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La Nuorese sta con Mariotti, il diesse Tossi: «Al fianco del mister, la squadra riprenda lo spirito giusto e tornerà a far divertire»
«La dimissioni? Per responsabilizzare i ragazzi»

La Nuorese sta con Mariotti, il diesse Tossi: «Al fianco del mister, la squadra riprenda lo spirito giusto e tornerà a far divertire»

Il mandato rimesso nelle mani della società, poi le dimissioni respinte e Marco Mariotti continua ad essere l'allenatore della Nuorese. Domenica pomeriggio, al termine dello 0-0 contro il Muravera in quella che è stata la più brutta prova della stagione dei verdazzurri, il tecnico romano si era preso la responsabilità di una prestazione molto al di sotto degli standard abituali ricordando che i giocatori mandati in campo sono stati scelti tutti da lui ma che gli erano sembrati presuntuosi e arroganti nel sottovalutare i pregi di un avversario che avrebbe meritato di vincere. Le dimissioni sono state l'occasione per fare il punto di una stagione molto positiva fino alle ultime due gare (con Cynthia e Muravera), sempre nelle posizioni di vertice, ma che rischia di terminare nell'anonimato se non si entra in campo sputando il sangue. 

Il ds Tossi e il presidente Artedino, piena fiducia a Mariotti«Mister Mariotti rimane al timone della squadra - dice il direttore sportivo Vittorio Tossi - abbiamo respinto le dimissioni perché vogliamo continuare l'avventura insieme. Il suo è stato un grande gesto per dare una scossa all'ambiente, alla squadra che non ha riconosciuto come sua, affinché i ragazzi, scelte tutti insieme da noi e che lavorano col mister da agosto, si responsabilizzino maggiormente. L'abbiamo convinto perché come società gli siamo sempre vicino e parliamo la stessa lingua; il progetto continua, il presidente Artedino è encomiabile e la società è sempre presente e puntualissima in tutti i suoi aspetti organizzativi e finanziari». Il diesse verdazzurro concorda con l'analisi del tecnico sulla prestazione di domenica: «La Nuorese vista contro il Muravera non era quella che ha affrontato il Rieti o il Grosseto, facendo un gran bel gioco. Per quanto visto in campo il Muravera avrebbe dovuto vincere. È giusto che i ragazzi capiscano cosa vuole dire fare calcio, che la linea è quella dettata dalla società e chi va controcorrente non è della Nuorese. Al presidente non interessa il risultato ma vedere che chi entra in campo onori la maglia nel vero senso della parola, si può perdere ma con onore e dignità. Su quest'aspetto siamo tutti concordi». L'obiettivo della Nuorese, ricorda Tossi, è quello «di giocare ogni gara con la cattiveria, l'intensità e lo spirito che ci ha contraddistinto dalla prima giornata, siamo convinti che ritrovando queste caratteristiche ritornerà la Nuorese che ha fatto divertire per tante partite».

 

Il direttore sportivo ricorda anche che «il girone del ritorno è un altro campionato, le squadre cambiano aspetto e le gare sono diverse. Dobbiamo crescere tutti, avere la capacità di capire che quando non si può giocare lo si deve fare, a Genzano la gara era chiusa, abbiamo perso una palla nostra e preso il rigore del pareggio a tempo scaduto. Ci deve essere maturità, sappiamo bene che il più anziano è Cadau dell'84, poi ci sono Bianchi e Del Sole dell'88', che la nostra panchina col Muravera e in generale è fatta quasi interamente di '97, ma è stata un scelta di inizio stagione, che sta dando i suoi frutti ed è giusto andare avanti così. Sono convinto che riprenderemo a far bene, a partire dalla trasferta di Viterbo che è un bel banco di prova, stando tutti uniti e mettendoci il cuore».

In questo articolo
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2015/2016
Tags:
Sardegna
6 Ritorno
Girone G