3-0 firmato da Pandev, Samuel e Milito
Inter troppo forte, il Cagliari cade male a San Siro
Sono davvero i più forti. Perchè il Cagliari va a San Siro, gioca una buona partita, crea due o tre occasioni importanti, e ne prende tre, senza sconti. Inter-Cagliari è la sinfonia dei grandissimi solisti dell'orchestra nerazzurra, Goran Pandev su tutti, e diretta abilmente da Josè Mourinho, abile tessitore di spartiti vincenti.
Lo Special One lascia Balotelli in panchina e schiera Pandev dietro Eto'o e Milito, mentre Allegri sceglie Jeda come vice Cossu e Nenè a far coppia con Matri in avanti.
Al primo affondo l'Inter passa con Pandev, abile al 6' a farsi trovare nel posto giusto, sfruttando un doppio rimpallo, e a depositare alle spalle di Agazzi. Al 14' è ancora il macedone a impegnare il portiere rossoblu in girata. E' il preludio al gol di Samuel, che solissimo svetta su calcio d'angolo siglando il 2-0. Al 34' il Cagliari potrebbe riportarsi in partita, ma Gervasoni prende un abbaglio: Santon nel tentativo di anticipare Lazzari indirizza la palla verso Matri, posizionato al di la dei difensori, che batte Julio Cesar in uscita; il gol è regolare poichè non vi è passaggio, ma il direttore di gara annulla. Due minuti più tardi l'estremo difensore dell'Inter sfodera una parata incredibile, negando il gol a una bellissima girata di Nenè. Cambiasso ci prova su punizione allo scadere del primo tempo, ma Agazzi è attento.
A inizio ripresa arriva il colpo del ko per i rossoblu, che subiscono il tris con un freseggio dei tre attaccanti dell'Inter, finalizzato dal bomber Milito, ancora una volta letale. Il Cagliari tira un pò i remi in barca, Allegri si tutela togliendo il diffidato Biondini e l'Inter gestisce la gara, non disdegnando le sortite offensive. come al 71' quando Milito serve di tacco Pandev, anticipato all'ultimo da Dessena. All'80' Matri viene dimenticato dalla difesa nerazzurra, ma la giornata è nera e il tiro si infrange sull'esterno della rete.
Una sconfitta pesante, con tante attenuanti: la prima è il valore assoluto degli avversari, primi in serie A con dieci punti di vantaggio sulla seconda e autori di una partita tosta e concreta; poi le assenze di Marchetti, Lopez e Cossu, che per una realtà come quella rossoblu hanno un peso incommensurabile, oltre all'eterno problema del terzino destro, data l'assenza di lungo corso di Pisano, sostituito discretamente da Dessena che comunque non fornisce certo la copertura di un giocatore di ruolo.
Le notizie confortanti sono l'ennesima dimostrazione che la squadra gioca un bel calcio, in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario. Le assenze non condizionano la filosofia della squadra, che cambia diversi protagonisti, perseguendo comunque il fine del gioco.
Filippo Congiu