Domani a Oristano presidenti e Figc a confronto
Le società di Eccellenza e Promozione decidono sul numero dei “fuoriquota”
Il mercato del calcio regionale dipende molto dalle decisioni che prenderanno domani a Oristano le società di Eccellenza e Promozione sul numero dei “fuoriquota” da utilizzare. Nella struttura alberghiera “Hostel Rodia” i presidenti dei 48 club (16 di Eccellenza e 32 di Promozione) si confronteranno con i membri del Consiglio direttivo del Comitato regionale per decidere se lasciare a quattro il numero dei giovani da inserire obbligtoriamente dall’inizio. Alle 11 l’incontro è previsto con i presidenti delle società appartenenti esclusivamente al campionato di Eccellenza, alle 16.30 toccherà a quelli di Promozione. Da due anni la Figc ha imposto l’utilizzo dei quattro giovani raddoppiando il numero che era in vigore fino al 2011.
Quest’anno l’obbligo era quello di schierare dal 1’ un giocatore nato dopo l’1 gennaio 1992, uno del 1993, uno del 1994 e uno del 1995. Con tale imposizione il presidente federale Andrea Del Pin raccoglieva il grido d’allarme delle società che chiedevano un taglio alle spese per avere una rosa costruita per oltre la metà da ragazzi provenienti dagli Allievi e Juniores. Dopo due stagioni si è capito che il bacino della Sardegna è troppo limitato per coprire una richiesta così elevata: per squadra ci vogliono almeno 12 giovani su una rosa di circa 20 elementi. La maggior parte dei club non aveva, e né ha creato, un adeguato settore giovanile (ci vuole tempo e comporta investimenti), preferendo reperire i giovani dalle scuole calcio già esistenti. In molti casi si è creato una “tratta” dei fuoriquota che, di fatto, non ha abbassato il costo della gestione. L’obbligatorietà si scontra poi con il criterio meritocratico e ciò porta i giovani ad essere “titolari” quando ancora non sono all’altezza del campionato per cui sono tesserati. D’altro canto la possibilità di mettersi in evidenza dei giovani è aumentata e molti di loro si sono imposti per aver giocato con continuità. Probabilmente i più bravi lo avrebbero fatto in ogni caso, così come è capitato negli anni in cui non esisteva l'obbligatorietà.
L’orientamento generale è verso una via di mezzo, molti presidenti chiederanno di abbassare di una unità il numero dei fuoriquota obbligatori portandolo a tre. Anche perché le società di Eccellenza che fanno la fase nazionale della Coppa Italia o le finali playoff nazionali, come è capitato nell'ultima stagione a Muravera e Latte Dolce, si devono scontrare con club provenienti da Regioni che seguono l'indirizzo nazionale dell'utilizzo di due soli fuoriquota. La Figc, invece, pare voglia proporre ancora l'utilizzo dei quattro giovani con l’obbligo di schierare un ‘95, due ‘94 e uno a scelta tra ‘93 e ‘92, salvando ancora i 21enni all’interno dei fuoriquota, che altrimenti rischiano di essere tagliati fuori dalle scelte delle società. Proprio questo aspetto andrebbe comunque analizzato per capire quanti dei giovani che al primo anno non rientrano più tra i fuoriquota continuano a far parte delle rose di Eccellenza e Promozione o sono costretti a scendere di qualche categoria. Domani le ipotesi finiranno e si saprà come la Sardegna si sarà orientata.