L'Ilva si lecca le ferite, Acciaro: «Il ko di Iglesias fa male ma non modifica i nostri obiettivi»

«Il primo tempo una partita, il secondo un'altra». Questa è in sintesi la gara dell'Ilva a Iglesias, con la spartiacque dell'espulsione di Attili che ha lasciato i maddalenini in dieci per l'intera ripresa in cui i minerari hanno piazzato tre gol dando così il primo dispiacere in campionato alla squadra di Sandro Acciaro.

«Non mi aspettavo di perdere ed è una sconfitta che fa male - ammette il tecnico degli isolani - però dobbiamo essere bravi e maturi per ripartire subito verso il nostro obiettivo. Si esce a testa alta nonostante abbiamo fallito il secondo tempo, si ricomincia cercando di togliere le tossine negative venute fuori dalla prestazione di Iglesias. C'è tanta strada da fare ma partir bene, per noi, avrebbe portato energia e morale ma la sconfitta non può modificare assolutamente i progetti che la società e la squadra hanno prefissato. C'è da rimboccarsi le maniche e capire dove migliorare e crescere facendo i giusti interventi per dare più continuità alle prestazioni e, di conseguenza, ai risultati. Adesso dobbiamo trovare le energie mentali e fisiche per vincere la prossima gara, ci prepareremo al meglio per la gara contro la Ferrini».

Il tecnico precisa l'episodio dell'espulsione: «Per regolamento, se un giocatore prende un colpo in testa, il gioco va interrotto finché non viene assistito l'infortunato. Attili ha sbagliato a protestare, è un dato di fatto, ma è la conseguenza di una situazione che poteva essere letta e analizzata meglio. Nel primo tempo proprio Attili, poco prima dell'espulsione, ha avuto un'occasione e, un attimo prima, anche Alvarez davanti alla porta ha sbagliato. Potevamo andare in vantaggio, poi è chiaro che giocare in dieci ci condiziona, qualche giocatore era in sofferenza e abbiamo subito il gol dell'Iglesias. Da lì hanno preso fiducia ed entusiasmo, noi abbiamo perso qualche equilibrio, ho provato a correggere la squadra, sotto di due gol ho messo un altro attaccante ma il 4-3-2 non ci ha dato grande vantaggio».