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Ivan Cirinà, allenatore, Atletico Uri
Per i giallorossi 6° posto in campionato e finale di Coppa Italia

L'Atletico Uri divorzia da Ivan Cirinà: «Ringraziamo il tecnico, ha lavorato con competenza e grandi doti umane»

Dura solo un anno l'avventura di Ivan Cirinà alla guida dell’Atletico Uri. L’allenatore di Ossi e il club sassarese hanno deciso in maniera consensuale di dividersi. Ne dà la società giallorossa che, attraverso un comunicato ufficiale, «saluta e ringrazia il tecnico, e con lui il vice e preparatore atletico Pietro Mossa che, con competenza e grandi doti umane, hanno guidato il gruppo in questa annata calcistica, iniziata a fari spenti ma culminata con un onorevole sesto posto e un’importante gara di finale di Coppa Italia regionale. Il gruppo dirigenziale dell’Atletico Uri, supportato dall’entusiasmo dei tifosi, è già al lavoro per costruire la squadra che sarà ai nastri di partenza della stagione di Eccellenza 2017/18».

La stagione dell'Atletico Uri, che arrivava da una grande finale playoff come matricola nel campionato precedente, è stata contraddistinta dai risultati altalenanti. Se da un lato c'è stata la grande soddisfazione di essere arrivati alla finale di Coppa Italia, poi persa 2-1 contro il Tortolì, dall'altra c'è il mancato approdo nei playoff che era nelle possibilità della squadra. Che, però, molto spesso non ha potuto esprimere il massimo del suo potenziale dovendo patire l'infortunio del difensore Silvetti dopo 9 giornate, e poi altri intoppi dovuti alle assenze nei vari momenti della stagione di Chelo (chiamato a sostituire il capocannoniere Borrotzu e autore di 17 reti), Puddu, Tedde e Daniele Delogu. La squadra non ha mai preso un ritmo elevato e l'aver perso tre gare di fila contro La Palma, Taloro e Tortolì, nelle prime quattro trasferte di campionato, ha portato i giallorossi a staccarsi dai primi cinque posti e mettersi subito ad inseguire. La prima sconfitta in casa - contro il Ghilarza - cui ha fatto seguito il pareggio interno con la Ferrini e poi quello buono a Castiadas non ha permesso il rientro nella zona playoff che è sempre stata a tiro di Piras e compagni ma mai agguantata proprio per una mancanza di continuità di risultati, vedi le tre sconfitte esterne a Budoni, Orroli e Tonara a cavallo del giro di boa. A quel punto l'obiettivo diventava la Coppa Italia ma il Tortolì aveva deciso di lasciare le briciole agli avversari. Mister Cirinà ha sempre lavorato con impegno, proposto un buon calcio e portato avanti la politica di valorizzazione dei giovani. Il classe '99 Enrico Delogu ha conquistato la maglia azzurra e in porta, in un ruolo delicato, è stato schierato quasi sempre il '97 Sotgia. Positive le esperienze dei vari Milia, Pinna, Pulina, Onali, Erittu e Lupinu.

In questo articolo
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2016/2017
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