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Fausto Chiappetta, centrocampista, Ilvamaddalena
Avanzano Ghilarza e Ossese, pari tra Sant'Elena e Nuorese

La Ferrini conosce il ko all'ultima curva, l'Ilva riapre la corsa e si trascina appresso il Taloro

L'Ilva riapre la corsa al primo posto, i maddalenini fanno conoscere la prima sconfitta alla capolista Ferrini, scivolata all'ultimo ostacolo dopo un'incredibile striscia positiva di 16 risultati utili di fila. Della supersfida sul campo dei cagliaritani ne trae beneficio anche il Taloro che, battendo il Bosa, rosicchia tre punti alla prima della classe. Al giro di boa la squadra di Pinna conserva sei punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici che resta ancora un enorme vantaggio. Alle spalle del terzetto si riaffaccia il Ghilarza e sbuca anche l'Ossese che piazzano il sorpasso (o aggancio) a Sant'Elena e Nuorese fermate sul pari nello scontro diretto. Alla vittoria del sabato della Villacidrese rispondono con altrettante vittorie Monastir e Budoni, lasciando così dietro anche Bosa e Arbus. Poi lo scalino è enorme con il resto del gruppo a giocarsi i tre posti per la retrocessione e il playout. Intanto il Castiadas scende in campo e scongiura l'esclusione ma i tre punti sono dell'Asseminese che aggancia il Porto Rotondo e avvicina Idolo e Guspini, staccato il fanalino di coda Li Punti,   

 

Con una prova gagliarda, energica e di qualità l'Ilva fa l'impresa e si mette in gioco anche per il primo posto imponendo il primo stop alla grandissima marcia della Ferrini fatta di 40 punti in 16 partite. Acciaro recupera alcune pedine importanti come Tapparello ed Escobar, il collega Pinna non può disporre di Podda in attacco e Boi in difesa. Subito Manis in evidenza che vola e neutralizza la punizione di Usai ma, nello sviluppo della gara, incide l'episodio iniziale quanto un contatto in area tra Di Pietro e Murgia anziché portare il rigore alla capolista diventa una punizione a favore del difensore. Poi il diagonale mancino di Aiana chiama Saraò ad alzare la palla sopra la traversa, il portiere lascia il campo a Galasso per un infortunio alla schiena. Chiappetta dal limite scaglia un bolide e scheggia la traversa e Di Pietro alza la mira di testa a pochi passi da Galasso. I maddalenini forzano sugli esterni con Malesa in appoggio ad Aiana e Gallo in aggiunta a Lobrano ma Mudu e Bonu bloccano bene Tapparello. La capolista reagisce col colpo di testa di Camba e il mancato aggancio della palla di Argiolas quando si sarebbe trovato davanti a Manis. Ad inizio ripresa è subito Ilva col diagonale di Lobrano liberato da Tapparello, i maddalenini passano al 15' con Aiana che chiude con un piattone mancino al volo un traversone dalla destra, Galasso in tuffo non evita la marcatura. Il portiere evita il raddoppio su Gallo, Pinna tenta la carta Fabio Argiolas ma i biancocelesti ci mettono forza ed esperienza. Tapparello tenta il diagonale da posizione impossibile, Galasso chiude il primo palo e manda in angolo. Passano i minuti e cresce la tensione. Entra Cacheiro ma è Manis a bloccare il tiro in mischia di Bonu. Nell'ultimo assalto, con la capolista tutta proiettata in avanti, Galasso ferma Tapparello sulla trequarti ma nulla può sulla palla recuperata da Chiappetta e infilata in porta da centrocampo. Il 2-0 riapre il campionato ma i cagliaritani si consolano con un cospicuo bottino di sei punti.

 

Il Taloro approfitta dello scontro diretto per accorciare di tre punti il distacco dalla vetta. Contro il Bosa la squadra di Fadda ritrova la vittoria dopo tre turni e si ripropone nella corsa al primo posto. Gara messa sui binari giusto dopo 8' quando Falchi, sul filtrante di Delussu, incrocia il tiro col sinistro e non dà scampo ad Achenza. I planargiesi reagiscono e trovano il pari su rigore trasformato da Di Angelo che spiazza l'esordiente Forzati (ex Castiadas). I rossoblù però hanno la forza di riportarsi avanti dopo 5', Falchi centra il palo e raccoglie la palla per servire l'assist del vantaggio a Secchi. Nella ripresa i barbaricini sfiorano a più riprese il gol che chiude i conti con Sedilesu e Pusceddu fino al 3-1 definitivo ancora di Falchi. Il Bosa ko in quattro giorni con le prime due della classe ma con un margine rassicurante dalla zona playout, che può aumentare perché nell'ultima gara dell'anno incontra il Castiadas. 

 

Il Ghilarza chiude bene il girone facendo cifra tonda. Col Porto Rotondo inanella il secondo 1-0 di fila e raggiunge quota 30 e il quarto posto in solitaria. La partita non regala grandi occasioni da gol ma corre sul filo dell'equilibrio e, come spesso accade, ci vuole l'episodio che la spacchi in due. Questo arriva all'ora di gioco e su calcio d'angolo con il difensore Gutierrez a svettare in modo vincente (non certo una novità in carriera per l'esperto argentino). Sotto di un gol gli olbiesi reagiscono ma trovano contro una ritrovata solidità difensiva da parte della squadra di Cirinà che festeggia l'ottava vittoria stagionale. Per i ragazzi di Marini un'occasione persa per guadagnare punti preziosi nella corsa salvezza dopo aver battuto l'Ossese e fermato il Budoni.

 

Finisce in parità lo scontro tra Sant'Elena e Nuorese, un punto a testa che frena un po' la corsa di entrambe alle primissime posizioni ma che conferma i pregi di entrambe. Si rammaricano i barbaricini perché vengono raggiunti a 7' dal termine con l'uomo in più ma che premia l'orgoglio di quartesi che hanno sempre creduto nel pari. In campo i nuovi acquisti Scioni e Ruggeri, compagni al Castiadas fino a qualche giorno prima. La prima parte della gara è in equilibrio, si vede Vinci con un diagonale e Scioni con una conclusione dal limite parato a terra da Palumbo mentre per i padroni di casa Pilosu non trova la porta in due occasioni, ma è soprattutto il rosso diretto a Tamburini alla mezzora (esagerato per una normale scalciata su segnalazione del secondo assistente) che sconquassa i piani dei quartesi. Ad inizio ripresa la squadra di Cantara passa in vantaggio su schema d'angolo, Cocco per Scioni, assist per la deviaizione sottoporta di Vinci. Palumbo tieni in piedi i suoi fermando Piredda poi Pilosu cerca il gol dell'ex con un pallonetto dalla distanza mentre Ruggeri, su punizione, chiama alla parata in volo Congiunti. Sempre su calcio piazzato ci prova la squadra di Dessì e il pari arriva davvero firmato Sitzia (palla al sette).

 

Due vittorie in pochi giorni e l'Ossese si rivede nei piani altissimi della classifica. Se nel recupero con l'Asseminese Zinellu e Chelo avevano regalato il successo, col rientro di Arca in difesa c'è l'avanzamento di Madeddu che stende l'Arbus dopo una decina di minuti quando si accentra da destra e scarica un sinistro imparabile per Manfredi. La squadra di Loriga mantiene il pallino e sfiora il raddoppio con Gueli, imitato nella ripresa da Zinelli, poi si vedono i granata di Falco che sfiorano il pari con Valluzzi ma il pallonetto su Cherchi viene salvato da Zinellu, poco dopo Stochino sfiora l'incrocio. Nel finale i mediocampidanesi tentano l'assalto ma senza più i bomber di inizio stagione (Mainardi, Salazar e Sylla) non basta l'ultimo arrivato, l'argentino La Torres, per tornare al gol in casa e agguantare il pari. Aggiustato il rendimento esterno, i sassaresi si ripropongono per un grande girone di ritorno.

 

Vittorie esterne per Monastir e Budoni, entrambe in rimonta ed entrambe contro squadre alla disperata ricerca di punti salvezza come Li Punti e Idolo. A Sassari la squadra di Manunza patisce la prima mezzora dei ragazzi di Salis andati avanti con la rete del difensore Carabajal ma poi ci pensa Anedda a rimettere il punteggio in equilibrio su assist di Fangwa. Quest'ultimo diventa il mattatore della ripresa perché colpisce una traversa, poi non trova la porta al termine di una fuga e infine sigla il 2-1 con un'accelerata delle sue e un diagonale a fulminare Canalis. Niente da fare per i sassaresi che chiudono la contesa in dieci per l'espulsione di Tenerelli. Ad Arzana, invece, gli ogliastrini colpiscono con Nieddu che sfrutta al meglio un assist dell'esordiente Kamana (ex Arbus) ma i galluresi approfittano di uno svarione difensivo per pareggiare con Monteiro. La ripresa è equilibrata, la squadra di Masia tiene testa alla rinnovata e forte formazione di Cerbone (rinforzata anche da Santoro dopo Steri e Villa) ma nei minuti finali si decide tutto: Cocco in fuga non trova il vantaggio interno, poco dopo Murgia firma il sorpasso per i galluresi e Villa arrotonda il risultato. Domani in campo di nuovo Monastir e Idolo per recuperare il match rinviato per lutto otto giorni fa. 

 

Il Castiadas, per il momento, non esce dal campionato. Il club sarrabese schiera la formazione Juniores di Pino Biancu contro l'Asseminese ed evita la paventata seconda rinuncia che tiene accesa la speranza per altri dieci giorni in attesa del match col Bosa. A Natale si deciderà il futuro societario e se realmente la squadra verrà rinforzata per carcare di mantenere la categoria. Pochi spunti ha offerto il match coi campidanesi che hanno segnato sei gol nel primo tempo e altri cinque nella ripresa. Nel tabellino marcatori spicca la tripletta di Scalas e le doppiette di capitan Manca e Caddeo, un gol a testa per l'argentino Mattea e i giovani Cocco, Leandri e Sainas. 

 

Nell'anticipo del sabato, invece, la Villacidrese fa suo in modo agevole il derby del Medio Campidano calando il poker al Guspini, in evidente crisi di risultati. L'avvio è promettente, Sariang colpisce il palo da posizione angolata e Pisano si esibisce in un grande intervento su Fernandez. Passa 1' e i canarini di Mannu firmano l’1-0 con il colpo di testa di Figos. Prima del riposo un tocco di mano in area biancorossa, sul cross di Sariang, determina il rigore trasformato da Paulis, ad aggravare la situazione della squadra di Ghiani anche il rosso diretto di Diaz. Nella ripresa la "ese" chiude i conti con Figos che firma la doppietta su assist di Sariang che, in contropiede, segna il definitivo 4-0 anche perché il neoentrato Porru fallisce la quinta rete. La Villacidrese si avvicina al gruppone delle squadre dietro il terzetto di testa. 

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Campionato:
Stagione:
2021/2022