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L'ex Lai sulla strada del Fonni: «Sarà dura con la capolista ma la Dorgalese ha il morale alto»
L'esterno: «Se segno esulto solo per mia figlia»

L'ex Lai sulla strada del Fonni: «Sarà dura con la capolista ma la Dorgalese ha il morale alto»

È la grande novità della corsa playoff in questo finale di campionato. La Dorgalese di Franco Dessolis, battendo 3-1 l’Ittiri, ha agganciato il Latte Dolce al quarto posto e ora è a soli due punti dall’Usinese, terza forza, e da quegli spareggi-promozione spesso accarezzati nella prima parte della stagione. Per i rossoblù, il prossimo turno è la prova del nove, il derby in casa della capolista Fonni dirà molto sulle ambizioni di Ruggiu e compagni. Il più atteso al comunale Coleo è senz’altro Fabrizio Lai, l’ex di turno che torna per la prima volta da avversario sul campo che gli è stato amico per tutta la passata stagione. «Non posso fare pronostici per domenica – dice il 30enne di Loculi – affronteremo la capolista così come abbiamo sempre fatto finora. Spero sia una bellissima partita, loro sono una grande squadra e l'hanno dimostrato per tutto l'anno. Sarà dura».

Fabrizio, l’1-1 dell’andata impedì a voi l’aggancio al secondo posto e fu il preludio alle tre sconfitte di fila e a un periodo di crisi che hanno portato la Dorgalese ad essere staccata anche di 9 lunghezze dai playoff, cosa è successo dopo quella gara col Fonni?

«La partenza bruciante in campionato, con le tre vittorie di seguito, aveva sorpreso un po’ tutti, e non posso dire che eravamo leggeri dalla preparazione perché il mister Dessolis ci ha risparmiato ben poco. Poi credo che pian piano abbiamo iniziato a pagare un po’ di inesperienza e una serie infinita di infortuni, tanto che molte volte siamo scesi in campo con la panchina imbottita di soli fuori quota»

Ora però siete reduci da sette risultati utili di fila che, attualmente, è la miglior striscia fra tutte le squadre del girone. Cosa è cambiato?

«Non penso sia cambiato tanto, molto probabilmente il recupero di tanti infortunati ci ha aiutato a far rifiatare qualcuno che al girone di andata aveva tirato la carretta. Ora stiamo bene fisicamente e non posso negare che le ultime vittorie ci hanno dato molto morale per affrontare il finale di stagione al meglio»

Ora che siete rientrati nella lotta per un posto playoff arriva questa difficile trasferta di Fonni. In ogni caso fuori casa siete temibili e avete già fermato due domeniche fa il La Palma con te protagonista di una doppietta

«Ad Alghero è stata sicuramente una delle più belle partite di tutto il campionato, ci siamo affrontate entrambe a viso aperto. Cercheremo di ripetere a Fonni la stessa gara. I miei gol, poi, sono il frutto del lavoro dei miei compagni, un gruppo eccezionale e molto unito»

All’andata voi in vantaggio con Ruggiu e poi pareggio di Talanas, un altro ex dell’incontro insieme con il mister biancoceleste Corrias. Se invece questa volta toccasse a te segnare esulterai di fronte ai tuoi vecchi tifosi?

«È una domanda che tutti mi fanno da più di un mese, poi finirà che non segno. Ma se dovessi far gol festeggerò solo per mia figlia Azzurra, come ogni domenica»

I derby col Fonni sono sempre sentiti e per te lo sarà in particolar modo. Che cosa ti porti dietro dall’esperienza fatta la scorsa stagione?

«A Fonni mi sono dovuto adattare a un ruolo non mio, ma l'ho fatto con grande impegno e responsabilità. Mi è servito per capire che bisogna sempre mettersi a disposizione delle esigenze della squadra. Il gruppo viene prima del singolo»

Giochi esterno però vai spesso a rete, sei già a quota 8 gol. Qual è il tuo record di marcature?

«Mi ricordo di 10 gol realizzati con la maglia della Nuorese quando vincemmo il campionato di Promozione (2000/01, ndr), poi ne feci 9 l’anno dopo in Eccellenza. Credo che 10 sia comunque il mio record, ora ci sono vicino»

Sei cresciuto appunto nella Nuorese e ma hai giocato anche a San Teodoro, belle annate con squadre forti e, soprattutto, indossando la stessa maglia con i tuoi fratelli Cristian, Antonello e Gianluca

«Gli anni a Nuoro e San Teodoro sono stati bellissimi, ho avuto la fortuna di giocare con ottimi giocatori e grandissime persone e tutti, chi più e chi meno, mi hanno insegnato qualcosa. Purtroppo solo a San Teodoro, nel 2005/06, abbiamo avuto la fortuna di giocare tutti e 4 fratelli insieme, fu un anno indimenticabile»

Cristian e Antonello giocano a Cardedu nel girone Sud di Promozione,  loro non hanno più speranze playoff altrimenti c’era il rischio di una sfida in famiglia negli spareggi

«Sì, è un grosso peccato, sarebbe stata una bella sfida. Il loro campionato è un po’ diverso dal nostro, lì in testa hanno tenuto un ritmo infernale, ma con maggior fortuna potevano aspirare a qualcosa in più»

Antonello è quello che ha goduto di maggior visibilità perché ha fatto sempre gol però Cristian è l’unico che ha conosciuto il professionismo con la Torres, secondo te avreste potuto giocare tranquillamente almeno in serie D?

«Anche mio fratello Gianluca è stato a un passo dal professionismo, un anno a Cagliari con giocatori del calibro di Maresca e Liverani. Credo che per poter giocare a certi livelli si debbano fare precise scelte di vita. Nel caso di Cristian tante cose non sono andate per il verso giusto. Antonello, invece, ha preferito il lavoro sicuro e un calcio con meno stress. A me di occasioni del genere non sono mai capitate, forse è l'unico rammarico che ho. Sono però contento di tutte le esperienze fatte in tutte le squadre nelle quali ho giocato, ognuna di esse mi ha arricchito»

Fabio Salis

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2010/2011
Tags:
Sardegna
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