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Francesco Loi, allenatore, Tortolì
«Ogni gara fatta come una finale, gruppo umile e di personalità»

Il Tortolì in serie D superando anche l'ostacolo Budoni, il tecnico Loi: «Il segreto? Molto semplice, quando vinci è perché hai i giocatori più forti»

Dicono che guidasse una Ferrari per il campionato di Eccellenza e con la bottiglia della nota casa trentina ha festeggiato la vittoria del campionato. Francesco Loi si gode lo storico salto in serie D del Tortolì, il secondo di una ogliastrina dopo quello che realizzò due anni fa sulla panchina del Lanusei ma passando per i successi della Coppa Italia Dilettanti. Con 4 giornate di anticipo è arrivato un verdetto ormai scontato dopo aver demolito ogni avversario e sancito con la vittoria per 3-2 sul campo del Budoni, vice-capolista imbattuta nel 2017. 

«Il Tortolì ha dimostrato di essere molto forte e di avere grande personalità e cinismo - ha detto a caldo l'allenatore dei rossoblù - la cosa più difficile nel calcio è vincere e noi l'abbiamo fatto in casa di una grandissima squadra che esprime il miglior calcio della categoria, in un campo imbattuto da tanto tempo, contro un avversario che arrivava da 12 risultati utili di fila e che vinceva tutte le partite con tre o quattro gol di scarto». Il Tortolì ha giocato una gara accorta, attenta e guardinga, ha lasciato il pallino del gioco ai galluresi, li ha colpiti con il suo bomber Nieddu, poi con il giovane Serra e infine ancora con il capitano. «Avevamo preparato la partita in maniera accorta tatticamente, abbiamo avuto delle difficoltà e ho dovuto cambiare la posizione degli esterni e lo stesso modulo, facendo un 4-4-2 senza esterni di centrocampo di ruolo vista l'assenza di Cocco e con Placentino in panchina perché non stava benissimo. Il più grosso pregio dei miei ragazzi è l'umiltà, non sono mai stati presuntuosi nei confronti di nessuno, sebbene fossimo arrivati a Budoni da capolista con 12 punti di vantaggio, abbiamo giocato la partita della vita come se ci stessimo salvando, con tanto rispetto degli avversari. Il segreto? Molto semplice, quando vinci è perché hai i giocatori più forti». Francesco Loi elogia la forza di un gruppo che non ha sbagliato una gara, vincendo 20 volte e pareggiandone 6: «A dispetto di quello che hanno detto in tanti, e cioè che saremo crollati a ottobre, poi a novembre e a dicembre, che a gennaio le mie squadre hanno un calo fisico e che a febbraio non ci sarebbe stato più niente perché siamo vecchi, siamo al 12 marzo e abbiamo vinto il campionato con 15 punti di vantaggio su una grandissima squadra come il Budoni. Qualcuno si deve ricredere sulle cose ingiuste che ha detto, nel calcio contano i risultati, puoi non essere d'accordo col sistema adottato ma i risultati dicono tutto. Noi giochiamo tutte le partite come se fossero finali ormai da mesi, abbiamo dominato il campionato per lunghi tratti ma abbiamo passato momenti di difficoltà, siamo stati bravi nella gestione, ad affrontare al 100% tutte le partite, a far crescere i giocatori con meno esperienza ma siamo stati molto bravi a materializzare quello di buono che abbiamo creato». Poi svela un aneddoto e ha pronto la dedica per l'ennesimo successo degli ultimi anni: «In settimana ero fiducioso perché mia figlia Giada aveva pronosticato il risultato vincente e lei non sbaglia mai. Le mie vittorie le ho sempre dedicate alla famiglia e quest'anno ancora di più, a Giada, Nicola e Laura che sono stati loro a convincermi ad accettare questo incarico e, come al solito, non hanno sbagliato. Poi non posso non ricordare il mio staff, che mi sta vicino da tanti anni ma, oltre agli storici Antonio Carta e Massimo Pisu si sono aggiunti Mariano Murino e Maurizio Concaitori, tanti meriti vanno al loro lavoro e a quello della società». 

Il Tortolì continuerà a spingere anche nelle ultime 4 giornate, c'è da mantenere l'imbattibilità in campionato e l'onore dell'esser primi in tutto. Mister Loi avvisa le prossime avversarie Tergu, Orrolese, Tonara e Calangianus: «L'atteggiamento sarà lo stesso tenuto finora, non c'è nessuno che ha intenzione di andare subito in vacanza. Si giocheranno le gare con rispetto degli avversari come noi lo abbiamo sempre chiesto a tutti, siamo rispettosi del campionato perché ci sono società che hanno fatto sacrifici e non passiamo falsarlo abbassando il livello dell'impegno. Ad iniziare col Tergu proveremo a vincere, se non ne saremo capaci allora faremo i complimenti agli avversari, ma di partite non ne regaliamo». Mercoledì è tempo di Coppa Italia, in Ogliastra arriveranno gli abruzzesi del Paterno per l'andata dei quarti di finale. L'obiettivo del Tortolì è superare i prossimi due turni: «Noi proviamo ad arrivare in finale, non siamo nelle condizioni ottimali però questa squadra sorprende, nei momenti di difficoltà tira fuori sempre qualcosa di importante e poi in una competizione nazionale, la partita di mercoledì è il modo migliore per festeggiare la vittoria del campionato perché siamo in casa e avremo tanta gente al campo».

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2016/2017
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