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Arborea
Tra Villasor e La Palma finisce a reti bianche, l'Idolo di Giolitti passa a Selargius

L'Arborea studia da grande: Seulo superato con lode; San Marco di misura: decide bomber Fanni; Carbonia spietato

La quinta giornata regala ancora il primato in classifica, in solitaria, all'Arborea di Firinu, che supera a pieni voti l'ostacolo rappresentato dal Seulo, travolto con un netto 3 a 1: i giallo-blu salgono così a quota 13 e mantengono il vantaggio nei confronti della San Marco, con i ragazzi di Spini che fanno il loro dovere e passano, di misura per 1 a 0, sull'ostico campo del Villamassargia.
Al terzo posto, la sorpresa Idolo aggancia il La Palma Monte Urpinu, che torna dalla trasferta di Villasor con un punticino. A quota nove anche il Carbonia, grazie al 2 a 0 rifilato a domicilio al Carloforte, e l'Andromeda, che si affaccia nei quartieri alti dopo la fantastica rimonta piazzata contro il Vecchio Borgo Sant'Elia.
Si sblocca l'Orrolese, che festeggia per la prima vittoria in campionato grazie al 4 a 2 maturato sul campo del Gonnos. Termina a reti bianche il confronto tra Sant'Elena e Monteponi.

L'Arborea continua a crescere, su più fronti: tutte le luci erano puntate sulla capolista del girone, attesa dalla sfida casalinga contro il Seulo, e i ragazzi di Firinu, è forse questa la notizia più importante, non si sono fatti travolgere dalla pressione e sono riusciti ad offrire l'ennesima prestazione importante, soprattutto sul piano della personalità e della coesione; oltre alla qualità del gioco, dunque, emergono anche la compattezza e la mentalità tipica delle grandi squadre, in misura sempre maggiore, con il passare delle giornate. Viste le premesse, è più che comprensibile un certo entusiasmo nell'ambiente, ma la strada è ancora lunga. Tuttavia i margini di crescita, al secondo anno nel campionato di Promozione, sono tanti, e notevoli.
La partita si è messa subito in discesa per i locali, con il gol realizzato da Musu dopo 15' che ha spaccato il ghiaccio: conclusione di prima intenzione e applausi a scena aperta per lui. Il Seulo però dimostra di non essere arrivato ad Arborea per fare una passeggiata: al 35' infatti, Boi sfrutta una delle poche disattenzioni del reparto arretrato di casa, direttamente su calcio piazzato.
Per i locali tutto da rifare, ma non c'è troppo tempo per disperarsi: sin dalle prime battute della ripresa infatti i giallo-blu incominciano a macinare il loro solito gioco con una fitta trama di passaggi, guadagnando metri preziosi: al 20' arriva il nuovo sorpasso, grazie ad una conclusione dalla distanza di Amendola, su cui Sanna non può nulla. Il gol spezza un po' le gambe agli ospiti che non riescono più a reagire, anzi nel finale c'è gloria pure per Fogliana, al primo centro nel campionato di Promozione.

Al secondo posto continua la rincorsa della San Marco, staccata di appena due lunghezze; mister Spini in settimana aveva evidenziato tutte le insidie della trasferta di Villamassargia, e i suoi sono stati bravi a non cadere nella trappola allestita da Murru: l'1 a 0 finale è un risultato prezioso, soprattutto per l'alto coefficiente di difficoltà della sfida. Il gol che decide l'incontro arriva dopo 14' di gioco: sugli scudi bomber Silvio Fanni, in assoluto tra i più in forma dei suoi, che si gode l'ennesima domenica da grandissimo protagonista e mette la firma su tre punti pesantissimi.
Il resto lo fanno centrocampo e difesa, con il Villamassargia che non riesce ad invertire la tendenza del match nonostante una prestazione comunque positiva.

Semaforo giallo per il La Palma Monte Urpinu, che non va oltre lo 0 a 0 nel match in casa del coriaceo Villasor e scivola al terzo posto, subendo così l'aggancio in classifica di Idolo, Carbonia e Andromeda. Partita comunque ricca di indicazioni per i due tecnici: mister Soru può ritenersi soddisfatto per la buona prestazione offerta in fase di contenimento da centrocampo e difesa, con i locali che sono riusciti a mettere le briglie al frizzantissimo attacco ospite; qualche problema in più in fase di costruzione, ma le diverse assenze, prima fra tutte quella di Mingoia, che assiste al primo tempo dalla panchina, sono un dato pesante di cui si deve necessariamente tenere conto in fase di bilancio. I cagliaritani, a dire il vero, sono apparsi un po' più opachi rispetto al solito, anche se a sprazzi, i ragazzi di Madau sono riusciti a rendersi comunque pericolosi, soprattutto quando riuscivano ad innescare, con belle combinazioni in velocità, il trio avanzato composto da Siddu, Ligas e Carpentieri. La partita, incominciata dopo il minuto di silenzio in onore del padre del centrocampista gambiano Jatta, scomparso in settimana, è piacevole sin dalle prime battute, anche se le occasioni non sono tante, ma le due squadre si affrontano comunque con buon piglio: i sorresi in avanti puntano forte su Pes, generosa la sua prova, Valluzzi e su Mura, che al 20' prova la giocata al volo, con la sfera che si perde sul fondo per una questione di centimetri. Il La Palma, come detto, si accende ad intermittenza, soprattutto grazie alle iniziative di Carpentieri e Siddu, che si affacciano con pericolosità dalle parti del sempre attentissimo Palla.
Al 36', altra buona occasione per i sorresi: bella iniziativa di Zara che illumina il corridoio giusto per Valluzzi, ma Sanna chiude tutto con ottima scelta di tempo. Ancora Mura protagonista poco dopo con una staffilata dalla distanza, ma il punteggio non si sblocca. Ad inizio ripresa il La Palma cerca di aumentare i ritmi, mentre il Villasor manda il campo Mingoia, nel tentativo di ravvivare gli attacchi dei suoi. Carpentieri e Baldussi mettono più di un brivido alla retroguardia avversaria, Palla risponde presente, altra prestazione estremamente positiva sul piano dell'attenzione e della concentrazione per il portiere locali. La partita è bloccata; la sensazione è che possa essere decisa da un episodio, come quando, siamo al 30', Cocco centra la traversa con una pregevole conclusione su calcio di punizione. Il La Palma a quel punto tenta il tutto per tutto: ancora Cocco grande protagonista, palla a Sarigu che però non inquadra lo specchio della porta. Le due squadre ci provano sino al 90', ma il gol non arriva.

Discorso diverso per l'Idolo di Piras, che si prende la seconda vittoria in questa stagione grazie al bel successo, per 3 a 0, maturato in casa del Selargius, apparso troppo spento per essere vero. Il gol del vantaggio degli ogliastrini arriva alla mezz'ora, con l'assolo di Bonicelli che mette sotto scacco Casti e soci. Il Selargius barcolla, l'Idolo è bravissimo ad approfittarne e a sferrare i colpi del ko: in avanti Giolitti fa il bello ed il cattivo tempo, pesantissima la doppietta con cui il fantasista blinda virtualmente i tre punti dopo un primo tempo di assoluto spessore. Nella ripresa l'Idolo deve solo amministrare il risultato, il Selargius non riesce a riaprire il discorso ed è costretto ad incassare il terzo ko dall'inizio della stagione.
Sorride, ed ha tutte le ragioni per farlo, il Carbonia, che torna con il morale a mille dopo il successo piazzato contro il Carloforte, con i padroni di casa che hanno ancora alcune criticità da risolvere, primo fra tutti il problema del gol, che ancora non arriva. Eppure i tentativi, in questo senso, non mancano, come quando Cimmino ci prova in acrobazia, ma Bove controlla facile. Sull'altro fronte, ci prova Cacciuto, vera e propria spina nel fianco per la retroguardia di casa, con Rosso che ci mette una buona pezza. Alla mezz'ora, il Carbonia passa: calo di tensione del pacchetto arretrato del Carloforte e Casu mette lo zampino nel rocambolesco vantaggio. I locali cercano di scuotersi, ma i tentativi più pericolosi dell'incontro saranno tutti di marca ospite, ancora Casu, Cacciuto, Sanna e Foddi pericolosi dalle parti di Rosso, con il portiere che tiene a galla i suoi. Cacciuto è in forma e si vede e alla mezz'ora regala a Sanna la palla giusta per il raddoppio, con Rosso che si oppone ancora con grande efficacia. Il Carloforte si butta in avanti con cuore e generosità: occasione per Reynozo, ancora tra i più positivi per i suoi, ma Bove chiude tutto. Il finale di gara vede ancora sugli scudi Cacciuto, che prova il blitz dalle parti di Rosso, che si salva con un intervento di istinto. Il raddoppio arriva soltanto allo scadere, con Milia che risolve per i suoi un'azione di mischia, segnando da pochi passi.

Splende il sereno anche in casa Andromeda, che batte con una rimonta da applausi il Vecchio Borgo Sant'Elia: partita bella e scoppiettante, con tanti colpi di scena e continui capovolgimenti di fronte. I padroni di casa puntano forte sullo scatenatissimo Olla, ma il primo vero pericolo del match parte dai piedi di Gioi che fa tremare il palo della porta difesa da Angioni. A sbloccare la gara è il più classico degli episodi: disattenzione fra Massa e Angioni, con la palla che termina in fondo al sacco per il vantaggio, decisamente rocambolesco, dei cagliaritani. Al 35', il Vecchio Borgo raddoppia con Casula. L'Andromeda non ci sta e reagisce immediatamente con Demuro, poco prima del riposo però poi Casula lascia i locali in inferiorità numerica. La ripresa vede una buona Andromeda, che si propone in attacco con convinzione: buona occasione per Olla, ma il pari arriva solo poco dopo, su incursione di Farci, che trasforma in oro colato un cross di Asunis. L'Andromeda a questo punto ci crede e guarda con fiducia al sorpasso, con la partita che entra nel vivo: al minuto 22' perla di Demuro che dal limite sforna una prodezza con una conclusione di prima intenzione che non lascia scampo a Granada. I toni agonistici salgono esponenzialmente: Andrea Casula e Mascia guadagnano anzitempo gli spogliatoi, ma la proverbiale caparbietà dei cagliaritani anima le ultime fasi dell'incontro: Floris ha la palla giusta per il pari ma fallisce il calcio di rigore; stessa sorte spetterà a Casula poco dopo. Il match si chiude con la staffilata finale di Demuro, con la palla che si infila all'angolino alto e regala un roboante 4 a 2 finale ai giallo-neri e la personalissima tripletta all'attaccante.
Primo sorriso per l'Orrolese, che alla quinta giornata centra finalmente la vittoria, battendo per 4 a 2 il Gonnosfanadiga di Incani, che parte piuttosto bene, palla gol in avvio per Serpi, ma subisce il gol al 10', quando Timpanaro fa partire una conclusione carica di veleno che si insacca alle spalle di Petucco. Lo stesso Timpanaro si ripete alla mezz'ora, poi è Pisano a complicare terribilmente le cose per i bianco-verdi con uno sfortunatissimo autogol. Nella ripresa si assiste al ritorno dei medio-campidanesi, in gol con Pinna, dopo 10', direttamente su calcio di rigore; passano cinque minuti e Serpi accorcia ancora le distanze, rimettendo tutto in bilico. Da quel momento in poi, le squadre si affrontano senza esclusioni di colpi: botta e risposta tra Carvalho, per gli ospiti, e Vaccargiu, bravo e provvidenziale Uccheddu nella circostanza. Il Gonnos a quel punto prova il tutto per tutto, lasciando un po' di campo agli ospiti, che ne approfittano con lo scatenatissimo Timpanaro, autore di una tripletta.
Si chiude in parità, a reti inviolate, anche il confronto tra il Sant'Elena e la Monteponi: punti importanti in palio in chiave salvezza, con gli ospiti che resistono e alla fine dei giochi tornano a casa con un risultato importante, utile soprattutto per il morale, più che per la classifica. I minerari si propongono per primi, con Demele che da ottima posizione fallisce l'occasione per sbloccare il punteggio; il Sant'Elena si difende con ordine e quando riesce a ripartire in velocità fa male; replica di Perinozzi, ma per lui arriva soltanto un palo. La partita vive di continui capovolgimenti di fronte: Marongiu chiama alla prodezza Aramu, che chiude tutto in angolo; ancora Monteponi protagonista in avanti con Flumini, che colpisce una clamorosa traversa. Nella ripresa i ritmi calano; in casa della Monteponi le cose si complicano in seguito all'espulsione rimediata da Demontis; gli ospiti riescono tuttavia a tenere bene il campo, rischiando solo all'ultimo sul tentativo di Impera che per poco non beffa Rubbiani.
 

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone A