Palma e ora spera tutto nell'ultimo turno con due possibilità: se vince a Tonara e i cagliaritani non battono il Taloro farà sicuramente i playout, se pareggia in Barbagia e il La Palma perde col Taloro, per giocare lo spareggio dovrà sperare che almeno una delle quattro squadre a quota 35, tra Orrolese, Valledoria, Monastir e Ferrini, non vinca la propria gara. I maddalenini si sono conquistati questa speranza sbloccando la partita a metà tempo con De Santis, bravo di testa a finalizzare il calcio piazzato di Conti. Nella ripresa c'è stata la classe e l'esperienza di Siazzu nel firmare una doppietta con un calcio di rigore e un bellissimo sinistro ad incrociare. Nel finale il giovane portiere Viviani si è opposto ai tentativi di Meloni e Caddeo di segnare almeno il gol della bandiera. Per le due squadre tutto rinviato all'ultimo turno, una delle due retrocederà oppure si renderà necessario uno spareggio come l'anno scorso tra Castelsardo e Selargius.