Arras: «Pietro è un lanuseino "ad honorem"»
Lanusei, l'addio di Pietro Ladu: «Scelta difficile, 5 anni fa ero un ragazzino, orgoglioso d'esser diventato capitano»
Corteggiato in Sardegna da Latte Dolce, Torres e Muravera, oltre il Tirreno si sono messe in fila anche Aprilia e Trento. Per ora, di certo, c'è che Pietro Ladu non vestirà ancora la maglia del Lanusei. Dopo 5 anni si interrompe un grande amore tra il forte centrocampista di Ollolai e la società ogliastrina: 140 presenze e 22 gol. Nell'estate del 2015 fu il tecnico Francesco Loi - ora alla guida del Muravera - a voler riportare in Sardegna il mancino cresciuto nel Taloro e lanciato in serie D dal Porto Torres (60 presenze tra il 2011 e 2013), trampolino di lancio verso la Primavera del Carpi (2013-14) che poi lo gira in serie D al Virtus Castelfranco (2014-15, 28 presenze). In biancorossoverde fa l'ultima stagione da fuoriquota e poi diventa un senior tra i più apprezzati della categoria: sinistro vellutato, grande visone di gioco, perfetto nei calci piazzati. Qualità che mostrerà al di fuori dell'Ogliastra.
«La mia è stata una scelta difficile, ma che sentivo di fare - le parole di Pietro Ladu riportate dal club - Sono arrivato 5 anni fa come ragazzino e mi avete dato la possibilità di diventare capitano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di una realtà sana ed onesta, che nel corso degli anni è diventata un palcoscenico appetibile. Ringrazio Daniele e tutta la dirigenza perché mi sono sempre trovato in famiglia e ho avuto la possibilità di crescere, ma soprattutto di conoscere degli amici. Ringrazio i tifosi, che mi hanno sempre ritenuto uno di loro. Ringrazio Lanusei tutta perché sapete quanto mi ci sono affezionato... Il mio non è un addio ma un arrivederci».
Il Lanusei già l'anno scorso rischiò di perdere il capitano (pressing incalzante di Avellino e Latte Dolce) che, invece, sorprese tutti decidendo di restare un'altra stagione. Il presidente Daniele Arras saluta la bandiera: «I successi del Lanusei Calcio sono stati anche i successi di Pietro, che con noi è cresciuto ed è diventato un professionista a tutti gli effetti. È un simbolo del nostro percorso e dello spirito di valorizzazione dei calciatori che da sempre ci contraddistingue. Siamo orgogliosi di quanto fatto da Pietro per l'esempio che ha dato ai nostri ragazzi, per questo non possiamo che augurargli il meglio e augurarci di incontrare tanti altri Pietro Ladu. È inutile dirlo...ma Pietro è un lanuseino "ad honorem"».