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Latte Dolce, Garau battezza il nuovo corso: «Scotto farà bene a Olbia, Paba è la scelta giusta»
Il portiere: Bella stagione ma la retrocessione...

Latte Dolce, Garau battezza il nuovo corso: «Scotto farà bene a Olbia, Paba è la scelta giusta»

«Come quando giochi una grande partita e perdi nei minuti di recupero con l'unico tiro in porta fatto dagli avversari». Così Pierpaolo Garau fotografa la bellissima stagione del Latte Dolce conclusasi con la sconfitta ai playout contro il Selargius e una retrocessione dalla serie D che è ancora dura da digerire. «C'è troppa delusione - continua il forte portiere sassarese - non ce l'aspettavamo un epilogo del genere dopo aver fatto 43 punti che non sono stati sufficienti a ottenere la salvezza diretta». Quei tre punti che sono mancati per mantenere la categoria possono essere cercati in tante partite ma il 31enne ex Ploaghe, Olbia e Nuorese osserva: «Se alla penultima giornata avessimo battuto il San Cesareo ora staremmo parlando d'altro, invece abbiamo incontrato la vice-capolista che ha giocato in contropiede e trovato due gol negli ultimi 15' di partita. Sembra incredibile ma è andata così, una squadra che ha speso 500mila euro ci ha affrontato stando chiusa in difesa. Per non parlare della sconfitta contro il Porto Torres quando era ancora una squadra al completo, tutte le nostre avversarie invece hanno incontrato i turritani che schieravano i giovani e anche quei tre punti poi hanno fatto la differenza».

 

Pierpaolo Garau, portiere sassarese classe 1993Resta la soddisfazione personale per una stagione disputata ad alti livelli?

«Ho fatto un bel campionato e, di questo, sono molto contento ma con la retrocessione tutte le buone prestazioni passano in secondo piano. Per me resta comunque una bellissima esperienza che andava fatta»

Come descrivere l'ambiente Latte Dolce?

«Favoloso, si sta alla grande. È una vera famiglia, ci sono dirigenti eccezionali e compagni di squadra come Delizos, Cocco e Usai coi quali sono cresciuto insieme. Vai al campo e trovi 200 bambini che si allenano, conosci genitori e incontri gli amici del quartiere. Poi avevamo un allenatore come Pierluigi Scotto che ci ha messo molto del suo per la crescita della squadra e della società»

Come vedi il passaggio di mister Scotto all'Olbia?

«Farà senz'altro molto bene, si meritava una piazza importante e una squadra di vertice. È preparatissimo e ci mette una passione e una voglia che ho riscontrato in pochi altri tecnici. A Olbia c'è un gruppo di giocatori molto forte, altri ne arriveranno e lui si prenderà delle belle soddisfazioni»

Il suo addio era inevitabile dopo sei stagioni, si è chiuso un ciclo?

«Se ci fossimo salvati non so che scelta avrebbe fatto perché non credo avesse terminato un ciclo. Il gruppo ha ancora tanto da dare, poi ci sono dei giovani davvero molto bravi e anche chi non sarà considerato più un fuoriquota per ragioni d'età può fare benissimo»

Il Latte Dolce ha reagito bene alla retrocessione e all'addio di Scotto prendendo in panchina Massimiliano Paba

«I nostri dirigenti respirano calcio da anni e già dopo una settimana dalla retrocessione ci hanno detto che avevano l'entusiasmo per ripartire in Eccellenza facendo una stagione da protagonista. Parole confermate poi dalla scelta di mister Paba che ha fatto un grande lavoro al Fertilia in questi anni e che è molto stimato»

Tornando alla gara persa 2-1 contro il Selargius, ci si aspettava un Latte Dolce più arrembante  

«Noi abbiamo dato il massimo come sempre ma la verità è che fisicamente eravamo già al limite dopo una stagione dispendiosa. Giocavamo con gli stessi "anziani" del gruppo per aver perso a gennaio Mura per lavoro e poi Ruggiu per infortunio, mister Scotto è stato bravo a tenere il gruppo unito e motivarlo fino alla fine»

Emiliano Melis poi ha conservato i colpi nella gara più importante della stagione

«Le sue grandi qualità non gliele ho scoperto certo nella gara dei playout. Mi ha fregato, sul rigore mi sono allungato e ho solo sfiorato la palla, la punizione è stata perfetta e imprendibile almeno per me, l'ha calciata bene sopra la barriera che ha pure saltato, io ho cercato anche di anticipare il movimento ma non ci sono arrivato. È stata dura da digerire la sconfitta ma il calcio è anche questo, bisogna ripartire subito»

E con quale squadra ripartirà Garau?

«La società intende riconfermare lo zoccolo duro ed è bello sapere che sei stimato. Vedremo»

Sono vere le voci di un interessamento del Ploaghe?

«Sì, sono stato contattato e anche lì ti fa piacere che una tua ex società ti cerchi perché vuol dire che hai lasciato un ottimo ricordo. Ma la priorità resta per il Latte Dolce anche se poi a 31 anni devo guardare al lavoro e alla famiglia»

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2013/2014
Tags:
Girone G
Intervista