Salta al contenuto principale
Antinori e Demuro tecnici della Juniores Sarda
Il Presidente Cadoni "Rappresenteremo la Sardegna, pretendo più partecipazione dalle società. Non vorrei dover applicare l'art.76 delle N.O.I.F"

Le rappresentative in campo, a Sa Rodia Juniores Allievi e Giovanissimi scaldano i motori, ma non tutti hanno risposto presente

Negli appunti tanti nomi. Tanti hanno risposto presente, molti no. Forse troppi per la magia che una convocazione in rappresentativa sarda potrebbe fare provare. Eppure la giornata soleggiata che ha ospitato il raduno d'esordio delle selezioni sarde giovanili si è aperta dopo una mattina uggiosa che attanagliava l'Isola. Proprio verso le 14 di ieri mercoledì 12 dicembre, come ad accogliere i ragazzi. Giovani calciatori giunti da tutta la Sardegna. Grossi gli sforzi per raggiungere Oristano schivando impegni di studio e lavoro. Il premio? Provare l'ebrezza di essere stati scelti. Riconosciuti meritevoli di provarci. Tentare d'indossare il prossimo Aprile la maglia della Nazionale Sarda giovanile di categoria al Torneo delle Regioni di Fiuggi. Quello targato 2019, al quale i tecnici Bebo Antinori, Antonello Lai e Manolo Costella vorrebbero presentarsi con il vestito più bello. Quello più elegante. La Rosa più rappresentativa del calcio giovanile dilettantistico di categoria da loro scelta fra mille difficoltà. Come quella di poter avere a disposizione, sempre, i ragazzi i cui nomi appuntano giornalmente nel loro taccuino.

Il primo raduno selettivo si è aperto  con la riunione flash delle 13.30. Nella sede della delegazione del comitato attigua al campo B del Tino Carta a Sa Rodia, quello che ospita gli Allievi. La presentazione dei tecnici, medici fisioterapisti, preparatori dei portieri e collaboratori che quest'anno faranno parte degli staff delle tre rappresentative. Un faccia a faccia con da una parte il Presidente Gianni Cadoni, Gigi Baranta, il segretario del CR Sardegna Antonello Madau e il decano Mario Dessì e gli staff al completo dall'altra. Parola d'ordine: "Indossare la maglia della Sardegna con educazione e fierezza", è l'impulso dato da Gianni Cadoni e da Gigi Baranta che introducendo i nomi degli staff ha rimarcato: "E' stato un primo raduno tribolato per le defezioni che abbiamo dovuto registrare. Vorrei non capitasse."

E si. Molte società infatti non hanno, per i motivi più vari, dato il via libera ai loro Juniores. Alcune fuori tempo massimo, suscitando il disappunto del coordinatore Baranta, al quale ha subito fatto seguito quello del Presidente Cadoni: "Cercherò di sensibilizzare le società a un tema a noi così caro. Perché trovo che si debba rispondere con onore alla chiamata della Figc sarda. Alla Rappresentativa. Lo dicono chiaramente le norme federali. (ndr. … Si rappresenta che la mancata partecipazione di un calciatore all'attività della Rappresentativa di Lega e Comitato Regionale, comporterà l'applicazione delle sanzioni previste dall'art.76 delle N.O.I.F). Le società sono obbligate a mandare i ragazzi. L'assenza deve essere motivata dal verificarsi di una seria impossibilità" Il numero uno della Lnd ha ritenuto di dover stimolare e sviluppare il lavoro delle società, i progetti e i programmi del Comitato, passando anche per la competizione targata Lnd, il Tdr. "Perché andare alla ricerca di migliori risultati oltremare è determinante ai fini della crescita del movimento isolano. Senza scordare quanto vestire quella maglia sia d'aiuto alla crescita dei ragazzi. Uno stimolo che maturi in loro una tenuta comportamentale e sportiva eccellente. Vestire la maglia della regione Sardegna deve essere un'ambizione da non precludere al giovane calciatore - ha commentato Cadoni nel salutare lo staff riunito - da sempre guardo alle selezioni con curiosità e piacere. Dall'inizio del mio mandato ho notato come in pochissimo tempo, non me le sarai mai aspettato, Bernardo Mereu in prima persona e Gigi Baranta responsabile delle Rappresentative hanno permesso che i ragazzi arrivassero al Tdr più disciplinati. Maturi. Qualche albergatore ci ha salutato con le lacrime agli occhi, contento di averci ospitato nella propria struttura. Un motivo di vanto, quanto il giocare bene. Non smetterò di sottolinearlo."

Il primo raduno è l'esordio stagionale. Racchiude una forte emozione. Molti i genitori (oltre che i dirigenti) accorsi incuriositi ad accompagnare i figli. I più giovani intimiditi e attenti. Il Presidente ha salutato personalmente tutti i ragazzi a centrocampo prima che iniziassero la seduta di allenamento nei tre campi deputati. Ribadendo i concetti espressi in riunione qualche minuto prima. Gli stessi tecnici, Antinori, Lai e Costella hanno premuto sul comportamento prima di tenere le loro sedute. Selezioni che sono andate avanti con alcuni esercizi di tecnica individuale abbinata all'atletizzazione a gruppi. E proseguite con la consueta partitella. I tecnici hanno schierato i ragazzi a loro disposizione seguendo ruoli e posizioni come da taccuino. Cercando di rispettare posizioni derivanti dall'utilizzo dei ragazzi nelle loro squadre di club. Senza però privarsi di provare qualche singolo in ruoli anche diversi. Così recita la prassi di queste gare selettive. Anche i portieri hanno lavorato con i preparatori. Un lavoro differenziato per capire la propensione e la qualità tecnica dei selezionati.

E' rimasto molto contento Bebo Antinori, rimarcando la brillantezza dei ragazzi avuti a disposizione in questo esordio stagionale. Per Lai e Costella un lavoro di approccio verso un cammino lungo ma affascinante. Tante le individualità che si sono messe in bella mostra. "I nostri giovani emergono con formazioni sempre meglio attrezzate dal punto di vista tecnico e morale - ha concluso Cadoni - Il nostro compito è scegliere un gruppo di persone che siano educate e disciplinate per essere impeccabili in casa altrui. Anche questa è una strada verso il perseguimento del successo. La crescita del nostro calcio deve passare attraverso competizioni nazionali. Un confronto che innalza l'asticella del nostro valore".

In questo articolo
Argomenti: