Ceferin: «Linee guida anche per chi annullerà i campionati»
L'Uefa spinge per finire la stagione, la Serie A delibera all'unanimità per la ripresa: «Nel pieno rispetto e in conformità ai protocolli medici»
L'UEFA ha "incontrato" in videoconferenza le 55 federazioni affiliate e ha presentato un aggiornamento delle opzioni esaminate dai due gruppi di lavoro creati a metà marzo sulle varie opzioni di calendario che coprono sia le partite delle squadre nazionali che quelle delle competizioni per club.
L'organismo diretto da Aleksander Ceferin, inoltre, ha inviato una "forte raccomandazione" per finire i tornei in ciascuna massima divisione nazionale e le competizioni di coppa, anche se è chiaro che potrebbero esserci alcuni casi particolari. In quest'ottica, l'UEFA sta attualmente sviluppando alcune linee guida relative alla partecipazione alle competizioni per club, al fine di assistere le federazioni affiliate in caso di annullamento di un campionato o di una coppa. «La speranza è che in tutti i paesi si possano portare a conclusione Coppa e campionato di massima divisione - si legge nella nota rilasciata da Nyon - ma stiamo anche sviluppando delle linee giuda per la determinazione dei posti nelle prossime coppe europee in caso di di annullamento di un campionato». Eventuali sviluppi sugli argomenti di cui sopra saranno annunciati dopo il Comitato Esecutivo di giovedì.
La Lega Serie A, intanto, si compatta per portare a termine la stagione, con una delibera approvata anche dai club come Torino e Brescia contrari alla ripresa. Come si legge in una nota, l'assemblea «ha confermato, con voto unanime di tutte le venti Società collegate in video conferenza, l'intenzione di portare a termine la stagione sportiva 2019-2020, qualora il Governo ne consenta lo svolgimento, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. La ripresa dell'attività sportiva, nella cosiddetta Fase 2, come già evidenziato in passato, avverrà in ossequio alle indicazioni di Fifa e Uefa, alle determinazioni della Figc, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori».