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Incombono i playout, Stefano Udassi striglia il Castelsardo
Succede a Roberto Sanna esonerato da Piras

Incombono i playout, Stefano Udassi striglia il Castelsardo

Stefano Udassi allenatore/giocatore del Castelsardo. Etichetta attribuita in precedenza proprio sotto la Rocca dei Doria toccò a Marco Sanna (grande interprete del doppio ruolo anche nell’appena conclusa stagione di Eccellenza a Valledoria), ed ancora al tecnico goleador Piccarreta del sorprendente Castiadas, al sassarese Massimo Sanna della Monserrato neopromossa in Seconda Categoria, al Gianluca Vialli che all’epoca vestiva in “Blues”. Ma lui, Udassi, icona del pallone sassarese che con la Torres ha raggiunto traguardi importanti e che il calcio lo gioca da tempo, l’etichetta la rifiuta con garbo. «Io avevo ed ho grande stima di Roberto Sanna. Purtroppo la società ha deciso di cambiare ed a me è stato chiesto di dare una mano. Sono il più grande fra i ragazzi, ed ho accettato di dare il mio contributo ma non ho addosso i gradi dell’allenatore – afferma l’attaccante -. Assieme al preparatore atletico Gavinuccio Piras ed al preparatore dei portieri Bobo Gaspa stiamo provando a salvare il Castelsardo. A Roberto Sanna va il mio grazie personale e quello dell’intera squadra per l’ottimo lavoro svolto». Valutazioni e spiegazioni necessarie, utili a tracciare un quadro che però ha come soggetto principale la conferma della categoria, la permanenza in Interregionale, da raggiungere attraverso i playout nella doppia sfida con l’Astrea: «Sono convinto che qualitativamente il Castelsardo sia superiore all’Astrea, questo è a mio avviso un dato di fatto. Ciò detto sappiamo che i playout sono una lotteria dove il pronostico può essere sovvertito, perché esiste una forte componente mentale, si fanno i conti con l’episodio – spiega Udassi -. Potrei dire qualunque cosa ed allo stesso tempo essere smentito. Allora punto l’attenzione proprio sull’aspetto e la tenuta mentale, che in certe situazioni conta molto di più della capacità tecnica. E non mi nascondo nemmeno dietro il fattore campo, chiaro che vincere bene nello scontro di domenica a Castelsardo sarebbe un buon punto di partenza, ma non conta il giocare in casa o in trasferta, conta vincere ed approcciare il match al meglio – prosegue -. Dovremo essere bravi nell’interpretazione della gara, ragionare non sui novanta ma sui centottanta minuti, senza avere fretta di chiudere subito il discorso, essendo aggressivi certo, mai approssimativi, assolutamente grintosi». La grinta, componente che ogni singolo elemento della rosa è chiamato a tirare fuori in due gare «nelle quali non è necessario parlare di motivazioni e stimoli perché il fuoco ogni giocatore deve averlo dentro – dice -. Ci sono tanti ragazzi giovani nel nostro organico, che a volte hanno contribuito alle nostre fortune – Fortuna, numero uno rossoblu, si sta confermando uno dei migliori e più interessanti prospetti della categoria ndr – ed altre hanno pagato l’inesperienza della gioventù. Bene questi sono appuntamenti che richiedono il giusto piglio che chiamano in causa tutti e davanti ai quali tutti devono dimostrare quanto valgono». È carico Stefano Udassi, in costante filo diretto con il preparatore Gavinuccio Piras con il quale è stata impostata una settimana di lavoro improntata all’intensità, al recupero degli acciaccati (rosa al completo) e delle energie. Carico ma convinto della necessità di «non caricare troppo la partita. L’impegno in questo spogliatoio non è mai mancato, gli allenamenti si sono sempre svolti al massimo della resa e del risultato – chiude Stefano Udassi -. Siamo preparati ma, e non mi stancherò mai di ripeterlo, più che fisicamente dovremo essere bravi mentalmente. L’esame è importante, ma solo e soltanto noi possiamo superarlo. E vogliamo farlo».

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2009/2010