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Mauro Giorico allenatore Arzachena
Il tecnico: «Contenti di aver battuto l'Aquila ma ora tre gare dure»

L'Arzachena si gode la vetta, Giorico: «Vogliamo stare lassù il più possibile e centrare i playoff»

Cinque giornate e primo posto solitario in classifica con 13 punti. Meglio di un anno fa quando alla quinta giornata la sconfitta contro la Flaminia lasciò l'Arzachena ferma a quota 10 e fece balzare in testa l'Ostia Mare. Gli smeraldini si confermano ai vertici e si migliorano facendo il pieno di autostima dopo aver battuto una delle favorite alla vittoria finale come L'Aquila ora distante 7 lunghezze dagli smeraldini. «Ci fa piacere aver battuto una delle squadre blasonate del girone - dice il tecnico Mauro Giorico - siamo contenti di essere in vetta ma teniamo i piedi ben piantati a terra perché ci aspetta un trittico di gare davvero duro, Monterosi e Rieti in trasferta, Ostia in casa».

 

Contro L'Aquila avete superato il primo vero esame di maturità di questa stagione

«Sapevamo di incontrare una squadra costruita per vincere e lo ha dimostrato vedendo le caratteristiche dei giocatori che ha schierato ad Arzachena. Però li abbiamo tenuti bene, concedendo loro di giocare la palla fino alla nostra metà campo, col modulo 3-4-3 veniva male pressarli alti. Il primo tempo è stato equilibrato con qualche ripartenza nostra abbastanza ficcante di Andrea Sanna che si è divorato un gol e poi ha costretto il loro portiere ad una parata eccezionale. Nella ripresa abbiamo sbloccato il risultato, siamo arretrati leggermente e concesso un'occasione perché posizionati male, da quella azione c'è stato il loro gol con una deviazione che ha beffato Ruzittu. Subito dopo, però, abbiamo realizzato il 2-1, a quel punto ho tolto Guaita e poi Sanna, per crampi, perciò eravamo senza punti di riferimento davanti, abbiamo sofferto senza però concedere granché. Anzi, abbiamo avuto due occasioni, la prima con Bonacquisti che ha recuperato palla e messo Nuvoli di fronte al portiere per calciare a botta sicura, un loro giocatore ha tolto la palla dalla linea di porta, la seconda con Alfano che si è divorato il gol che avrebbe potuto arrotondare il punteggio»

Il primato non è una novità per l'Arzachena ma confermarsi ai vertici è sempre complicato

«Ci sono squadre che puntano senza mezzi termini a vincere il campionato e hanno speso anche tanto mentre noi non disponiamo delle stesse cifre economiche. Già lo scorso anno, a dicembre, avremmo potuto ampliare la rosa, non è stato fatto perché in questa società si cerca di portare avanti la stagione col budget prefissato. L'Arzachena è una squadra importante, l'organico è sulla falsariga quello dello scorso anno, ampliato da due o tre innesti di qualità tecniche. Ci stiamo ripetendo sulla falsariga della stagione scorsa con l'obiettivo di stare più possibile lassù e centrare i playoff a fine anno. Ogni campionato, però, è diverso dagli altri, pian piano sto cercando di convincere i ragazzi che possono starci nel gruppo delle migliori e ambire ai piani alti della classifica. Senza fare voli pindarici ce la possiamo giocare con tutti e non portiamo sconfitti con nessuno. Per il momento sta andando non bene ma benissimo, ora vorremmo che si vada avanti in questo modo, sempre sperando di non capitare tra squalifiche o infortuni perché come organico, e parlo degli adulti, siamo un po' contati»

L'assenza di Branicki sta passando inosservata, merito di una rosa allargata?

«Questo è vero, ma se andiamo a contare il numero adulti siamo ancora pochi. Spero che la società faccia qualcosa perché alla lunga certe emergenze si possono pagare, un piccolo ampliamento me lo auspico. Se poi in rosa ci sono giocatori duttili e c'è la possibilità di utilizzarli in ruoli diversi tanto meglio per un allenatore»

La società e il diesse Zucchi sono pronti ad intervenire?

«La società è sempre attenta a non intaccare le casse per portare avanti questo campionato con il budget prefissato, è chiaro che con l'assenza di Orlandi e con Branicki che, tra infortuni e le tre giornate di squalifica mancherà di fatto due mesi, non siamo più in dieci "senior" ma bensì in otto. C'è la massima disponibilità dei giocatori di ricoprire diversi ruoli ma la coperta è corta, ampliare la rosa non sarebbe male. Il diesse Zucchi è sempre in moto, ha la visione completa della situazione e si sta adoperando per vedere se sarà possibile fare qualcosa. Sul fronte fuoriquota c'è invece un'ampia scelta a parte Oggiano ancora ai box per un problema avuto in preparazione che si è riacutizzato quando è tornato in campo, sono arrivati Mithra e De Masi e sta recuperando Petrone che domenica ha giocato. Sui giovani, al momento, non c'è problema di scelta»

In questo ruolino di marcia il rammarico nell'unico pareggio fatto, in trasferta col Trestina?

«Non era una gara facile, avremmo potuto capitalizzare meglio qualche occasione se fossimo stati più precisi, il campo aveva l'erba alta 10 centimetri che non si addice alle nostre caratteristiche. Abbiamo affrontato una squadra fisica, che ci ha concesso poco ma in quel poco li abbiamo messi in crisi, lì saremmo dovuti essere bravi a realizzare il gol. Il Trestina è una squadra che in casa si farà rispettare e abbiamo accettato di buon grado la spartizione punti per dare continuità ai risultati»

È stata l'unica gara in cui bomber Sanna non ha fatto gol mentre domenica ha steso L'Aquila

«Andrea è entrato in condizione da subito ed è il capocannoniere del girone con 5 reti. Lo conosciamo, se sta bene è una garanzia, quando gli arrivano situazioni favorevoli, come quelle di domenica, è facile che vada a segno. Dirò di più, poteva farne anche quattro ma i due gol sono stati sufficienti per vincere. Lì davanti, se riceve palloni coi tempi giusti e i modi giusti, fa sentire la sua presenza, per questa categoria è un lusso. Non ha avuto la fortuna di continuare l'esperienza fatta in Lega Pro col Savona ma come qualità tecniche e umane non si discute»

Con il gol incassato siete la seconda difesa, altro dato importante di questo primato

«Stiamo concedendo poco, domenica abbiamo subito un gol per una deviazione, col Latte Dolce c'è stata la scivolata di Brack in occasione del gol di Scognamillo. Per il resto, laddove non arriva la squadra a difendere la porta, ci pensa Ruzittu, siamo consapevoli di avere un ottimo portiere, Marco sa il fatto suo, ci darà una grossa mano in tutto il campionato»  

Domenica in trasferta col Monterosi, un altro bel test contro una matricola ambiziosa

«Affrontiamo una gran bella squadra che ha un organico nutrito con giocatori importanti come Pippi, Fanasca, Piro, Baylon, Costantini, punterà sicuramente ad arrivare in alto e non inganni l'attuale classifica perché hanno già affrontato L'Aqulia, Rieti e Ostia. La squadra sta bene, ha fiducia ed è col morale alto, è un campo tosto ma sono fiducioso, cercheremo di portare a casa i tre punti, se non ci riusciremo vuol dire che saranno stati più bravi loro. Ma non partiamo battuti, la mentalità è quella di giocare la gara contro tutti, sarà importante anche fare almeno un punto per muovere la classifica e tenere la squadra imbattuta perché poi abbiamo Ostia e Rieti, altre sfide molto impegnative che dovremo affrontare con qualche defezione, vedi Branicki» 

Terzo anno all'Arzachena, è l'esperienza più longeva di Giorico in carriera

«È vero, ma si sta mantenendo ciò che mi proposero fin dal primo anno in cui venni chiamato. Ci siamo trovati bene insieme e i risultati finora ci hanno dato ragione. La società è seria e può portare avanti il progetto di crescere, mantenendo un'intelaiatura e facendo poi degli innesti mirati. Tuttora ci sono molti giocatori coi quali ho iniziato l'avventura tre anni fa, la rosa dello scorso anno è per 12/20esimi la stessa. Per tutti credo che parlino i risultati, in estate non vedevo i motivi per cambiare e anche per la società non dare continuità al lavoro fatto era rischioso, a me piacciono le sfide e sono sicuro di avere un organico superiore allo scorso anno, dobbiamo solo pensare in positivo per rimanere nel gruppo importante di questo girone, poi dipenderà da noi, da quello che la squadra riuscirà a dare e dall'entusiasmo che ci metteremo tutti per fare un ottimo campionato»

C'è un giocatore che avrebbe voluto in questi anni in serie D e non è arrivato?

«Su tutti dico Matteo Tedde, un giocatore che sta facendo benissimo in Eccellenza e avrebbe potuto dare qualcosa di importante anche in serie D. Venne con me a Olbia quando vincemmo il campionato, lo chiamai ad Arzachena ma mi disse di no, ha trovato sistemazione a 20' da casa e dall'attività lavorativa» 

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2016/2017
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Sardegna
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