Il vice-presidente: Col Budoni serve una vittoria
L'Arzachena alza la voce, Altana: «Penalizzati dagli arbitri, ci mancano almeno 5 punti»
Il derby col Budoni in vista e una vittoria da ritrovare per dimenticare l’amarezza per la sconfitta di Anzio e allontanare i brutti pensieri. Perché l’Arzachena non vuole ancora credere che ha un problema con gli arbitri. Prima di Natale la direzione di gara con l’Ostiamare ha privato gli smeraldini di una vittoria, domenica scorsa il rigore contro e l’espulsione di Palazzo è stato il là per la rimonta dei laziali sotto 1-0 al termine del primo tempo e poi vittoriosi 3-1. Il giovane vice-presidente Davide Altana alza la voce: «In quattro anni che sono in società non avevo mai visto così tanti torti arbitrali contro l’Arzachena, ci mancano almeno 5 punti. Sono troppi gli errori e in categorie come la serie D, dove regna l’equilibrio, gli arbitri vogliono rendersi protagonisti e condizionano troppo l’andamento delle partite e il campionato delle squadre».
Ad Anzio oltre al danno la beffa
«Proprio così, Palazzo è stato espulso e non potrà giocare contro il Budoni, Bonacquisti ha subito fallo e per aver spostato la palla di un metro mentre riprendeva il gioco è stato ammonito ed era in diffida. Ma è l’atteggiamento che hanno nei confronti dei nostri giocatori che fa pensare, io dico che probabilmente paghiamo il concitato dopo-gara che c’è stato nella sfida contro la Sarnese»
L’Arzachena è comunque 4 punti sopra la zona playout
«Ma potevamo stare più tranquilli e invece siamo qui a soffrire tanto. Se avessimo avuto 5 punti in più potevamo a quest’ora guardare anche oltre la salvezza. D’altronde, l’anno scorso il Budoni partì per salvarsi e poi riuscì a qualificarsi per i playoff, così come ho visto squadre costruite per vincere e poi retrocedere, vedi il Tavolara due anni fa o il Monterotondo e il Bacoli l’anno scorso. Noi siamo in linea con l’obiettivo iniziale, la stagione era partita con qualche timore visto che siamo stati costretti ad abbandonare il progetto con Virgilio Perra. Ma il direttore Antonello Zucchi ha fatto un buon lavoro nella costruzione della squadra e poi il resto lo sta facendo il tecnico Raffaele Cerbone sul campo. Dobbiamo continuare su questa linea tracciata dal presidente Tonino Ragnedda e dalla società»
Una linea che vi vede perseguire la politica dei giovani
«Sì, è così. Siamo molto contenti del settore giovanile e dell’ottimo lavoro che sta facendo il nostro responsabile Oscar Erriu insieme a quello di tutti i tecnici delle squadre giovanili che preparano i futuri giocatori della prima squadra. Uno di questi, Samuele Spano, è riuscito ad andare al Pescara, ora ci sono Matteo Spina e Marco Aiana sulla strada giusta per affermarsi, noi vogliamo poter schierare quanti più giocatori possibili che provengano dal nostro vivaio»
Intanto la collaborazione col Pescara si sta rafforzando
«Merito di Antonello Zucchi che è in stretto contatto con il loro coordinatore del settore giovanile Ferdinando Ruffini, una collaborazione che si è rinforzata anche con l’arrivo di Matteo Salvini dalla Primavera del Pescara. Loro poi si stanno appoggiando a noi anche per un’azione di scouting di giocatori in Sardegna e a breve ci saranno altre novità importanti. Stiamo facendo ciò che non ci è riuscito con un altro club di serie A come il Chievo»
Ma Arzachena può ambire alla Lega Pro?
«Le potenzialità ci sono ma questo non è il periodo giusto per un programma così ambizioso, forse quattro o cinque anni fa sì. Noi siamo una società che progetta a medio e lungo termine col settore giovanile ma con la prima squadra dobbiamo vedere anno per anno anche in base al sostegno che possono garantirci i nostri sponsor, da quelli storici quali Sardegna Resort e Vigne Surrau, agli ultimi arrivati come Billionaire»
Come è nata la sponsorizzazione della società di Flavio Briatore?
«Non è una novità assoluta. Paolo Azara, che è l’amministratore delegato della società di Briatore, già da anni ci dà una enorme mano dandoci gli alloggi per i ragazzi che non sono di Arzachena, quest’anno diciamo che c’è stato un contributo più importante. Certo, se Briatore volesse investire di più nel calcio si potrebbe sognare perché noi non vogliamo fare il passo più lungo della gamba, già a dicembre dello scorso campionato fummo costretti a fare dietrofront per non compromettere la stagione»
Come arrivate alla sfida contro il Budoni?
«Con alcune defezioni importanti. Palazzo, Bonacquisti e Federico Melis non ci saranno per squalifica ma rientra Cappai e poi in difesa e a centrocampo possiamo contare su Fabio Rossi e Mirko Delrio. Siamo però fiduciosi, il Budoni sta facendo bene e ci precede in classifica ma contro il Real Hyria ha faticato un po’ e noi in casa dobbiamo vincere. Sarà una bella gara e corretta»
Figos e Cappai finalmente insieme là davanti
«Siamo curiosi e ansiosi di vederli all’opera al massimo delle loro potenzialità. Penso che una coppia di attaccanti così in pochi se lo possano permettere poi, col rientro che c’è stato di Mastinu, dovremmo poterci esprimere al massimo nel girone di ritorno. Noi abbiamo fiducia in questa rosa, infatti sul mercato di dicembre siamo intervenuti poco»
Un giudizio sulle altre squadre sarde?
«La Torres sta meritando il primo posto e vincerà il campionato; il Sant’Elia spero agganci i playout e si salvi come ha fatto l’anno scorso; il Selargius ha un bel gruppo e farà i punti per salvarsi; il Porto Torres invece non mi aspettavo che faticasse così tanto, psicologicamente sembra bloccato e avrebbe bisogno di una vittoria convincente per allontanare la paura»