Mastino e Cabras: «Non era l'obiettivo primario ma è meritato»
Li Punti, la frazione di Sassari va in Eccellenza, il profeta Usai: «Ci tenevo a fare bene a casa mia, è stata una stagione fenomenale»
Dalla Prima categoria all'Eccellenza nell'arco di un anno. Il salto doppio del Li Punti è spiegato da una fusione col Castelsardo dell'estate scorso e da una finale playoff di Promozione vinta contro il La Palma. Tra i condottieri della squadra di Cosimo Salis e del presidente Salvatore Virdis (guarda le interviste) c'è senz'altro Andrea Usai, esperto attaccante classe 1984 che arrivava da un grande ciclo con il Latte Dolce: «Ho lasciato la D perché è un finto dilettantismo e ho fatto questa scelta di avvicinarmi a casa. Li Punti è il mio rione, il progetto era importante e chi mi conosce sa che ci tenevo a fare bene. Ad inizio stagione le ambizioni era tutt'altro da quelle del primato, eravamo una matricola che voleva salvarsi quanto prima ma poi siamo stati per gran parte del campionato primi a lungo in testa, dimostrandoci all'altezza della situazione. Con un po' di rammarico abbiamo perso la vetta, per inesperienza, a vantaggio di una Ossese più continua nel ritorno e ci siamo trovati a giocarci questa finale, contro una grande squadra come il La Palma». Uomo ovunque dei biancocelesti parla del match di Oristano: «Una gara non bellissima, come spesso accade nelle finali e nelle gare con la posta in palio alta. Primo tempo equilibrato con qualche occasione in più per noi, nella ripresa siamo stati bravi a trovare il gol ma non l'abbiamo chiusa soffrendo un po' nel finale. Onore al La Palma ma, nell'arco dei 90', credo che abbiamo meritato noi, abbiamo avuto fame e cuore, ora festeggiamo un miracolo. È stata una stagione fenomenale, ce lo meritiamo a partire dal presidente Virdis e tutti i dirigenti». Sassari si impone in tre categorie: «Un'annata spettacolare, la Lanteri è salita in Promozione, noi andiamo in Eccellenza, la Torres si è salvata e il Latte Dolce può giocarsi una chance per andare nei professionisti. Sarei contento anche per la promozione del Sorso di mister Scotto, lì ho tanti amici come Giacomo Cocco e Luca Ruggiu, così anche il La Palma, che ha grande storia ed è un'ottima squadra, verrebbe ripescata».
La sfida a Sa Rodia è stata decisa dal sinistro chirurgico di Antonio Mastino: «È stato un anno duro, nelle ultime giornate c'è stato qualche inciampo da parte nostra e l'ha spuntata l'Ossese. Per noi è giusto salire in Eccellenza, siamo un gruppo fantastico, con un mister e una dirigenza perfetta. Ho fatto un gol che ripaga i sacrifici fatti, lo dedico alla mia famiglia». La promozione al secondo tentativo stagionale: «Non era un obiettivo ma abbiamo visto che poteva essere alla nostra portata. C'è stato un calo fisico e mentale ma ci siamo ripresi per i playoff. Abbiamo affrontato prima il Carbonia, che si è difeso bene ma a noi ci bastava il pareggio, poi il La Palma, che è una buona squadra, ma l'abbiamo spuntata giustamente noi».
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Autore di una buona gara, ma senza la ciliegina del gol, per l'attaccante classe 2000 Gavino Cabras: «Sono orgoglioso del traguardo raggiunto. Io sono di Li Punti, provo una gioia indescrivibile, un'emozione fantastica e la dedico ai miei genitori e alla mia ragazza. Avevamo il campionato in mano ma ci siamo fregati da soli, siamo riusciti a salire lo stesso e ci godiamo la promozione. Non era facile, ma già dopo la gara col Carbonia ci siamo allenati benissimo. Potevo fare qualcosa in più sulla palla di Luiu, il portiere è stato bravo ma me lo sono mangiato io il gol». L'Eccellenza non spaventa: «Vedremo quello che riusciremo a fare, ci basta la salvezza. Andrea Usai? È un grande giocatore e una grande persona fuori e dentro il campo dandomi consigli. Mi ha aiutato tanto e lo stimo come gli altri grandi della squadra».