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Giuseppe Cantara, allenatore, Ossese<
«Castiadas e Uri davanti per componenti tecniche e organizzative»

L'Ossese resta ambiziosa, Cantara: «Ce la possiamo giocare con tutti ma poi non vuol dire che vinci»

Ai nastri di partenza con grandi motivazioni e tanta voglia di far bene. L'Ossese ha aderito alla prosecuzione dell'Eccellenza insieme ad altre 7 squadre e si tuffa nel nuovo mini-campionato con l'ambizione di arrivare al massimo traguardo possibile. Il tecnico dei bianconeri Giuseppe Cantara è pronto al debutto-bis di domenica che sarà sul campo dell'Atletico Uri in uno scontro al vertice tra due squadre divise da un punto (6 a 5 a favore dei giallorossi di Paba), visto che il Comitato Regionale ha tenuto conto delle gare tra le 8 già giocate fino all'interruzione di fine ottobre. «Dispiace che non siamo ripartiti al completo - dice Cantara - ma è un torneo vero. Poco più di due mesi intensi di gare e sarà dura per tutti».

 

Si pensava allo stop definitivo della stagione e invece l'Eccellenza riparte

«Una decisione che valuto in modo molto positivo, è un segnale forte e importante per il movimento calcistico regionale. C'è tanta voglia di riprendere nel rispetto dei protocolli sanitari in un momento in cui la pandemia è sempre una cosa molto seria e delicata»

Come vi siete approcciati al protocollo sanitario?

«Domani faremo il tampone pre-partita obbligatorio, nel contempo ci siamo sempre limitati ad applicare le normative generali per gli sport di contatto con la divisione dei ragazzi negli spogliatoi, e fortunatamente nel nostro impianto ne disponiamo 4, lo staff tecnico è da parte. Si seguono le precauzioni solite già in vigore per gli allenamenti individuali, cercando sempre di avere grande rispetto delle direttive e mantenere massima attenzione. Ci sono avvertimenti continui ai ragazzi per quanto concerne la vita fuori dal calcio, visto che per una ingenuità si può compromettere il lavoro fatto in campo dal gruppo e, soprattutto, la salute di tutti noi e dei nostri familiari. In serie D probabilmente è più facile tenere sotto controllo i giocatori, che vivono una realtà semi-professionistica mentre nei campionati regionali ci sono impegni lavorativi e di studio ed è più difficile. Ma con un alto senso di responsabilità si può andare avanti»

In che condizioni fisiche è il gruppo?

«Ci siamo fermati il 25 ottobre come da Dpcm per riprendere solo intorno al 20 febbraio con gli allenamenti individuali, per poi passare a quelli collettivi dopo il via libera della Federazione. Non siamo ovviamente in condizioni ottimali e non potrebbe essere altrimenti credo per nessuno. Abbiamo fatto quello che secondo noi era il percorso giusto, con un approccio tecnico e fisico molto graduale, seguendo una certa linea senza mettere carichi eccessivi nelle sedute e lavorando tatticamente con cose molto semplici senza imbottire di concetti i ragazzi. Vediamo un po' cosa ci riserverà questo mini-campionato contraddistinto dai pochi margini d'errore. Non è semplice ripartire con una discreta preparazione, in un mese di allenamenti non trovi subito gli equilibri ma devo dire che, dopo la sosta, ho trovato i ragazzi in buone condizioni. Alleno un gruppo compatto e con voglia di fare bene. Siamo ottimisti»

L'Ossese riparte per?

«Per fare bene. Trovo sbagliato dire che si riparte per vincere e non solo per non creare pressioni. I giocatori sono molto motivati, dopo il lungo tunnel vedono questo obiettivo possibile, ma dobbiamo provare a fare il meglio che possiamo verso il risultato massimo in modo da non rimproverarci nulla e non avere alcun rimpianto. Poi i conti devi farli con gli avversari, tutti con valori alti. Ognuno ha ritoccato la squadra nel mercato e anche noi l'abbiamo fatto. Con grande rispetto dico che ce la possiamo giocare con tutti ma questo non vuol dire che vinci, ti misuri con avversari che possono dimostrarsi più forti di te. Queste sono le regole dello sport»

La classifica della ripartenza dice Atletico Uri 6 punti e voi in scia ad una lunghezza

«Ma loro hanno anche una gara in meno giocata e, in teoria, sarebbero già a +4. I margini d'errore, perciò, sono ridotti anche se poi con altre 10 gare da giocare tutto può succedere, visto che siamo in un contesto straordinario. Bisogna avere un buon equilibrio, la compattezza giusta e si deve sbagliare il meno possibile. Ai ragazzi ho chiarito che dobbiamo migliorare tantissimo come squadra nella fase difensiva, intesa non come trincea a protezione del fortino, ma come singola fase di gioco e lettura delle situazioni del momento. Una scalata difensiva fatta male, una distrazione su palla inattiva, sono situazioni specifiche nelle quali poi si determinano le gare. Lì ci vuole grande equilibrio e concentrazione, per cercare di fare meno errori»

Uno sguardo alle avversarie

«Ritengo che realtà come Atletico Uri e Castiadas siano un tantino più su delle altre, sia per componenti tecniche che organizzative. Quando sei da una decina anni in Eccellenza da protagonista o hai anche fatto campionati di serie D, si ha quel briciolo d'esperienza in più che può fare la differenza. Caratteristiche che avrebbe anche la Nuorese che però sconta la penalizzazione di 5 punti. Noi, come Guspini e San Marco siamo più "giovani" in questo campionato, anche se poi questi discorsi possono avere una valenza fino ad un certo punto. Sono state allestite squadre importanti un po' ovunque»

Chiudiamo con i nuovi volti dell'Ossese

«Sono arrivati 4 giocatori che ci daranno una grande mano, ragazzi di Sassari già conosciuti dagli altri compagni e, perciò, ben inseriti nel gruppo. In attacco abbiamo inserito Domenico Saba, poco conosciuto per l'Eccellenza anche se ritengo sia la sua categoria; è una punta molto istintiva, tutta mancina e che sa proteggere la palla, deve forse migliorare nel fare coppia col compagno di reparto, se riesce a legare bene con Chelo nelle soluzioni di appoggio e di scambio sarà un gran vantaggio per noi. Mirko Delrio ha più di 150 gare in serie D e non lo presento io, fisicamente sta molto bene, ha un gran piede e può fare tutt'e tre i ruoli di centrocampo, il play davanti alla difesa, l'interno e il trequarti. Giuseppe Valenti è un difensore molto forte fisicamente chiamato per rimpiazzare Zichi che ha scelto di non proseguire, ci dispiace perché è uno dei giocatori cardine nello spogliatoio ma rimane dei nostri. Andrea Zinellu è un fuoriquota del 2002 che potrò utilizzare in alternativa ai nostri validi giovani»

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2020/2021