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Punti salvezza per Siliqua e Villacidrese

L'Orrolese non sbaglia contro il Carloforte, Cacciuto e Marcialis griffano i tre punti; il Carbonia riparte con Cosa, Monteponi con le polveri bagnate: il Bosa conquista un buon punto; cadono Frassinetti e Arbus

L'Orrolese non sbaglia nel quasi testa coda della tredicesima giornata contro il Carloforte e mantiene la vetta, respingendo l'assalto del Carbonia, di nuovo al successo nel match casalingo con il Narcao, e allunga, a +4, nei confronti della Monteponi, che in casa non riesce ad andare oltre lo 0 a 0 nel confronto d'alta classifica con il Bosa di Carboni. La capolista ora è a 180' dalla palma di campione d'inverno, ma le prossime sfide contro Guspini e Bosa, alla ripresa dopo la sosta natalizia, non saranno impegni agevoli.

 

Mister Carracoi può comunque dormire sonni tranquilli, perchè i suoi stanno bene e ieri è arrivata l'ennesima grande conferma in questo senso, sia dal punto di vista della personalità che soprattutto sul piano del gioco e della manovra. La partita si sblocca poco prima del riposo, con gli ospiti che tengono bene il campo e riescono ad imbrigliare gli attaccanti avversari: il primo squillo è di Pilia, che sfiora, questione di millimetri, il bersaglio grosso con una conclusione dalla distanza; la replica del Carloforte si fa attendere, ma è veemente: Lazzaro fa partire un siluro, Matza si salva con la complicità della traversa; a passare sono però i locali, con Cacciuto che capitalizza al massimo una percussione da applausi di Mura.
Nella ripresa, l'Orrolese si avventa sull'avversario con la fame e la cattiveria delle grandi squadre: Marcialis fa le prove per il raddoppio con un tiro che sfiora il legno della porta difesa da Grosso; va tutto decisamente molto meglio al quarto d'ora, quando lo stesso piazza un diagonale letale su servizio dello scatenato Placentino. L'Orrolese, galvanizzata dal doppio vantaggio, gioca sul velluto e sfiora ancora la rete con Aresu prima e il solito Marcialis poi. Ci prova anche Cacciuto, ma Grosso dice no, e si ripete nel finale su Placentino, che grazia il portiere avversario, bravo a limitare il passivo per i suoi.

 

Al secondo posto, il Carbonia di Marongiu riprende la sua corsa, archiviando rapidamente il passo falso di otto giorni fa in casa del Girasole, e mantiene nel mirino, staccato appena di tre lunghezze, il primo posto. La gara contro l'Atletico Narcao di Maricca ultimo in classifica non era un impegno agevole, perchè i padroni di casa avevano tutto da perdere, contro un avversario con l'acqua alla gola che nel mercato di dicembre sta cercando di cambiare qualche carta in tavola per tentare il tutto per tutto in una lotta alla salvezza difficile, ma non impossibile.
I padroni di casa mandano in onda un primo tempo praticamente perfetto per quanto riguarda organizzazione tattica e qualità della manovra: il vantaggio di Cosa, al 12', è la diretta conseguenza di un approccio alla gara ottimo; il Carbonia potrebbe allungare con Daniele Contu, che pecca di lucidità al momento della conclusione, e soprattutto con Bratzu, bravo Uccheddu a negare la gioia del gol all'avversario con un intervento decisivo.
Il Narcao ci prova soprattutto con i calci da fermo, ma la retroguardia del Carbonia controlla bene e regala un secondo tempo assolutamente tranquillo a Bove; lo stesso non si può dire per Uda, che prima viene salvato dalla traversa su una conclusione di Bratzu, e poi viene graziato da Cosa, che sciupa la palla del raddoppio.

 

Rallenta, ancora, la Monteponi Iglesias, che vive un pomeriggio decisamente meno esaltante rispetto alle due dirette rivali: a sorridere è il Bosa, che torna a casa indenne da una delle trasferte più difficili dell'intera stagione, riuscendo a tenere botta al cospetto di una squadra forte, esperta e ben attrezzata; un punto che permette agli ospiti di mantenere la quarta posizione, allungando addirittura nei confronti della Frassinetti, e soprattutto di non perdere il contatto con il treno di testa, con la zona play-off distante appena due lunghezze.
Il rammarico maggiore però è per i locali, che creano tanto ma non riescono a scardinare il bunker capitanato dal numero uno ospite Morittu. Il Bosa parte subito forte e dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, di non essere arrivato ad Iglesias per una semplice scampagnata, ma per vendere la pelle a caro prezzo: Salvatore Carboni impegna severamente Pillittu, che salva i suoi dall'enorme pericolo; passato lo spavento, la Monteponi si riorganizza e ci prova con Campana, la sua conclusione si perde alta sopra la traversa. Locali in avanti a caccia del vantaggio, ma gli avversari pungono con una punizione velenosissima di Roberto Carboni che Pillitu è bravo a disinnescare. Dall'altra parte, Meloni chiama al miracolo Morittu, che devia in angolo una punizione che sembrava destinata in fondo al sacco.
Nella ripresa, il copione non cambia: Sanna prova a mettersi in spalla i suoi, bravo Morittu a dire no compiendo un vero e proprio miracolo sui tiri a botta sicura dell'avversario, con il punteggio che non cambia.
A due dal novantesimo, Achenza va vicinissimo al colpo grosso, ma Morittu si conferma in giornata di grazia respingendo la prima conclusione, poi, nel proseguo, sempre Achenza colpisce una clamorosa traversa.

 

Dopo sei risultati utili consecutivi, la Frassinetti incassa la seconda sconfitta stagionale in casa del Sant'Elena, che beffa gli avversari soltanto nel finale, al termine di una partita decisamente equilibrata. Nel primo tempo, meglio gli ospiti, che ci provano con Porceddu e Tronu, ma la difesa dei locali non si fa sorprendere. Per i quartesi però, le cose si complicano alla mezz'ora, con l'espulsione rimediata da Perinozzi. La Frassinetti cerca di scardinare la retroguardia avversaria e va vicinissima all'impresa quando Tronu si presenta a tu per tu con Cordeddu, ma perde l'attimo per la conclusione in rete con l'azione che sfuma. Nella ripresa, la Frassinetti concede metri ai locali, che scendono in campo con grande determinazione: sale in cattedra Farris, che prima manca il bersaglio grosso, di testa, per una questione di centimetri e poi colpisce una clamorosa traversa; ci prova anche Sarigu, ma Aramu dice no.
La Frassinetti ci prova ancora con Palmas, ma l'arbitro ferma tutto per una presunta posizione di fuorigioco. La partita sembra destinata al pari, ma Mboup si conquista un calcio di rigore che lui stesso trasforma regalando la sesta vittoria stagionale ai suoi.

 

Continua l'ottimo momento della Tharros, otto punti nelle ultime quattro gare, che nell'anticipo mattutino piega la resistenza del Quartu 2000, piegando gli avversari per 2 a 1. Gli ospiti passano dopo venti minuti grazie ad un calcio di rigore battuto da Zucca; i padroni di casa rialzano la testa solo nella ripresa, quando Atzeni pesca dal cilindro una punizione spettacolare e insacca. Passano appena due minuti, e Bonicelli raddoppia, bruciando la difesa avversaria con una rapida e letale ripartenza.
Il Quartu prova invano di rimettere in carreggiata la gara, la Tharros cerca il punto della sicurezza, ma il punteggio non cambia più sino alla fine.
Colpo grosso del Siliqua, che in casa centra la seconda vittoria nell'arco delle ultime tre uscite battendo con un secco 2 a 0 il Girasole, incapace di dare continuità alla strepitosa vittoria di 8 giorni fa contro il Carbonia, ma pesa in questo senso l'espulsione di Muggianu alla mezzora, che spiana la strada ai locali, a segno con Farris.
Il Siliqua tenta di sferrare il gol del ko, ma Pilloni è sfortunatissimo quando la sua conclusione sbatte sulla traversa per poi rimbalzare sulla linea di porta. Nella ripresa, Armorati cala il raddoppio con una bella conclusione su cui Angioni non può nulla.
Continua invece il momento negativo dell'Arbus, al quarto ko consecutivo, il secondo della gestione Zurru, che in casa si arrende alla Villacidrese di Costa, che interrompe così un digiuno di vittorie che durava da ben otto settimane: gli ospiti partono bene e potrebbero passare in vantaggio alla mezz'ora, quando Palmas vince il duello dagli undici metri con Pinna e tiene a galla i suoi, ma lo stesso Pinna, poco prima del riposo, si riscatta e spedisce in avanti i suoi. Ad inizio ripresa, Vaccargiu cala il bis, con l'Arbus che non riesce più a riprendersi nonostante i buoni tentativi di Farci e compagni.
Splende il sereno anche in casa del Guspini, due vittorie e due pareggi nelle ultime uscite, che batte a domicilio con un secco 3 a 0 il Senorbì di Coraddu, penultimo a quota 10 punti: punti importanti in chiave salvezza per gli ospiti, che passano in avvio con il neo acquisto Marci; Olla prova a mettersi in spalla i suoi, ma Piroddi ci mette una pezza. Nella ripresa, Festa chiama in causa Atzeni, replica di Mastromarino, mira di poco a lato, ma a gioire è Festa che mette la sua firma sul raddoppio.
Ci pensa poi Piroddi a custodire il bottino dagli attacchi di Corras e Olla; nel finale sale in cattedra Tomasi che prima fa tremare il palo della porta difesa da Atzeni con una staffilata dal limite e poi realizza un calcio di rigore che chiude definitivamente la contesa.

In questo articolo
Squadre:
Campionato:
Stagione:
2015/2016
Tags:
13 Andata
Girone A