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Andrea Massessi, Muravera, Frederic Mendy, Nuorese
Il derby nell'anticipo e poi il recupero col Sansepolcro, sognano i barbaricini

La Nuorese in cinque giorni può prendersi la vetta, il Muravera è un avversario scomodo che vuole punti-salvezza

Da una parte si sogna l'attacco alla vetta in cinque giorni, dall'altra si pensa ad avere sei squadre dietro alla fine del campionato. Nuorese-Muravera è un testa-coda se si pensa agli obiettivi da raggiungere delle due squadre ma l'anticipo della settima giornata è molto più equilibrato di quanto non dica la classifica (7 punti in più a favore dei barbaricini che hanno una gara in meno) o la composizione delle due rose. La sfida al Frogheri di domani pomeriggio (inizio gara alle ore 16) è anche uno scontro tra due tecnici che si sono incrociati otto mesi fa e che non mancano occasione per lanciarsi reciproci attestati di stima. Proprio la gara del 7 febbraio scorso, uno 0-0 da mordersi le mani per le occasioni sprecate dai sarrabesi, portò alle dimissioni di Marco Mariotti, poi rientrate, contrariato dall'atteggiamento superficiale della squadra. Tre giornate fa, invece, lo sfogo del tecnico romano al termine della gara persa con la Flaminia, prima e unica in campionato, stava rischiando di metter fine al rapporto di lavoro con il presidente Artedino che stava meditando l'esonero. L'incontro chiarificatore prima del match di Coppa Italia col Trastevere ha portato alle due successive vittorie di misura - contro Albalonga e Avezzano - che hanno rilanciato la Nuorese in chiave primato. Se i verdazzurri dovessero vincere il recupero di giovedì prossimo col Sansepolcro sarebbero in vetta solitaria. Ma c'è il derby col Muravera da affrontare e che potrebbe rafforzare o rallentare i propositi bellicosi di Cadau e compagni.

 

NUORESE. Si parte da un dato certo, la difesa è la migliore del girone con un solo gol subito, proprio nel ko di fine settembre. Il portiere Frasca sta confermando gli ottimi livelli raggiunti già nello scorso campionato e l'erroraccio in Coppa Italia - guarda caso a Muravera - è stato estemporaneo. L'intesa in mezzo tra Peana e Scintu ('96) migliora di gara in gara anche se un salto di qualità si è avuto quando è entrato in pianta stabile a sinistra Carta (un passato in serie C con Aprilia e Lupa Castelli) con Tupponi ('98) e Cadau che si alternano nel ruolo di esterno basso a destra. L'infortunio di Molino ha portato ad utilizzare meno il modulo col trequartista e riproporre il tridente d'attacco: Ucha Lopez centrale, Mendy ('97) a destra e Tupponi/Cadau a sinistra. Il centrocampo ha trovato gli equilibri con gli esperti Gallo e Falasca interni e l'ex Bologna Goh, regista del '97 con pochi eguali nella categoria tra i pari età. Se Bezziccheri è il primo cambio senior sull'esterno d'attacco (e Botti per l'under) per essere completi al massimo ci vorrebbe un'altra prima punta, quella che per Mariotti dovrebbe fare 15-20 gol (Ucha Lopez si è sbloccato domenica segnando il rigore-vittoria con l'Avezzano) anche se ciò potrebbe affollare un reparto che deve recuperare Molino, il fiore all'occhiello della campagna acquisti. Ma coi 6 gol segnati in 5 partite il reparto d'attacco dei verdazzurri è di gran lunga inferiore tra le prime sette squadre della classifica (il Rieti primeggia con 14 gol, poi Albalonga 13, Flaminia 12, Monterosi 11, Arzachena e Ostia 10). Nel recente confronto di Coppa Italia la squadra di Mariotti fece bene per trequarti di gara (doppietta di Ucha e rigore parato a Molino) salvo andare in difficoltà nel finale quando il Muravera spingeva alla ricerca del gol del 2-2, è passato un mese e mezzo ma sembra un'eternità come spesso accade rivedendo il calcio d'agosto.

 

MURAVERA - Se ci si sofferma alla classifica e ai suoi numeri si potrebbe dire che l'avvio dei sarrabesi è deludente ma 4 dei 5 punti totali sono stati conquistati nelle ultime due partite, quelle dove il mister Piras ha avuto la squadra al completo eccezion fatta per Federico Usai, bloccato da un infortunio muscolare. Spicca la vittoria in casa dell'Avezzano, quando i marsicani erano in vetta e sono stati sovrastati dai gialloblù sul piano del gioco, del ritmo e delle occasioni. Il pareggio di domenica scorsa contro la Flaminia è positivo perché la pericolosità dei civitonici l'hanno scoperta proprio Nuorese e San Teodoro (battuto 5-1) con l'attacco migliore del girone prima del sorpasso del Rieti. Nelle prime 4 giornate c'è stato il ko all'esordio all'Arzachena senza Arrus e con Sogus espulso ad inizio ripresa, la Torres ha poi strappato un punto alzando un muro più alto di quello che c'era a Berlino e provocando l'espulsione di Dessena assente nella successiva gara di Città di Castello iniziata con due gol presi nei primi 10' e chiusa con i cartellini rossi a Nurchi e Chessa, mancati insieme con Dessena nella sfida interna col Sansepolcro e persa 1-0 (unico gol subito in casa come la Nuorese) dopo una ripresa all'arma bianca ma con l'attacco spuntato. La novità lieta è data anche dalla positiva risposta che sta dando Fabio Marongiu, il classe '99 titolare in difesa da due gare, la crescita dei '97 Falchi, come esterno di difesa, e Achenza, come seconda punta. Con Pinna e Chessa la difesa è solida anche perché a centrocampo Sogus ci mette qualità e Bruno e Satta corsa e sacrificio. I sarrabesi sono abituati a pensare a lungo raggio e non conta adesso essere fuori dalla zona playout ma a maggio.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2016/2017
Tags:
7 Andata