Il commento alla giornata di C1
L'Asso riprendere a vincere, ma Delfino e Santadi non mollano
La prima di ritorno di C1 ci regala l'allungo delle prime tre ed una classifica che inizia a somigliare all'ultimo chilometro di una tappa del giro d'Italia. L'Asso resta in fuga, mantenendo inalterato il vantaggio sulla Delfino. Il Santadi tiene il passo di quest'ultima, mentre le ulteriori inseguitrici rallentano ed il gruppo si sfilaccia.
Proprio la vittoria dell'Asso è forse la più significativa. E perchè arriva su un campo non facile, contro la Mediterranea, terza della classe, e perchè arriva dopo un "digiuno" durato tre gare ufficiali (poche per chiunque, tranne per chi finora aveva sempre vinto): il pari dell'ultima di andata e dei quarti di Coppa, e la sconfitta in semifinale (ancora Coppa Italia). Fin troppo facile sovrapporre i risultati con il foglio delle assenze di Mariano Tallaferro e Oscar Rugama; elementare constatare che, senza quei due, i marziani son tornati sulla terra. Ma proprio la gara di sabato ha mostrato qualcosa di nuovo: una squadra che gioca bene (forse persino meglio di quando è al completo), fa girare la palla veloce, mette in campo una manovra più corale ed organica. Certo, Gigi Asquer e Marco Spanu hanno dovuto fare gli straordinari, restando in campo quasi sempre (e siglando tutte le reti), ma, paradossalmente, con le assenza dei due fuoriclasse la squadra ci ha guadagnato in estetica.
Per completare il report sulla gara del PalaConi è d'uopo sottolineare la prova comunque buona di una Mediterranea non fortunata, che ha subito l'espulsione del portiere proprio nel momento in cui, sotto per uno a zero, stava producendo il massimo sforzo per acciuffare il pari. Ed evidenziare anche la bellissima iniziativa degli ospiti, che hanno organizzato presso l'Asso Cafè restaurant, ed insieme a Francesco Agus del Città i Sestu, il terzo tempo della gara, invitando non solo gli avversari ma anche, per l'appunto, Città di Sestu e Cagliari (reduci dal derby). Complimenti.
Dietro l'Asso volano i delfini. La squadra di Piccoi, fresca conquistatrice della Coppa Italia regionale, non ha mostrato nessun segno di appagamento, liquindando in modo netto e perentorio la Marina. Un cinque a zero tondo tondo che conforta la tesi sull'evoluzione della Delfino: sempre più matura e cinica, sempre meno pigra e dipendente dai tre o quattro fuoriclasse che dominano la scena (le reti del giovane Versace e del "vecchietto" Caput ne son la riprova).
Nè si arresta la marcia del Sulcis calcio a 5, che fra le mura amiche domina l'Athena Orsitano e si scrolla di dosso la compagnia della Mediterranea. La gara di Santadi è durata di fatto un tempo. Tre gol consecutivi nella ripresa l'hanno spaccata in due, indicando la strada degli spogliatoi agli ospiti (i quali, almeno mentalmente, l'hanno imboccata subito). Con il recupero degli elementi più importanti (vedi Etzi), la squadra di Catta riprende a far paura, ed il duello con la Delfino appare appassionante. Difficile ad oggi ipotizzare che una stacchi l'altra (conditio sine qua non perchè non si giochino i playoff). Più facile pensare che, come pescecani affamati, le due possano attendere un passo falso dell'Asso a bordo vasca.
Dietro le due inseguitrici, rallentano un po'tutte. Perde, come detto, la Mediterranea. Pareggia il Villaspeciosa, in casa, contro un Bingia Matta in lenta (ma costante) ripresa. Perde, e male, il Domus Chia, ricco di assenti ed imbottito di giovani, incappando in una giornato-no in un campo difficile come quello di Lanusei (per info e dettagli, chiedere al Santadi). Perde anche l'Athena Oristano, protagonista della serie (aperta) più negativa del momento: cinque sconfitte di seguito. Alla nona di andata gli uomini di Marcoli erano a due punti dal secondo posto, ora sono a tredici. Il recupero di Crobu appare auspicato come un'oasi nel deserto.
Tre punti sotto gli oristanesi, al momento, comincia la zona calda. Nella quale fa tre passi il Lanusei, zero la Marina, ed uno tutte le altre. Oltre a quello, già citato, del Bingia a Villaspeciosa (doppietta per il nonnetto Sanna), forse il punto più pesante è quello conquistato dall'Ichnos, nei minuti finali. Perchè ne toglie due al PmLab e perchè potrebbe essere il segnale che i sassaresi non si sono arresi, nonostante la zona playout sia cinque punti lontana. Sabato, al PalaConi, gli arancione si giocheranno (quasi) tutto contro la San Paolo.