«Allenare? Ancora no, ho tanto da dare in campo»
Lo Stintino vuole l'Eccellenza, preso il bomber Michele Pulina: «Progetto ambizioso, mi aspetto molto da questa nuova esperienza»
Il mercato dello Stintino entra sempre di più nel vivo e, dopo aver blindato la porta con Antonio Secchi e rinforzato la fascia sinistra e la zona centrale della difesa rispettivamente con l'arrivo di Giacomo Cocco e Stefano Sini, ecco che arriva il colpo tanto atteso in attacco: il bomber Michele Pulina, uno degli attaccanti più forti del panorama calcistico sardo. Classe 1980, grande carisma, tecnica e fiuto del gol, ha nel piede destro la sua arma letale con più di 200 reti in carriera. Seconda punta, esterno che parte a sinistra, trequartista ma anche prima punta come nell'ultima stagione a Sorso. Cresce calcisticamente nella Torres dove, sotto la guida di Mario Piga, nella stagione 1997-98 esordisce tra i professionisti a soli 17 anni nel campionato di serie C2, in quella successiva altre 5 presenze in rossoblù. Poi, una lunga carriera in giro per l'Italia e la Sardegna, tra serie D, Eccellenza e Promozione con le maglie di Frosinone, Tempio, Tavolara, Casertana, Alba Adriatica, Imperia, Uso Calcio, Cecina, Suzzara, Castelsardo, Feralpi lonato, Santa Teresa di Gallura, Viterbese, Borgo a Buggiano, Gavorrano, Rapallo Bogliasco, ancora Torres e per finire Ploaghe, Lanusei, Tergu, Calangianus, Sorso, Ossese e ancora Sorso. Dopo la parentesi col Gavorrano in serie D nella stagione 2009 2010 il ritorno con i blurossi toscani nella stagione 2011-12 per la sua terza esperienza tra i professionisti in carriera dove colleziona nel campionato di serie C2 35 presenze e andando a segno con 2 reti.
Come Secchi e Cocco, Pulina arriva dal Sorso dove a sua volta era sbarcato nella sessione di mercato invernale di tre anni fa dopo la breve parentesi con l'Ossese. Con mister Nieddu nella stagione del salto in Eccellenza dopo una grande rimonta verso il terzo posto per disputare i playoff e con Pierluigi Scotto nelle ultime due stagioni, le prestazioni del bomber sassarese sono state di altissimo livello, fatte di prestazioni superlative e reti di pregevole fattura. In Eccellenza 35 reti in due stagioni con l'accesso ai playoff regionali per due anni consecutivi e una semifinale persa contro l'Atletico Uri e una finale vinta contro la Nuorese proprio grazie ad una sua doppietta. Pulina è stato anche il grande protagonista nella doppia sfida del primo turno dei playoff nazionali, siglando il gol vittoria nella gara d andata giocata contro il Pomezia, capace poi a sua volta di ribaltare la situazione nella gara di ritorno.
Pulina ha voluto ringraziare nei giorni scorsi la sua ultima squadra dalla sua pagina facebook: «Dopo quasi 3 anni ho deciso di lasciare il Sorso Calcio con oltre 80 presenze e quasi 60 gol che mi rendono orgoglioso di aver onorato e vestito questa maglia. Lascio per tanti motivi, e mi dispiace perché se penso a quando sono arrivato posso solo dire che ad oggi ho vinto tanto e ottenuto grandi risultati, dal campionato di Promozione al ritorno in Eccellenza, e per finire una grande stagione. Fiero di essere stato il Capitano, con una finale playoff nazionale persa immeritatamente. Ringrazio i tifosi quelli del GRUPPO NUOVI LIONS per essere stati sempre presenti in tutti i campi compreso Pomezia, ragazzi che sono la vera anima del SORSO CALCIO. Ringrazio tutti i mie compagni perché abbiamo dimostrato a tutti di essere un grande gruppo e grandi calciatori, ottenendo un bellissimo risultato. Faccio un grosso in bocca al lupo allo staff e alla società». Ora la sua nuova avventura si chiama Stintino. «Sono molto soddisfatto della scelta - dice Pulina - ho trovato una società innanzitutto che mi ha dato fiducia, con un progetto ambizioso anche in ottica futura, convinta e disposta a tutto pur di vedermi giocare con loro. Trovare l'accordo è stato facile. Mi aspetto molto da questa nuova esperienza, cercherò di migliorarmi ancora impegnandomi al massimo portando tutta la mia esperienza e lavorando come ho sempre fatto, con umiltà tenendo i piedi ben saldi per terra. Ho rifiutato diverse proposte, anche quella di allenare, un obiettivo che mi sono prefissato in prospettiva futura ma è ancora presto per parlarne, perché il presente ora mi dice che ho ancora tanto da dare come calciatore». Andrea Benenati