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«Vietato fare paragoni con il passato; Vita in avanti può fare la differenza»

L'Ossese parte con il piede giusto, Cantara: «Prestazione di grande personalità, vincere a Fonni non è mai facile»

La stagione non si è aperta proprio nel migliore dei modi per l'Ossese, con la doppia sconfitta rimediata in Coppa Italia ad opera dell'Usinese, ma in campionato la musica è stata ben diversa: l'esordio non era sicuramente dei più morbidi, la trasferta in casa dell'ostico Fonni, ma Nuvoli e soci si sono resi protagonisti di una prestazione gagliarda, sia sul piano tecnico – tattico che, soprattutto, su quello caratteriale. Arriva così la prima gioia per mister Giuseppe Cantara, neo tecnico dei bianconeri, che ora si concentra con il pieno di fiducia sul big-match in programma nel prossimo turno: al “Walter Frau” è attesa infatti l'Ilvamaddalena di mister Serio.

«La situazione, in generale, è abbastanza buona — dichiara Cantara —, venivamo dalla doppia sconfitta in Coppa Italia contro l'Usinese, in cui siamo stati un po' sfortunati a dirla tutta; temevo che questo episodio potesse lasciare strascichi negativi, soprattutto per quanto riguarda il morale dei ragazzi, perchè comunque era uno dei nostri obbiettivi stagionali».
Il tecnico, però, ha mantenuto la fiducia. «Avevamo diversi giocatori fermi ai box, in più l'organico è cambiato tanto rispetto all'anno scorso, la formazione titolare vedeva ben sette ragazzi all'esordio con la nuova maglia; in questi casi c'è bisogno di tempo, ma non ho mai avuto dubbi sul valore e sulle potenzialità di questo gruppo».
L'esordio in campionato ha regalato risposte importanti in questo senso.
«Andare a Fonni e giocare la partita con personalità non è mai facile; sono molto forti, negli ultimi due anni in casa hanno perso tre partite in tutto, compresa quella di domenica. Un campo difficile, riescono a dare tutto in termini di agonismo e il fattore ambientale incide parecchio, i loro tifosi sono l'arma in più».
Cantara applaude i suoi. «Ce la siamo giocata a viso aperto, senza timori. Quello che mi fa più piacere è che abbiamo avuto tante occasioni, il risultato sarebbe potuto essere addirittura molto più largo». L'approccio alla gara è stato praticamente perfetto. «Nella prima mezz'ora abbiamo costruito sei palle gol limpide, è stato bravissimo il loro portiere, anche se noi ci avremmo potuto mettere un pizzico di precisione in più sotto porta. Anche nella prima gara contro l'Usinese è capitato più o meno lo stesso, solo che in quella circostanza non siamo riusciti a sbloccarla».
Il gol di Dettori, alla mezz'ora, ha spianato la strada verso il successo. «Una bella azione, un ottimo cambio di gioco che ha messo Nicola nelle condizioni ideali per metterla dentro. La rete ci ha dato quel pizzico di sicurezza in più che ha fatto la differenza. Avevo chiesto ai ragazzi di non abbassare il baricentro dopo l'eventuale vantaggio, per far capire all'avversario che avevamo intenzione di continuare ad attaccare. Se il Fonni avesse guadagnato campo sarebbe stato tutto molto più difficile».
Nella ripresa è arrivato il raddoppio che ha messo definitivamente la parola fine alla contesa. «Davvero un gran gol, Vita è un ragazzo argentino di enorme talento che si sta ambientando piuttosto bene, anche se ancora non conosce perfettamente la lingua. Contiamo molto su di lui, ci da una grossa mano davanti, riesce a fare reparto da solo, ci offre la possibilità di giocare in profondità, con diverse soluzioni offensive».

Una prestazione praticamente perfetta, macchiata da un singolo dettaglio. «L'espulsione di Derudas al termine del primo tempo ci ha condizionato psicologicamente per qualche minuto, costringendoci a giocare tutta la ripresa in inferiorità numerica, ma nonostante tutto abbiamo tenuto bene il campo, senza rischiare praticamente nulla, pressando senza concedere spazi. Una prova di grande compattezza da parte nostra».
Per tre punti meritatissimi. «Era importante partire con un successo, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra perchè siamo ancora soltanto all'inizio; la stagione si preannuncia molto dura, lunga ed estremamente competitiva».

L'allenatore torna sui motivi che l'hanno spinto ad accettare la proposta del presidente Mentasti e del DS Antonello Ibba. «Venivo da tre anni sulla panchina dell'Ozierese, la squadra della mia città, un gruppo a cui sono ancora profondamente legato dal punto di vista umano. Con loro ho vissuto pagine importanti e bellissime, ma probabilmente era arrivato il momento di cambiare e fare nuove esperienze. Sono molto contento: ho trovato un'ottima società, davvero molto organizzata; i ragazzi sono tutti carichi ed entusiasti, oltre che disponibilissimi; inoltre possiamo contare su una struttura eccellente, che ci permette di lavorare al meglio. Come sempre, spetterà al campo dire se abbiamo fatto bene o no, ma le prospettive sono incoraggianti».
Vietato però fare paragoni con il passato recente. «Sarebbe la cosa meno opportuna, considerando che rispetto all'anno scorso abbiamo cambiato parecchio: alcuni ragazzi sono andati via per motivi vari, come Antonio Cocco, il cardine della difesa; discorso che vale anche per Gavino Olmetto, o per il capitano Alessandro Sechi, tra l'altro ancora fuori per infortunio. Questo gruppo merita di essere valutato nel tempo per quello che saprà fare. Non possiamo però nasconderci: la società ha obbiettivi importanti, c'è la convinzione di poter disputare un campionato di vertice ma i rischi sono sempre dietro l'angolo: ormai sappiamo come funziona, ti basta perdere qualche punticino per strada per scivolare lontano dalla zona play-off. Per ora speriamo solo che la gente ci segua e che la squadra sia in grado di rispondere bene ad ogni difficoltà».

Nel prossimo turno i bianco-neri sono già attesi da un banco di prova dal coefficiente di difficoltà altissimo: il big-match contro l'Ilvamaddalena mette sul piatto punti pesantissimi.
«Sono una compagine con una grande storia alle spalle, sempre molto difficile da affrontare. Ogni anno riescono ad allestire delle rose davvero molto valide. Cercheremo di prepararla curando ogni dettaglio: ci siamo già incontrati diverse volte ma sto comunque cercando di raccogliere informazioni su di loro, discorso che penso valga anche per il mio collega Serio».
Cantara fa il punto sulla situazione. «Mi auguro di recuperare alcuni giocatori importanti come Fantasia ed Onali, ad esempio; dovremo valutare anche le condizioni di tutti quei ragazzi che hanno iniziato la preparazione in ritardo, ma penso che non ci manchi molto per essere al massimo.
Se vogliamo strappare i tre punti servirà una grandissima prestazione, ci teniamo a fare bene per la prima gara in casa, non ci resta che organizzarci al meglio».


Sarà importante non farsi travolgere dalla frenesia e dalle pressioni. «Contro l'Usinese forse abbiamo sofferto proprio sul piano della tenuta nervosa, qualche giocatore ha pagato lo scotto in questo senso. Mi aspetto che i miei scendano in campo con grande intelligenza e la testa giusta: gli elementi fondamentali quando ti trovi davanti avversari di questo calibro».


Davide Onnis

In questo articolo
Allenatori:
Campionato:
Stagione:
2018/2019
Tags:
Promozione
Girone B