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Alberto Antinori, allenatore, La Palma M.U.
«La delusione è tanta, sul futuro dovrò riflettere, il club sarà all'anno zero»

La Palma, una stagione no, Antinori: «Retrocessione inaspettata, abbiamo tutti delle colpe. Ad Orroli è stato fatto il massimo ma contro c'era un portiere mostruoso come Toro»

Tre campionati di Eccellenza e il La Palma torna in Promozione. Una retrocessione amara giunta nella stagione in cui il club cagliaritano ha pensato di fare il salto di qualità, cambiando modo di fare mercato e cercando giocatori affermati e richiesti nella categoria, salvo poi rivedere le strategie a dicembre ridimensionando gli investimenti senza riuscire ad invertire il trend in campionato. Fatale la sfida playout pareggiata 1-1 a Orroli che ha affossato la squadra di Bebo Antinori per la peggior posizione in classifica rispetto ai sarcidanesi. «Le responsabilità di questa retrocessione sono mie perché sono l'allenatore - dice Antinori - poi ce le hanno anche i giocatori e la società perché in uno sport di squadra si vince e si perde tutti insieme. In questa stagione non ci aspettavamo certo di perdere la categoria, ma se è successo abbiamo tutti delle colpe».

 

Una stagione storta, nata con gli infortuni di Garau e Meloni, proseguita con quelli di Farci e Baldussi e, nel ritorno, anche quello di Caddeo

«È vero, quasi mai abbiamo schierato la formazione base ma da dicembre in poi ci siamo anche assottigliati con la rosa e ogni assenza pesava tantissimo. Credo che fossimo comunque in grado di fare quegli 8 punti in più per stare nel gruppone che si è salvato a quota 38»

Al La Palma è stato riconosciuto dagli avversari un bel gioco ma, alla fine, sono arrivate solo 7 vittorie su 30 partite

«Abbiamo fermato Tortolì, Budoni, Castiadas e Calangianus, battuto l'Atletico Uri e inflitto al Taloro la loro prima sconfitta a Gavoi ma abbiamo perso diversi scontri diretti. Abbiamo fatto una riflessione con la società e il La Palma ha sbagliato pensando di poter fare il salto di qualità allestendo una squadra per stare al di sotto della zona playoff e magari essere una sorpresa del campionato, ci siamo trovati invischiati nelle zone basse e non abbiamo avuto quella cattiveria che ha la squadra composta da giocatori abituati a giocare per salvarsi»

Qual è il principale errore che avete commesso?

«Pensare di fare un La Palma diverso da quello che è sempre stato. Non siamo strutturati economicamente per pensare di fare campionati di vertice, il massimo traguardo dev'essere la salvezza come lo è stato nelle altre stagioni. Siamo saliti in Eccellenza quando nel nostro girone c'erano squadre più forti, con la squadra della Promozione ci siamo salvati all'ultima giornata a Castiadas al termine di una stagione soffertissima, l'anno scorso abbiamo rinforzato un po' la squadra con gli arrivi di Sarritzu, Bodano, e giovani come Aiana e Carpentieri facendo una buona stagione e ottenendo una salvezza tranquilla»

Eppure contro l'Orrolese stavate riuscendo a rimediare ad ogni errore commesso 

«Ma infatti non ho nulla da rimproverare alla squadra, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare trovando, purtroppo, sulla nostra strada un mostro. Il valore di Fabio Toro lo conosciamo bene ma ha fatto tre o quattro parate incredibili. La gara è stata lo specchio della nostra stagione, giochiamo, costruiamo ma non segniamo, in squadra avevamo diverse mezze punte ma non un attaccante d'area di rigore anche se poi, in questo caso, più che demerito dei miei giocatori il merito è del loro portiere, in grandissima forma»

In una stagione negativa evidentemente ci sono tante gare su cui recriminare ma ce n'è una in particolare?

«Senza dubbio quella col Tergu a otto giornate dal termine. Credo sia stata decisiva per non darci lo slancio per il finale di stagione, vincevamo 2-0 e abbiamo perso 3-2 al 90', giocando metà ripresa in dieci uomini per l'espulsione di Porcu dell'arbitro Scodino, lo stesso che domenica ci ha fischiato contro il rigore dell'1-1 dell'Orrolese. Se in quella domenica di metà febbraio avessimo vinto avremmo superato il Valledoria, che aveva pareggiato a Tortolì, e la Ferrini, che aveva perso a Gavoi andando a tre punti dall'Orrolese e dal Tonara che avevano perso entrambe le loro partite. Dopo quella sconfitta abbiamo perso a Calangianus e ancora in casa proprio contro l'Orrolese, lì si è creato il divario che non abbiamo più recuperato»

Dopo un'esperienza decennale al La Palma quale sarà il futuro di Antinori?

«La delusione è ancora fresca ed è tanta. Sono giorni di grande riflessione mia e della società. Credo che l'anno prossimo sarà davvero l'anno zero per il La Palma, che dovrà ripartire dai giovani e da giocatori che hanno fame e voglia di emergere. Negli ultimi anni le squadre retrocesse hanno avuto grandi difficoltà in Promozione, vedi Fertilia, Alghero, Porto Torres, Selargius, Castelsardo, sono scomparse squadre come Serramanna, Progetto Sant'Elia, Porto Corallo. Insomma, non è semplice assorbire la perdita della categoria»

In questo articolo
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2016/2017
Tags:
Playout