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Sant'Elena spumeggiante, primo successo in campionato per l'Arborea, il Tortolì fa festa in casa

L'Idolo passa contro il Cortoghiana con Jammeh e allunga in vetta, pari a reti bianche tra Gonnosfanadiga e Villacidrese

L'Idolo continua a fare sul serio, batte il Cortoghiana di misura, per 1 a 0, in una delle trasferte più difficili del torneo, considerando soprattutto l'ottimo stato di forma attraversato dalla compagine di mister Farci, che però è costretta ad incassare il secondo ko stagionale. Tre punti pesantissimi per gli ogliastrini che volano così a quota 24 e allungano, con un vantaggio di tre lunghezze, sul Gonnosfanadiga secondo in classifica, che in casa non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 iniziale nella super sfida alla Villacidrese, con i bianco-celesti che hanno quindici punti all'attivo e sgomitano nel gruppone di centro classifica. Vittoria pesante per il Sant'Elena, che tra le mura amiche strapazza con un rotondo 4 a 0 il malcapitato Buddusò; sorride anche il Villamassargia, che si sbarazza dell'Orrolese. Prima gioia pure per l'Arborea, che all'undicesimo tentativo centra il successo, battendo in extremis l'Andromeda. Discorso simile per il Tortolì, che colleziona i primi tre punti interni; pari e patta, invece, tra Selargius e Monteponi, 1 a 1 il finale, e tra Sigma e Seulo, con i cagliaritani di Madau stoppati sul 2 a 2.

L'Idolo vola in vetta, con 24 punti in classifica, e si gode uno dei lunedì più dolci dall'inizio dell'anno: arrivano infatti ottime notizie per mister Mario Masia, che ha ricevuto l'ennesimo carico importante di indicazioni positive da parte di tutti i suoi ragazzi, capaci di battere, a domicilio, una compagine solida e quadrata come il Cortoghiana, privo di Devid Pinna, fuori per squalifica, ma che può contare di nuovo su Danilo Loddo. Gli ospiti tentano sin dalle prime battute di prendere in mano il pallino del gioco, ma la prima vera occasione del match capita sui piedi di Loddo che sfiora il bersaglio grosso con un diagonale pericolosissimo. Alla mezz'ora, l'Idolo ha la possibilità di sbloccare il punteggio: Landis ferma il lanciatissimo Bonicelli con le cattive, l'arbitro assegna il penalty ma Galizia vince il duello contro lo stesso Bonicelli. L'ultima chance del primo tempo è in favore del Cortoghiana: Lenzu appoggia bene per Foddi che dal limite lascia partire una grande conclusione che si spegne però sul fondo. Nella ripresa le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, ma con il passare dei minuti la pressione degli ospiti cresce: dopo una sventola di Caredda, con palla alta sulla traversa, l'Idolo sfonda: sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla tre-quarti la palla giunge in profondità a Bonicelli, che fa partire un siluro, ma la sfera sbatte clamorosamente sul palo; sulla respinta però si avventa Jammeh che non fallisce il tap-in della vittoria. Il Cortoghiana a quel punto cerca di riprendere il match, ma gli ospiti non concedono più nulla sino allo scadere.

Si chiude invece in perfetta parità l'attesissimo confronto tra il sempre più sorprendente Gonnosfanadiga di Incani e la Villacidrese, a caccia di punti pesanti per accorciare le distanze con la vetta della classifica. Il primo tempo si gioca prevalentemente a centrocampo, con le due squadre che si danno battaglia ma non riescono ad impensierire i rispettivi portieri avversari. Ci prova Lussu, al quarto d'ora, ma la sua conclusione non inquadra il bersaglio. Decisamente più pirotecnica la ripresa, con il Gonnos che cerca di aumentare il suo baricentro e i giri del motore: Tronci chiama in causa Pisano, che non si fa sorprendere, poi è il turno di Jatta che si presenta a tu per tu contro il portiere ospite ma non riesce a superarlo. La Villacidrese si copre bene ma non riesce a pungere con efficacia; così è il Gonnos a sfiorare il vantaggio con Mocci, che conquista un ottimo pallone e lascia partire una staffilata da fuori area ma Pisano si salva grazie all'aiuto della traversa. Nel finale, al 94', in pieno tempo di recupero, Fenu trova la via del gol in acrobazia ma il direttore di gara ferma tutto per gioco pericoloso.

Dopo un digiuno durato tre turni, il Sant'Elena ritorna a vincere nel confronto casalingo contro il Buddusò, schiantato con un rotondo 4 a 0 da Perinozzi e soci, che hanno mandato in scena una delle prestazioni migliori dell'anno, come spesso capita in occasione delle sfide interne. La partita è viva e spumeggiante sin dalle prime battute: Cocco mette più di un brivido alla retroguardia di casa, che riesce a salvarsi seppur con qualche affanno di troppo: sull'altro fronte ci prova Mura, su punizione, ma Canu controlla senza problemi. Alla mezz'ora però, il Sant'Elena passa in vantaggio: Mboup viene atterrato in area, sul conseguente calcio di rigore ci pensa Perinozzi a mandare la palla in fondo al sacco. Il Budoni cerca di rientrare in partita affidandosi al solito Cocco, ma Murru chiude in maniera perfetta. Nella ripresa il copione non cambia: il Sant'Elena scende in campo con il chiaro intento di chiudere il discorso, il Buddusò si aggrappa alle iniziative di Cocco. L'inerzia si spezza al 23', quando Fiore commette un fallo di mano che vale per il secondo calcio di rigore della giornata: Perinozzi si dimostra glaciale e raddoppia. La partita si mette definitivamente in discesa per i padroni di casa quando Mboup si presenta a tu per tu con Canu e lo batte inesorabilmente. A dieci dalla fine, ci pensa Caddeo ad arrotondare il punteggio.

Nell'anticipo di sabato, bella vittoria per il Villamassargia di mister Titti Podda, che sul neutro di Siliqua ha la meglio sull'Orrolese, sconfitta con un secco 2 a 0. Decisiva la doppietta messa a segno da Davide Piras, una per tempo. Nella prima marcatura, risulta decisiva la deviazione di Fiori. I sulcitani continuano a correre con il vento in poppa, con 5 successi in cassaforte e il secondo posto nel mirino, lontano appena tre lunghezze. L'Orrolese rimane inchiodata a quota 9.

Per la legge dei grandi numeri, prima o poi doveva arrivare, così, dopo ben dieci tentativi andati a vuoto, l'Arborea di mister Firinu centra la prima vittoria stagionale, battendo l'Andromeda, di misura, per 2 a 1, con il sorpasso che arriva soltanto nei minuti conclusivi. La classifica dei giallo-blu rimane problematica, ultimo posto ora in coabitazione però con il Selargius, ma i tre punti rappresentano un'iniezione fondamentale di autostima sul piano del morale. Il pomeriggio inizia nel peggiore dei modi per i padroni di casa: dopo un minuti infatti i giallo-neri si portano in avanti grazie alla rete di Demuro, che non sbaglia da ottima posizione dopo la piccola sbavatura in uscita di Cadoni. L'Arborea accusa il colpo, con l'Andromeda che per poco non raddoppia con Porru, conclusione a lato. Al 20', break dei locali, che cingono d'assalto la porta difesa da Contu con Capraro, Atzeni e Cicu, ma il portiere è prodigioso e chiude la saracinesca. Alla mezz'ora, l'Andromeda si ripresenta dalle parti di Cadoni, con Casti che fallisce il gol da distanza ravvicinata. Il primo tempo si chiude con la conclusione di Atzeni, alta sopra la traversa. Nella ripresa però gli sforzi dell'Arborea vengono premiati: malinteso tra Massa e Contu che nel tentativo di anticipare Lasi si incartano e regalano il pari ai padroni di casa. L'Arborea, da quel momento in poi, prende coraggio e cerca il sorpasso: ci prova Capraro, poi è il turno di Atzeni; lo stesso serve a Soddu un ottimo assist, ma l'incornata del centrocampista non è sufficientemente precisa. La sfida si risolve al 41': Pes si conquista un calcio di rigore che Piras trasforma in oro colato.
Quarto ko in stagione per il Tonara di mister Carlo Arrais, stoppato dal Tortolì che finalmente regala ai propri tifosi la prima gioia in campionato in casa. Partita piuttosto contratta: nel primo tempo poche le occasioni degne di nota, con una bella conclusione al volo di Ferraro, al 20', a cui segue, sull'altro fronte, la percussione di Lai, con Tore che chiude tutto con un'uscita spericolata. La ripresa si apre con l'occasione di Navarrete, che spreca da ottima posizione; chance anche per Noli che però non riesce a dare la giusta forza al suo colpo di testa. Al 22', l'episodio che decide il match: Lai viene steso in area da Tore, dal dischetto si presenta Murreli che non sbaglia. Il Tonara comunque non si arrende: Ferraro prova a pungere di testa, sugli sviluppi di un corner, ma Ruggiu blocca la palla e congela i tre punti.
Semaforo giallo per la Sigma di mister Madau, che in casa non riesce ad avere la meglio su un ostico Seulo: gli ospiti replicano colpo su colpo e alla fine dei 90' possono ritenersi assolutamente soddisfatti per il buon punto strappato agli avversari, con le due squadre distanti sempre due lunghezze. L'approccio alla gara dei cagliaritani è a dir poco perfetto: dopo appena 5', infatti, Mela batte Atzeni con un perfetto colpo di testa. La risposta del Seulo non si fa attendere: Placentino suona la sveglia per i suoi, che al 25', per l'appunto, impattano: da un corner battuto da Placentino, Pancotto trova il tempo per colpire benissimo di testa e rimette in corsa gli ospiti. Per il nuovo vantaggio dei cagliaritani occorre aspettare il 20' della ripresa, quando il solito Limbardi fa centro direttamente da calcio di punizione. Il Seulo però non si arrende, e alla mezz'ora trova il definitivo raddoppio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Placentino.
A quota tredici punti anche la Monteponi Iglesias, con mister Agus che alla vigilia si aspettava decisamente di più del punticino raccolto in casa del fanalino di coda Selargius, con la partita che si è rivelata decisamente più complicata del previsto. Dopo 13', infatti, un guizzo di Abdoulie vale per il vantaggio dei selargini, con i padroni di casa che continuano a spingere a caccia del raddoppio ma la Monteponi si riorganizza, contiene bene gli attacchi degli avversari e incomincia a farsi più pericolosa con il passare dei minuti. Nella ripresa il copione del match è diverso: la Monteponi si esprime con maggior disinvoltura, anche se il fraseggio dei minerari è limitato dal forte vento che condiziona la gara: servirà tutta la prontezza di Ambu per disinnescare gli assalti di Cacciuto e compagni; dall'altra parte invece Pillitu è provvidenziale sulla fuga di Di Laura. La Monteponi cinge d'assalto la retroguardia avversaria, con Meloni tra i più pericolosi, ma a firmare il definitivo 1 a 1 ci pensa Cacciuto, che trasforma un calcio di rigore.

In questo articolo
Campionato:
Stagione:
2019/2020
Tags:
Promozione
Girone A