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La Lazio vola su un Cagliari distratto
e rocchi segna il 10° gol ai rossoblù

La Lazio vola su un Cagliari distratto

Una Lazio spietata, cinica nei momenti chiave della gara, spegne gli entusiasmi del Cagliari e ne mette in luce i limiti di un attacco a dir poco sterile. I biancocelesti portano a casa i tre punti in una partita in cui hanno dimostrato di saper cambiare marcia nei momenti decisivi, addormentando con altrettanta maestria il resto della gara. A poco son servite le buone prove di Nainggolan e Cossu, uniche note positive, perché i dettagli, si sa, nel calcio fanno la differenza, e Cagliari-Lazio ne è solo l’ultima riprova.

LA CRONACA - Il Cagliari, privo dello squalificato Conti, si affida alla verve e alle geometrie del belga Nainggolan, spostato al centro, con l’inserimento di Ekdal e la conferma di Biondini. In avanti il duo brasiliano Nenê-Ribeiro. La Lazio recupera Konko che agisce regolarmente sulla fascia destra, Diakitè prende il posto di Biava e Cissè è ancora la spalla di Klose.

Pronti via e ad essere protagonisti sono i due centrali rossoblù, Canini e Ariaudo: su corner dalla sinistra di Cossu, il primo spizza di testa e il secondo tira alto da pochi centimetri. Centoventi secondi dopo è Ribeiro, defilato sulla sinistra, ad accentrarsi e provare la conclusione: Marchetti para agevolmente sul primo palo. Minuto 23’, ancora un’occasione per il Cagliari in fotocopia a quella iniziale: corner di Cossu e Ariaudo, indisturbato, questa volta colpisce male di testa sprecando la seconda ghiotta occasione.

La partita non decolla, al Sant’Elia regna l’equilibrio. Bisogna attendere il 30’ per un’altra buona opportunità, manco a dirlo ancora di marca rossoblù. L’ennesimo cross dalla sinistra di Cossu raggiunge sul secondo palo Ribeiro, ma il suo colpo di testa non centra lo specchio della porta. Ed è proprio nel momento migliore del Cagliari che la Lazio sale in cattedra. È il minuto 39’ quando Brocchi innesca Cissè. Il francese, spalle alla porta, appoggia verso Lulic che di prima intenzione scaglia un destro a giro imprendibile per Agazzi. La conclusione del bosniaco trae in inganno l’estremo difensore rossoblù, forse coperto dai suoi centrali difensivi.

Nainggolan suona la carica e prova a trascinare i suoi facendo tutto da solo: recupera ottimamente palla e in un fazzoletto sfodera un gran destro dai 25 metri che Marchetti vede sfilare di poco sul fondo. Il primo tempo sembra ormai archiviato quando, su errato disimpegno di Nenê, Radu innesca il contropiede biancoceleste e appoggia verso Cissè. Il francese non ci pensa su due volte e disegna un cross perfetto per la testa di Klose: difesa immobile e sesto gol in campionato per il tedesco ex Bayern, servito al bacio dal secondo assist di giornata del compagno di reparto. Duplice fischio e squadre al riposo sullo 0-2.

 

Tutti si aspettano una reazione del Cagliari ma è la Lazio ad uscire con le idee più chiare dagli spogliatoi. E anche la prima occasione della ripresa è a firma dei biancolesti. Ledesma innesca Klose con un lungo lancio, il tedesco controlla magistralmente il pallone ma, nel tentativo di portarselo sul destro, Canini recupera e tampona in corner.

Al 53’ Ficcadenti richiama in panchina Ekdal, ordinato ma poco incisivo, inserendo il colombiano Ibarbo. La partita sembra sotto controllo della Lazio, ben messa in campo e pronta ad attaccare in contropiede. Il Cagliari si fa vedere dalle parti di Marchetti solo al minuto 60’. Fa tutto Cossu che sulla destra trova spazio per un traversone insidioso, respinto in corner dalla difesa biancoceleste. I rossoblù premono sull’acceleratore: su ennesimo calcio d’angolo di Cossu, Ibarbo salta più in alto di tutti ma il suo colpo di testa è centrale e debole. Ficcadenti vuole più spinta sugli esterni, così cambia Pisano con Perico. Sulla sinistra, invece, ci pensa Agostini a fare l’ala aggiunta. E proprio un suo traversone, al 72’, trova Ribeiro in area che, di testa, sfiora le rete. Palla sul fondo ed ennesima occasione persa per i rossoblù. Il Cagliari non molla, si butta in avanti con generosità ma di fronte ha una grande Lazio, molto matura e cinica al punto giusto.

Poco prima dell’80’ ci prova Nainggolan da fuori ma il suo destro a giro è poca roba per battere l’ex Marchetti. Nella Lazio entrano Cana e Sculli, e al minuto 84’ arriva anche il momento di Tommaso Rocchi. Nel Cagliari Larrivey, dentro nel finale per Ribeiro, fa in tempo a sbagliare due palloni decisivi. Prima liscia in area il possibile 1-2, poi sbaglia un disimpegno a centrocampo favorendo la ripartenza laziale. Ci mette una pezza Nainggolan stendendo Rocchi. Ma è sulla conseguente punizione di Ledesma che lo stesso Rocchi trova il guizzo vincente che manda i titoli di coda al Sant’Elia. Il colpo di testa dell’attaccante 34enne, lasciato colpevolmente solo, chiama Agazzi al miracolo di giornata. La palla però sbatte sulla traversa e torna in campo. Il più lesto (l’unico) è ancora lui, Rocchi, che firma così la terza rete. Un gol che, statistiche alla mano, è il decimo in carriera contro i colori rossoblù. Ma il sapore è ancor più speciale perché il bomber laziale raggiunge il traguardo delle 100 reti con la maglia biancoceleste.

L’ANALISI - La Lazio si riprende il terzo posto assieme a Milan e Udinese, il Cagliari esce dal campo tra i fischi del pubblico con una netta sconfitta e una prova da dimenticare in fretta. Non è mancata la buona volontà ma la lezione inflitta dalla Lazio è di quelle che rimangono impresse. Ad Assemini ora c’è da lavorare, ritrovare condizione ed identità di gioco. E, complice anche l’ottima prova dell’intero reparto difensivo di mister Reja, l’attacco rossoblù si è dimostrato ancora una volta volenteroso ma mai incisivo. È poi bastata l’assenza di capitan Conti per capire che a centrocampo la coperta è corta e la stanchezza inizia a farsi sentire sui titolari (sempre gli stessi) della squadra isolana. Ora c’è una settimana per preparare la trasferta di Bergamo contro l’Atalanta, grande protagonista di questo inizio di stagione.

CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi; Pisano (69’ Perico), Canini, Ariaudo, Agostini; Ekdal (54’ Ibarbo), Nainggolan, Biondini; Cossu; Thiago Ribeiro (86’ Larrivey), Nenê.

Allenatore Massimo Ficcadenti.

A disposizione Avramov, Gozzi, Ceppelini, Rui Sampaio.

LAZIO (4-3-1-2) Marchetti; Konko, Diakité, André Dias, Radu; Brocchi (67’ Cana), Ledesma, Lulic; Hernanes (77’ Sculli); Klose, Cissé (84’ Rocchi).

Allenatore Edoardo Reja.

A disposizione Bizzarri, Zauri, Scaloni, Kozák.

ARBITRO Paolo Mazzoleni.

RETI 39' Lulic (L), 44' Klose (L), 88’ Rocchi (L).

NOTE Spettatori 14.482; Recuperi 1’ pt; 4’ st.

 

LE PAGELLE

Agazzi, 6 - Sul destro a giro di Lulic è mal posizionato, ma son più i meriti del bosniaco che le colpe del portiere rossoblù. Compie un (inutile) miracolo sul colpo di testa di Rocchi che avrà poi vita facile sulla ribattuta.

Pisano, 5,5 - Limita i danni in una serata storta per tutta la difesa cagliaritana. Stanco, Ficcadenti lo toglie al 69’ per avere più spinta (Perico, 5,5 - Non lascia nessuna impronta sulla gara).

Canini, 5,5 - Si addormenta assieme a tutta la difesa nei momenti chiave del match. Nei duelli individuali con Klose non sfigura ma son dolori sulle palle che arrivano dalle fasce.

Ariaudo, 5,5 - Colossale l’occasione sciupata dopo due minuti di gioco, meno quella che gli capita intorno al ventesimo. Sui gol subiti si divide le colpe con i compagni di reparto, ma non è giustificazione valida. Bravo, comunque, nel contenere Cissé in velocità.

Agostini, 6 - Nella prima frazione pensa soprattutto a difendere, nella ripresa fa l’ala aggiunta. I suoi traversoni rappresentano un’arma in più per il Cagliari ma sia Nenê che Thiago Ribeiro non sono, ancora una volta, in giornata.

Biondini, 5 - Tanti, troppi errori in fase d’impostazione. Recupera qualche buon pallone in mezzo al campo ma da lui ci si aspetta ben altro volume di gioco.

Ekdal, 5,5 - Non è facile sostituire Conti, o meglio prendere il suo posto e giocare nella posizione di Nainggolan. Cerca il fraseggio breve ed è ben messo in campo, però incide poco nelle offensive rossoblù. Ha nelle gambe poco più di un tempo, giusto il cambio al minuto 54’.

Nainggolan, 6,5 - Ficcadenti gli affida le chiavi del centrocampo, privo di Conti, e lui con personalità imposta ogni manovra rossoblù. Le colpe sul primo gol sono anche sue, ma i tantissimi palloni recuperati e le conclusioni a rete alzano il voto in pagella.

Cossu, 6,5 - Una delle note migliori. È pimpante e grintoso per tutta la partita ma si deve arrendere davanti alla sterilità dei suoi compagni d’attacco.

Thiago Ribeiro, 5,5 - Gli spazi se li crea, poi spreca al momento di concludere a rete. È nel vivo del gioco per lunghi tratti ma non vede mai la porta. (Larrivey, 5 - Pochi minuti per sbagliare l’impossibile).

Nenê, 5 - Tanti errori, e non solo sotto porta. È suo il maldestro disimpegno che innesca il 2-0 della Lazio (Ibarbo, 6 - Generoso e disordinato come sempre. Vivacizza l’attacco del Cagliari ma per diventare determinante ci vuole ben altro).

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2011/2012