Salta al contenuto principale
La Med ne fa nove al Bingia. Mentre Asso Arredamenti, Santadi e Delfino non perdono un colpo
Il commento alla giornata di C1

La Med ne fa nove al Bingia. Mentre Asso Arredamenti, Santadi e Delfino non perdono un colpo

Si è conclusa sabato la prima parte del campionato, se lo spacchiamo in quattro. La settimana prossima, dopo la settima, ci saremo messi alle spalle più di metà girone di andata. Lungi dall'aver emesso sentenze, e ci mancherebbe, il torneo ha dato alcune chiare indicazioni; assegnato le parti per la recita. Siamo certi che più d'una cambierà, da qui alla fine, ma proviamo comunque ad analizzarle per quelle che sono ora.

 

Sempre più in alto

Un momento di Delfino-PmLabAvevamo più volte detto che una ed una sola squadra poteva dirsi indiscutibilmente favorita per la vittoria finale. Ad ora, non ci ha smentito. Parliamo dell'Asso, ovviamente, che ha vinto tutte le gare fino a qui disputate. Oscar Rugama e compagnia hanno fino ad ora concesso agli avversari solo scampoli di partita, minuti di gioco buoni ad assaporare l'impresa prima che, puntualmente, la squadra di Mura sistemasse le cose e con esse il punteggio finale. Parliamo diquelle gare in cui la squadra si è trovata in svantaggio (cosa capitata invero nella maggior parte dei match giocati), forse solo per renderle più vivaci. Se non nella classifica a punti, si trova traccia di queste minime incertezze nel computo dei gol subiti, 18, sei in più del Santadi e 4 in più della Mediterranea.
Va aggiunto che l'Asso non ha avuto il calendario più agevole: ha infatti già incontrato Delfino, Mediterranea e Athena (proprio sabato), ovvero la terza, quarta e quinta in classifica. Se vincerà anche sabato prossimo, contro la seconda, la quota per gli scommettitori si abbasserà ulteriormente.
Non se lo augura Cesare Acca, che con il suo Sulcis Calcio a 5 è rimasto in scia ai battistrada. Se il Santadi dovesse vincere lo scontro diretto di sabato, raggiungerebbe l'Asso e - forse - si aprirebbe un nuovo campionato. Al contrario, Alessio Etzi e compagni dovranno settare le attese sulla zona playoff, che al momento appare più che alla loro portata.

 

Great expectations?
Il terzetto che segue, sospeso tra le vette della classifica e il calderone della zona di mezzo, ha storie differenti. L'Athena Oristano è la vera sorpresa. Neo-promossi, Barresi e compagni, stanno disputando La Mediterranea festeggia dopo la vittoria sul Bingiaun gran campionato, di certo non scalfito dalla sconfitta di sabato con l'Asso. Anzi, oltre alle serie di vittorie (quattro in sei gare), forse proprio il modo con cui gli oristanesi hanno tenuto testa alla capo-classifica legittima pensieri arditi. La Mediterranea, un punto più sù, sta consolidando la salvezza ottenuta (ai playout) lo scorso anno. Riuscita nell'impresa di ringiovanire la rosa e contestualmente aumentare l'esperienza in campo, la Med si giova - tra le altre cose - della bravura del suo allenatore Marcialis, che mette a frutto la "militanza" nel Cagliari di Diego Podda (come suo assistente).
Ed infine la Delfino, forse la squadra che come bagaglio tecnico più si avvicina allo stesso Asso Arredamenti. E come l'Asso, gli uomini di Piccoi mostrano un notevole cinismo, portando a casa gare controllate ma non stra-dominate, se questo termine ci è concesso. In ogni caso, del terzetto, la squadra del presidente Fronteddu è quella la cui posizione sorprende meno.

 

Mucchio selvaggio
Più in basso, nell'arco di quattro punti, tra cinque e nove, sono al momento accampate in sei. Si comincia con il Bingia Matta (al momento talentuosa incompiuta, specie dopo i 15 gol subiti nelle ultime due gare) e si finisce, restando al palazzetto di via Monte Acuto, con il Cagliari 2000, incapace per ora di metabolizzare al meglio il cambio dell'allenatore e l'inserimento di qualche talento proveniente dal calcio a 11.
Fanno parte di questo folto gruppo di squadre ancora indecise su cosa fare da grandi, se provare a proiettarsi verso le zone alte o guardarsi da quelle più pericolose,  tutte con almeno due vittorie: Villaspeciosa, PmLab, Lanusei e Domus. Tutte hanno fino ad adesso alternato prestazioni convincenti a prove scialbe.

Si salvi chi può
La classifica si chiude con le uniche tre squadre che non hanno mai vinto in queste prime sei giornate. Il Quartiere Marina, per molti destinato, alla vigilia, a veleggiare nelle zone altissime della classifica. Il ragionamento non fa (ceva) una grinza: è più o meno la stessa squadra che due anni fa vinse il torneo (rinunciando al titolo e ripartendo dalla C2), si diceva. Perchè mai non dovrebbe confermarsi a quel livello? Forse la differenza sta in quel "più o meno", poichè gli uomini non sono esattamente gli stessi. O forse la mancanza di una guida esterna sta pesando più di quanto atteso. O magari è solo una questione di buona, o meglio, cattiva sorte, particolarmente accanita in questa prima parte di torneo. Tanto è. La squadra di Versace si ritrova ad annaspare sul fondo ed il rientro di Tavolacci (ancora due turni di castigo) è atteso più o meno come fu quello di Ulisse a Itaca.
Discorso diverso per l'Ichnos Sassari. Si attendeva una campionato di sofferenza, ma la squadra di Soriga è forse la prima ad essere sorpresa di un avvio così lento. La strada è lunga, ma certamente - almeno a livello mentale - il ricordo del campionato scorso, per certi versi stregato, non aiuta.
La San Paolo, infine, dopo una partenza forse più positiva di quanto atteso, con due incoraggianti pareggi, non è più riuscita a ripetersi. Forse a causa di un apporto da parte dei senatori meno determinante del previsto, in casa biancoverde si attende con pazienza la maturazione dei giovani (alcuni di sicuro avvenire, come il bomber Mattia Tatti). D'altro canto, con più di tre quarti di campionato da giocare, nulla è deciso per nessuno.

In questo articolo
Stagione:
2013/2014
Tags:
Serie C1
Commenti