Primo successo del Monastir, poker dell'Ossese
La Villacidrese rallenta il Taloro, la Ferrini ribalta l'Asseminese e agguanta la vetta
La Villacidrese ricompatta un po' la classifica fermando, per la prima in campionato, il Taloro reduce da sette vittorie di fila tra campionato (cinque) e Coppa Italia (due) e ora agganciata in vetta dalla Ferrini, con il Sant'Elena a due punti dalla coppia di testa e il Castiadas a tre lunghezze. La matricola mediocampidanese mantiene l'imbattibilità e riesce a governare - dall'alto dei suoi diversi uomini esperti in campo - l'entusiasmo che stanno vivendo i gavoesi spinti anche dall'incitamento dei tanti tifosi presenti al Maristiai. Nel primo tempo la squadra di Fadda alza i ritmi ma trova un muro di fronte, poi protesta per un tocco col braccio in area avversaria e ci prova col tiro di Littarru. Nella ripresa Falchi calcia di poco alto sulla traversa e poi lascia il campo a Pusceddu che, insieme a Littarru (punizione pericolosa), non scalfisce la difesa guidata dall'ottimo Pinna.
Il Taloro si vede affiancare in testa alla classifica dalla Ferrini che ha vissuto un finale di gara emozionantissimo contro l'Asseminese (prossima avversaria dei gavoesi) passando dallo spettro del ko interno, dopo il gran gol di Caddeo (esterno destro dai venti metri con palla all'incrocio), all'uno-due di Fabio Argiolas sui calci piazzati che ribaltano incredibilmente il match. Nel primo tempo cagliaritani in pressione costante con manovre avvolgenti ma l'attenta difesa argentina (il terzetto Vega, Grgona e Carabajal col portiere Accinelli) fa buona guardia mentre in avanti Mattea e Caddeo costringono Mudu e Boi a due affannosi salvataggi sulla linea di porta. Nella ripresa non cambia il tema, Matteo Argiolas e Usai impegnano Accinelli, Camba reclama un rigore e si arriva al gran finale. Perla di Caddeo, straordinario Fabio Argiolas col primo piazzato (sotto il sette colpendo il palo) e astuto col secondo quando sfrutta il tocco di testa di Grgona che allunga la traiettoria della punizione laterale. E i cagliaritani si issano in vetta.
Sfrutta il turno casalingo anche il Sant'Elena che, archiviato la quasi eliminazione di Coppa col Castiadas, si rimette in modalità campionato, rischia pochissimo contro l'Idolo e poi piazza il colpo da tre punti con il rigore trasformato da Falciani e la conseguente espulsione di Usai che lascia gli ogliastrini in dieci e con meno armi per rimediare nel punteggio. I quartesi dimezzano lo svantaggio dalla vetta, ora a due punti, ma verosimilmente fanno proprio uno scontro diretta per la salvezza mettendo un vantaggio di dieci punti sulla zona playout.
Anche il Castiadas rosicchia punti dalla vetta e lo fa con la straordinaria vena realizzativa di queste ultime settimane in cui si evidenzia ancora Mauricio Vllla, che somma i 4 gol all'Ossese agli altri 3 al Porto Rotondo toccando già la doppia cifra dopo appena sei giornate. La svolta della gara accade dopo 18', rigore ed espulsione di Varrucciu per gli olbiesi e Villa realizza dal dischetto. Subito dopo il bomber ex Budoni raddoppia, Forzati mantiene il doppio vantaggio negando il gol a Pala ma nel finale di frazione Villa spinge in rete la palla destinata in fondo al sacco sul colpo di testa di Scioni e Santoro in contropiede mette una pietra tombale alla sfida. Nella ripresa la squadra di Perra tira il fiato, Villa si fa parare un calcio di rigore (e non eguaglia la performance di una settimana prima) e i galluresi segnano il gol della bandiera con Fabrizio Murgia.
Reduci dai ko di Coppa Italia, Ilva e Guspini non vanno oltre il pari a reti inviolate anche se sono i maddalenini ad avere tante recriminazioni, specie nel finale di gara, dopo aver giocato con l'uomo in più per 50'. Gli isolani hanno impegnato Fortuna nel primo tempo con Pisano, ci hanno provato con Cacheiro su punizione e in diagonale, costringendo poi al fallo da ultimo uomo Uliana (espulso). I biancorossi di Carracoi hanno in Bravo e Fadda gli uomini per cercare il colpaccio, l'argentino ci prova anche ad inizio ripresa e l'ex La Palma su punizione sventata da Manis. Nell'assedio dei biancocelesti il portiere Fortuna ferma Pisano, respinge il colpo di testa di Lena e devia in angolo la conclusione di Tapparello.
Nella zona calda prosegue la crisi del Li Punti seppellito con sei reti ad Arbus in un match nato male con l'espulsione di Delrio quando causa il rigore del vantaggio granata con Salazar dopo appena 6'. La reazione dei sassaresi c'è con Ruiu e Luiu ma poi si scatena Mainardi che insacca la sfera all'incrocio dei pali e con Salazar riporta a due le distanze dopo la rete di Luiu del momentaneo 2-1. Prima del riposo la squadra di Salis subisce il quarto gol con Sylla e perde anche Luiu per espulsione. Col doppio vantaggio numerico, i mediocampidanesi di Falco vanno a segno per due volte ancora con Mainardi e l'argentino diventa così il man of the match con la tripletta. Prima vittoria in campionato del Monastir che ribalta la gara col Bosa, illuso dal gol iniziale del solito Coquin. I campidanesi, però, creano tanto e pareggiano con Fangwa prima e Fantasia su rigore già alla mezzora. Nella ripresa match chiuso ancora da Fangwa che così bissa la doppietta di Coppa Italia di quattro giorni prima. I planargiesi subiscono anche il sorpasso in classifica della Kosmoto che lascia l'incomoda ultima piazza al Budoni.
Nuorese e Ghilarza non trovano il terzo successo di fila nell'anticipo del sabato ma il pari a reti inviolate conferma la ritrovata consistenza di entrambi gli organici un po' attardati rispetto alle prime della classifica. Nel primo tempo Calderaro sventa su Atzei mentre Mattia Caddeo non trova lo specchio di porta, i barbaricini invece ci provano due volte con Ragatzu (colpo di testa fuori e girata parata da Fadda). Nella ripresa difese ancora più attente e reti inviolate.