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La Frassinetti non finisce di stupire, Filippi: «Aver vinto la Coppa Italia è il segnale dell'ulteriore crescita del gruppo»
Meleddu e Saba: «Un trofeo che ripaga i sacrifici»

La Frassinetti non finisce di stupire, Filippi: «Aver vinto la Coppa Italia è il segnale dell'ulteriore crescita del gruppo»

Una finale densa di emozioni, una coda di gara piena di apprensione ma poi una gioia immensa nel sollevare quel trofeo prestigioso. La Frassinetti Elmas entra nell'albo d'oro della Coppa Italia di Promozione battendo 4-3 una Montalbo che ha rischiato di pareggiare a ridosso del 90'. Il primo tempo chiuso 3-0 sembrava aver mandato in archivio la finalissima di Oristano ma il ritorno forte dei baroniesi ha rimesso in gioco punteggio e trofeo. Solo al triplice fischio dell'arbitro Deriu i massimi dirigenti del club biancoverde hanno capito che il sogno si era realizzato. «Una bellissima soddisfazione - dice il presidente Benni Meleddu - la vittoria credo sia stata meritata in virtù dell'ottimo primo tempo giocato dalla Frassinetti ma bisogna fare comunque tantissimi complimenti alla Montalbo che ha creduto nella rimonta mettendo nella ripresa tanta grinta ma anche molta correttezza». Il numero uno del club cagliaritano-masese elogia la squadra: «Non eravamo i favoriti eppure i ragazzi hanno disputato una grande gara, bravissimi nel primo tempo segnando tre bellissimi gol tutti su azione ma anche molto generosi nella ripresa nel contenere la spinta della Montalbo che ha sfruttato il vento e tutte le palle inattive per riaprire l'incontro. Un po' di sofferenza nel finale perché si è rischiato di andare ai supplementari ma anche tanta gioia per il primo trofeo della nostra società che ci ripaga degli sforzi fatti per stare in Promozione».

 

Filippi in trionfo, Meleddu con la Coppa tra Saba e DesogusSulla stessa lunghezza d'onda il vice-presidente Paolo Saba: «La gara l'abbiamo fatta principalmente noi anche se, nella ripresa, abbiamo confermato le nostre carenze sulle palle inattive e infatti la Montalbo così ci ha segnato i tre gol. Complimenti ai baroniesi che non si sono arresi pur essendo sotto 3-0 all'intervallo, sono stati bravi a rientrare in partita segnando due gol nei primi 12' della ripresa ma un grande plauso va ai nostri ragazzi che sono riusciti a reagire e portare a casa questo prestigioso trofeo che ci ripaga dei tanti sacrifici fatti per stare in modo dignitoso in una categoria importante come la Promozione». Per Saba la stagione della Frassinetti è importante nonostante in campionato il traguardo dei playoff non sia ancora sfumato del tutto: «La finale di Coppa Italia era già un grande traguardo per una società come la nostra, aver vinto il trofeo dà un sapore diverso alla stagione che, già così, va al di là delle nostre aspettative. In campionato mancano 4 giornate e siamo a 4 punti dal terzo posto, se il Siliqua sarà bravo a mantenere questo distacco faremo i complimenti a loro perché vuol dire che si saranno dimostrati, nell'arco di 30 giornate, meritevoli di disputare gli spareggi-promozione». Grande gioia anche per Raffaele Desogus, l'anima dell'Elmas che si è perfettamente fusa con la Frassinetti dando vita ad una compagine societaria più robusta: «Siamo contenti per aver conquistato un trofeo prestigioso e riassaporato il gusto del successo dopo che, tre anni fa, Elmas aveva perso l'Eccellenza con la mancata iscrizione al massimo campionato regionale. A quasi un anno dalla fusione possiamo dire che mai decisione fu così azzeccata».

 

Gongola Michele Filippi che, coi suoi 34 anni e mezzo, è uno dei tecnici emergenti del Cagliaritano: «È stata una gara che ha riassunto in sintesi tutte le nostre caratteristiche mostrate durante la stagione, una squadra capace di iniziare col piglio giusto, di fare la partita, di segnare tre gol, mettendo in campo qualità e belle giocate ma anche capace di spegnere l'interruttore, andare in difficoltà e rianimare gli avversari. Siamo stati bravi, questa volta, a tener duro, a rimanere in partita e ribattere colpo su colpo ad un avversario che sapevamo essere altamente competitivo portando a casa una vittoria che in passato, probabilmente, non saremmo stati in grado di fare. Queso è il segnale di un'ulteriore crescita fatta nel nostro percorso di maturazione». Il tecnico spiega il perché di una ripresa in sofferenza: «L'errore più grosso è stato quello di abbassare troppo il baricentro dovuto alla paura di portare a casa la vittoria. Abbiamo trasmesso fiducia alla Montalbo che, nei secondi 45', non aveva nulla da perdere e stava producendo il massimo sforzo». La dedica per la vittoria della Coppa è doppia: «Quella collettiva la faccio alla società e alla squadra, agli assenti per squalifica (Musio e Mura, ndr) e per infortunio come Cardia che non era con noi perché dovrà essere operato. Ma va fatta anche ai giocatori che in passato hanno permesso la nostra crescita. La dedica individuale è ai familiari e agli amici stretti coi quali condividi le gioie e i momenti difficili». Per il finale di campionato mister Filippi ricorda: «La nostra è una squadra giovane che ha cambiato tanto rispetto agli anni precedenti, in pochi anni abbiamo fatto passi da gigante, sulla carta c'erano e ci sono avversari più pronti di noi per stazionare nelle zone alte della classifica ma sino all'ultimo daremo battaglia per cercare di conquistare il terzo posto. Se fossimo stati un pizzico più bravi prima ora in quella posizione ci saremmo stati noi, evidentemente ancora non ci meritiamo i playoff ma speriamo in un colpo di coda sempreché i nostri avversari dovessere calare di rendimento».

In questo articolo
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Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna