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L'Arzachena prova a regalarsi il sogno playoff ma poi Ruzittu nega all'Olbia la vittoria nel derby
Gara intensa, i bianchi pericolosi nella ripresa

L'Arzachena prova a regalarsi il sogno playoff ma poi Ruzittu nega all'Olbia la vittoria nel derby

La cornice messa al derby era stupenda: sole splendente, pubblico delle grandi occasioni e i playoff da raggiungere per l'Arzachena e da conservare per l'Olbia. Al Biagio Pirina è mancato solo il gol - al contrario della sfida al Nespoli condita da sei reti - in una gara dall'alta posta in palio per le due squadre galluresi come mai non si era vista ancora in serie D e capace di catalizzare l'attenzione di 800 tifosi che hanno preferito inseguire il sogno degli spareggi che farsi la prima giornata di mare della stagione.

L'occasione di Mastinu (Olbia) sventata da Ruzittu (Arzachena) I ragazzi guidati da Giorico e Biagioni hanno confermato i grandi pregi e i pochi difetti ma, soprattutto, una condizione atletica invidiabile correndo per 90' sotto una calura che sfiorava i 30 gradi. Lo 0-0 accontenta i bianchi che mantengono il terzo posto e lascia l'amaro in bocca agli smeraldini che volevano trasformare la già grande stagione in qualcosa di irripetibile. La gara è stata equilibrata e ben giocata con la cura di ogni dettaglio da parte dei tecnici, nella ripresa l'Olbia ha avuto più occasioni, clamorosa quella dell'ex Mastinu a 6' dal termine (colpo di testa a botta sicura) sventata da campione da Ruzittu, ma in precedenza l'Arzachena avrebbe potuto far proprio il match sul missile di Branicki un pelo sopra la traversa. 

 

Formazioni. Giorico non può disporre di Delrio squalificato e di Schioppa, in panchina a far numero, ma recupera in difesa Busatto che fa coppia con Rossi mentre i terzini Atzei e Dedola completano la linea a quattro davanti al portiere Ruzittu, a centrocampo Bonacquisti e Manzini sono in mediana, sulla trequarti giostrano Spina, Spano e Cicino dietro il possente Branicki. Biagioni deve fare a meno del capitano Molino e perciò schiera in attacco, a sinistra, l'ex Moro mentre l'altro ex Mastinu è a destra con Khalì al centro del tridente; in porta c'è Saraò dietro a Doddo, Peana, Miceli e De Cicco, a centrocampo il terzo ex di giornata Steri con Brenci e Falasca interni vista l'assenza di Franzese.

 

Primo tempo. L'Arzachena parte aggressiva e sfrutta il lato sinistro con i guizzi di Cicino e le sovrapposizioni di Dedola, l'Olbia controlla la spinta avversaria e quando Saraò arpiona la palla subito cerca lo scatto di Mastinu con rilanci precisi. Le prime entrate dure di Peana su Cicino e Atzei su Moro fanno capire a chi è in tribuna che il derby non dà spazio a chi usa il fioretto.

Il fallo di Branicki su Steri e la reazione del polacco all'ammonizione

Perciò, l'arbitro Volpi è costretto a sventolare subito i cartellini: il primo, al 4', se lo becca Branicki innervosito dal gomito alto di Steri, lo travolge e salterà l'ultima gara col Fondi. Il clima è già rovente non certo per colpa del sole, passano 2' ed è Peana a vedersi sventolato il giallo per il fallo dal limite su Spano, il sinistro su punizione di Manzini è alto sulla traversa. I bianchi guadagnano campo col fraseggio, i biancoverdi questa volta in maglia rossoblù riconquistano metri con il rompighiaccio Branicki. Moro e Mastinu si fanno apprezzare per i deliziosi dribbling in fascia, poi i due combinano all'11 quando il veneziano batte la punizione dalla trequarti sinistra e il sassarese tenta la girata in porta col piatto sinistro senza inquadrare lo specchio di porta. La prima parata arriva al 13' ed è Saraò a dover fermare in due tempi il sinistro in corsa di Spano. Sul ribaltamento di fronte Ruzittu blocca il traversone di Mastinu, da destra per Moro, controllato col corpo dall'attento Atzei. Al 15' bella l'iniziativa di Dedola a sinistra che rientra per calciare in porta di destro, Saraò si distende e para ma non trattiene però è lesto a riprendersi la sfera prima dell'arrivo di Branicki. L'Arzachena insiste, 1' dopo Busatto sventaglia su Atzei che, di testa, prolunga per l'inserimento di Spina, bravo a controllare in corsa ma poi cade sull'incrocio con Miceli, l'arbitro Volpi lascia correre e Saraò può rinviare. L'Olbia è pericolosa quando la palla è sui piedi raffinati di Moro e Mastinu ma non trova l'affondo perché Khalì è ben arginato da Busatto e Rossi, dall'altra parte Branicki arretra a prender palla di testa e Spano può agire sulla trequarti centrale con più libertà, suo il destro al 19' a metà strada tra una conclusione in porta e un involontario servizio per Cicino. Il bomber di casa è bravo al 22' ad accentrarsi in dribbling e verticalizzare per Spano che calcia in diagonale anche se pescato in offside. La squadra di Biagioni non sta certo a guardare e Brenci al 24' prova la sberla dai 25 metri alta sulla traversa. Fa tutto bene l'Arzachena al 26' quando Bonacquisti trova largo Atzei ma il cross immediato del terzino e fuori misura per Branicki e Cicino. Pericolosi 1' dopo i rossoblù con il tiro di Branicki rimpallato da Steri, la palla si impenna Spina si infila ma, trovandosi spalle alla porta, il suo colpo di testa è fuori misura. Si vede finalmente Khalì al 28' bravo ad incunearsi in area ma il cross pericoloso trova Mastinu un attimo in ritardo per l'impatto. Sull'altro fronte Cicino cerca un ultimo passaggio per Branicki anziché calciare una volta arrivato al limite dei sedici metri, grande il disappunto della tifoseria di casa che chiede al bomber di calciare in porta. La gara non dà respiro, Volpi estrae a ripetizioni i cartellini sanzionando gli interventi di Doddo e Bonacquisti. L'Olbia non sfrutta al meglio il contropiede di Mastinu, veloce al 36' nel rubare palla a Manzini a centrocampo ma poi costretto a servire Khalì che fa il taglio centrale portando gli avversari nel suo spazio di competenza, l'azione sfuma per la chiusura di Busatto. Biagioni vuole velocità nel giro palla, poi sulle fasce ci pensano Mastinu e Moro ad inventare. I due confezionano una buona iniziativa costringendo Atzei alla chiusura in angolo, gli spintoni in area prima dell'esecuzione di Moro dalla bandierina portano al giallo anche per Cicino. Rischia grosso Peana al 43' quando stende da dietro Spano, l'arbitro Volpi si ricorda di aver già ammonito il capitano dei bianchi e si limita a fischiare il fallo senza sanzionarlo col cartellino. Quando si entra nel 45' l'Olbia sfiora la marcatura: prima è Mastinu a verticalizzare con un colpo di genio per Khalì chiuso da Busatto in angolo con l'aiuto di Ruzittu, sugli sviluppi del corner battuto da Falasca Mastinu prolunga la palla che Brenci spedisce in rete ma l'arbitro annulla su precisa segnalazione del primo assistente Stefano Madeddu di Ozieri sempre attento e concentrato. Si va al riposo col nulla di fatto per le marcature ma con le due squadre che confermano che il pareggio è il male peggiore per entrambe.

La tribuna affollata dai tifosi dell'Arzachena e i distinti occupati dai tifosi dell'Olbia e neutrali

Secondo tempo. La ripresa viene aperta con un pezzo di bravura del talentuoso Mastinu che, al 2', riceve palla da De Cicco e quasi da fermo scaglia un potente sinistro dai trenta metri con la palla che dà l'illusione del gol perché si abbassa improvvisamente finendo la corsa nella rete sopra la traversa. L'Arzachena risponde con due punizioni di Manzini, quella laterale al 3' viene respinta da Brenci, quella centrale al 5' viene spedita dall'ex torresino alta sulla traversa. Brivido per i tifosi di casa e rammarico per quelli ospiti al 9' quando Mastinu prende il tempo a Rossi e fa sponda aerea per Khalì, il senegalese arriva in corsa tutto solo di fronte a Ruzittu che tenta di superare con un pallonetto di sinistro fuori misura. Mani nei capelli per Biagioni che fiutava il vantaggio. Passato il pericolo le due difese tornano protagoniste non concedendo spazi agli attacchi avversari. Giorico al 14' prova a smuovere le acque, toglie il poco propositivo Spina ed inserisce Guberti che si piazza in difesa e fa scalare sulla trequarti destra l'energico Atzei.

Il tentativo di Giuseppe Mastinu in rovesciata, a gara finita poi si toglie la maschera

Da dimenticare la punizione calciata da Mastinu al 15'. Spettacolare, invece, la rovesciata che esibisce al 17' senza però inquadrare lo specchio della porta difesa da Ruzittu. L'Arzachena pareggia il conto delle occasioni al 24’ quando Cicino lavora una bella palla a sinistra e la gira in area, Peana respinge, Dedola ci mette la schiena e prolunga per Branicki, il gigante di Varsavia - un metro dentro l'area di rigore - senza fare un rimbalzo alla palla calcia di collo pieno con la sfera che passa un pelo alta sulla traversa, Saraò graziato. Gli affondi non mancano nemmeno quando la metà della ripresa è passata. Bravo Busatto a chiudere su Khalì al 26' lanciato a rete dalla pennellata di Moro. Ancora si rammarica l'Arzachena al 27' quando Cicino costringe al fallo d'ammonizione De Cicco sulla destra, Manzini mette la palla tesa in area, Brenci la tocca di testa mettendo fuori causa il liberissimo Bonacquisti. Biagioni allora dice che la gara di Khalì termina qui e chiama in causa il fresco Budroni. Che, al 28', costringe Rossi alla chiusura sul tocco morbido in profondità di Moro. L'ex biancoverde al 29' calcia in area un corner corto, svetta Dedola, sulla respinta si avventa De Cicco che lascia partire un fendente di sinistro al volo respinto coi pugni da Ruzittu sempre in posizione. Sull'azione seguente Atzei strozza la conclusione dal limite. Il caldo incessante fa diminuire le energie, gli spazi crescono ed è per questo che al 32' Giorico tenta la carta Fideli ridisegnando la squadra col 4-4-2: fuori il difensore Rossi, accentra Dedola e arretra Atzei a sinistra, l'ex Tavolara invece si piazza nella corsia mancina di centrocampo con Spano a destra mentre Cicino va ad affiancarsi a Branicki. Soluzione potenzialmente ottima solo che il gioco è passato nelle mani dell'Olbia. Che al 34’ sfiora ancora il vantaggio: l'azione è bella ed in velocità con Moro che vede la sovrapposizione di De Cicco, cross del terzino respinto di testa da Dedola, sulla palla si avventa Brenci che calcia dal limite in diagonale facendo la barba al palo. Timida protesta di Budroni al 35' che cade in area sulla protezione della palla di Busatto in attesa dell'uscita di Ruzittu. Gara apertissima. L'Arzachena si arena al limite dell'area avversaria, l'Olbia sembra avere un pizzico di benzina in più e prova l'affondo definitivo. Al 37' è troppo in profondità - anche per il tocco di Busatto - il passaggio di Mastinu per lo scatto di Moro. L'Olbia sembra trovare la chiave giusta per sbloccare l'incontro al 39', Steri ferma in scivolata l'uscita ardita di Dedola e poi crossa prontamente da destra a centroarea per la testa di Mastinu, palla ad incrociare e destinata all'angolino, Ruzittu fa un balzo felino e in allungo devia la palla evitando il gol. Mister Biagioni prima impreca per il mancato gol e poi applaude alla prodezza del portiere avversario. Giorico tenta la carta finale, al 42' toglie l'ultimo centrale di ruolo in difesa, Busatto, ed inserisce Milia arretrando Bonacquisti. Moro fa a tempo a chiamare Ruzittu alla parata a terra e poi lascia il campo a Masia non prima di essersi preso la sua razione di fischi da parte dei suoi ex tifosi. Nei 3' di recupero Branicki prova a caricare i suoi per l'ultimissimo assalto ma non accade più nulla fino al triplice fischio. Il punto serve poco all'Arzachena se non a tenerla aritmeticamente in corsa per il quinto posto (deve però vincere a Fondi, il San Cesareo perdere con il Cynthia e l'Ostia non andare oltre il pari con l'Astrea) che sarebbe tanta roba per chi doveva faticare a salvarsi e mai è stata invischiata nella zona playout. L'Olbia, invece, deve battere la Lupa Castelli per saltare il primo turno dei playoff e agganciare i neo-promossi in serie C al primo posto della classifica del girone di ritorno.

Il tecnico Giorico saluta Masia e Moro, il collega Biagioni si complimenta con Cicino e Branicki

ARZACHENA: Ruzittu, Atzei, Dedola, Bonacquisti, Busatto (42’ st Milia), Rossi (32’ st Fideli), Spina (14’ st Guberti), Manzini, Cicino, Branicki, Spano. A disp. Raso, Schioppa, Luciano, Masala, Giordano, Gueli. All. Mauro Giorico

OLBIA 1905: Saraò, Doddo, De Cicco, Steri, Peana, Miceli, Brenci, Falasca (44’ st Masia), Khalifa (27’ st Budroni), Moro (46’ st Malesa), Mastinu. A disp. Deiana, Mamadou, Mbella, Negrean, Varrucciu, Ortega. All. Oberdan Biagioni

ARBITRO: Volpi di Arezzo

NOTE: Ammoniti: Branicki, Peana, Doddo, Bonacquisti, Cicino, De Cicco, Miceli, Budroni. Angoli: 0-5. Recupero: 0’ + 3’. Spettatori: 800 circa.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2014/2015
Tags:
Sardegna
16 Ritorno
Girone G